Galerkin
Galërkin Boris Grigor’evič (Polock, Russia, oggi Polack, Bielorussia, 1871 - Mosca 1945) matematico e ingegnere russo. È noto per i suoi lavori in analisi numerica, nell’ambito della quale spiccano [...] V, con n da 1 a ∞, tali che
Attraverso tale discretizzazione, in ognuno di questi sottospazi di dimensione finita il problema iniziale è risolvibile in modo esatto e la soluzione trovata rappresenta una soluzione approssimata del problema iniziale. ...
Leggi Tutto
PROGRAMMAZIONE LINEARE
Amato HERZEL
Claudio NAPOLEONI
. 1. - Generalità e posizione del problema. - Sotto l'aspetto matematico, il termine p. l. indica una classe di problemi consistenti nella ricerca [...] di xkm+r (se tutti i coefficienti bkskm+r (s = 1, 2, ..., m) sono negativi o nulli, C non ha un minimo finito).
Se allora:
la variabile xkt viene eliminata dalla base. A questo punto si comprende come possa iterarsi il procedimento, applicandolo alla ...
Leggi Tutto
Finito
Antonio Machì
(XV, p. 399)
Matematica del finito
Diversi filoni della ricerca matematica che mostrano particolare vitalità si possono ricondurre all'interesse per i problemi del finito. L'analisi [...] R(3, 3,…,3; 2)¹/n, dove n è il numero dei 3 che compaiono. Questo limite esiste, ma non si sa se sia finito o infinito. Si ha:
dove la maggiorazione, dovuta a I.Schur, risale al 1916 e non è stata ancora migliorata.Il più importante problema aperto ...
Leggi Tutto
. Lo studio degli enti geometrici e delle leggi che regolano i fenomeni naturali si traducono analiticamente nello studio di determinate funzioni (v. funzione). L'esaminare il modo di comportarsi di tali [...] con cui due infinitesimi tendono allo zero, si fa considerando il limite del loro rapporto α : β. Se α : β tende a un limite finito e diverso da zero, α e β si dicono infinitesimi dello stesso ordine; se α : β tende allo zero, a si dice infinitesimo ...
Leggi Tutto
ZENONE di Elea
Guido Calogero
Pensatore greco del sec. V a. C. Scolaro di Parmenide, fu uno dei principali rappresentanti della scuola eleatica. Secondo Apollodoro la sua acme cadrebbe tra il 464 e [...] le cose son molte, è necessario che sian tante quante sono, e né più né meno di tante. Ma se sono tante quante sono, sono finite di numero. Se le cose sono molte, sono infinite: infatti in mezzo a esse ce ne sono sempre altre, e altre ancora in mezzo ...
Leggi Tutto
METODIO, santo
Francesco Dvorník
, Nacque circa l'815, a Salonicco, da Leone, dignitario militare bizantino. Accuratamente educato, si dedicò alla carriera amministrativa e raggiunse il grado di arconte [...] che poco prima era stato consacrato prete, in Pannonia e nella Moravia per trattare con i principi del luogo l'esecuzione del progetto. Finite le trattative, M. tornò a Roma, dove trovò il papa costernato per la notizia che i Bulgari s'erano uniti al ...
Leggi Tutto
Vacque a Verona il 5 aprile 1857, morì a Gratz nel 1893. Era il secondo figlio del principe Alessandro di Hesse-Darmstadt, morto nel 1886, che, in qualità di generale russo, fece le campagne del Caucaso [...] , e fu addetto allo stato maggiore generale dell'esercito che operava in Bulgaria contro le forze dell'impero ottomano. Nel 1878, finita la campagna, prese servizio nel corpo di guardia prussiano a Potsdam, nel quale era l'alta nobiltà tedesca. Il 17 ...
Leggi Tutto
Scrittore greco del sec. II a. C., nato a Cnido, vissuto per lo più in Alessandria, dove iniziò la sua carriera come maestro e acquistò poi una certa notorietà come segretario di Eraclide Lembo, personaggio [...] τῆς 'Ερυϑρᾶς ϑαλάσσης (Sul Mar Rosso), in 5 libri, opera scritta in età avanzata (verso il 132-30) e forse non finita. Di quest'ultima opera (della quale viene ricordata anche un'Epitome, che tuttavia non sembra essere stata fatta dall'autore stesso ...
Leggi Tutto
Nacque il 17 novembre 1788 nel castello di Trannekær, nell'isola di Langeland (Danimarca), morì a Berlino il 20 marzo 1855. Danese per nascita, ebbe dalla madre, nativa del Holstein, un'educazione tedesca. [...] , e gli fu al fianco, instancabile, durante l'arruolamento del corpo volontario e nelle campagne del 1813, '14, '15. Ma, finita la guerra e stabilitasi col marito a Münster, presto s'avvide che il Lützow, natura di soldato, non poteva comprendere i ...
Leggi Tutto
TILDY, Zoltán
Rodolfo MOSCA
Uomo politico ungherese, nato a Losonc (Lučenec) il 18 novembre 1889. Professore di scuola media e pastore protestante, prese parte attiva alla vita politica del paese dopo [...] la morte di A. Bajcsy-Zsilinszky (novembre 1944), in seguito all'esito delle elezioni svoltesi nel paese appena finita la guerra fu chiamato a presiedere il primo governo democratico ungherese dalla coalizione dei partiti antifascisti (17 novembre ...
Leggi Tutto
finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).