vettoriale
vettoriale [agg. Der. di vettore "inerente a vettori"] [ANM] Analisi, o calcolo, v.: la parte della matematica che s'occupa degli algoritmi con i quali si opera sui vettori (a questi si applicano, [...] V quando ogni vettore v è esprimibile in modo unico come combinazione lineare di elementi di B. Se la base B è un insieme finito n si dice che V ha dimensione n, altrimenti V ha dimensione infinita. Per es., ha dimensione n lo spazio v. delle n-ple ...
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spettroscopia Settore della scienza che ha per oggetto lo studio degli spettri delle radiazioni elettromagnetiche e corpuscolari. Anche, più specificatamente, il metodo relativo alla produzione e all’analisi [...] di coppie di livelli N(N−1)/2. In realtà le righe spettrali (sia in emissione sia in assorbimento) hanno larghezza finita, cioè l’intensità della radiazione è diversa da zero in un intervallo molto piccolo della frequenza. La larghezza intrinseca o ...
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FISICA
Gilberto Bernardini
(XV, p. 473; App. II, 1, p. 950; III, 1, p. 619).- L'articolo che segue è una sintesi delle idee fondamentali e dei princìpi che hanno segnato, nei primi decenni del secolo, [...] pre- e post- ogni intervallo fra due tempi comunque prossimi, fa riscontro quella equivalente per ogni estensione finita o infinitesima dello spazio, indipendentemente dalla geometria in esso pensabile per misurare lunghezze e distanze e definire le ...
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VETRI DI SPIN
Miguel Angel Virasoro
Possono essere definiti come insiemi di magneti elementari (spin) le cui interazioni sono, a caso, ferromagnetiche o antiferromagnetiche secondo una legge di probabilità [...] medio sono troppo complesse e per il momento non permettono di dedurre cosa succede quando la portata dell'interazione diventa finita.
Applicazioni dei concetti sui vetri ai sistemi complessi. - Il modello SK è un prototipo dei sistemi a molti stati ...
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Criofisica
CCornelis J. Gorter e W. J. Huiskamp
D. de Klerk
H. C. Kramers
di Cornelis J. Gorter e W. J. Huiskamp, D. de Klerk, H. C. Kramers
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) la ‛preistoria'; [...] da ciò deriverebbe una densità di corrente infinita. Se, d'altra parte, le correnti sono indotte in uno strato di spessore finito, allora una parte di induzione magnetica deve penetrare anche in questo strato. Ciò fu osservato per la prima volta da E ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Ottica, scienza dei pesi e cinematica
Katherine Tachau
John D. North
Johannes M.M.H. Thijssen
Ottica, scienza dei pesi e cinematica
'Perspectiva': [...] molto se l'analisi di Archimede di un caso reale (con un braccio che è pesante e pesi che sono di grandezza finita, a cui egli applica il concetto di centri di gravità) implichi un argomento circolare; quello che interessa in questa sede, tuttavia, è ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Il ripiegamento dell'avanguardia
James Evans
Jessica Riskin
Il ripiegamento dell'avanguardia
Nel periodo compreso tra il 1770 e il 1830 [...] Olmsted a Yale e da Alexander C. Twining a West Point; questa stessa osservazione era stata fatta da Alexander von Humboldt fin dal 1779, ma era stata ignorata.
Il movimento del Sole
di James Evans
Nel 1718 Edmond Halley annunciò la scoperta dei ...
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Telescopia
IIra S. Bowen
Wilbur N. Christiansen
Telescopi e tecniche di osservazione, di Ira S. Bowen
Radiotelescopi, di Wilbur N. Christiansen
Telescopi e tecniche di osservazione
SOMMARIO: 1. Introduzione. [...] filtrata è una semplice onda sinusoidale che si ripete a ogni lunghezza d'onda; se la larghezza è finita, l'onda si ripete un numero di volte finito, se è infinita, l'onda non si ripete mai. Come è stato detto precedentemente, un telescopio semplice ...
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circuito
circùito [Der. del lat. circuitus, da circuire "andare intorno", comp. di circum "intorno" e ire "andare"] [ALG] Qualunque curva i cui punti siano in corrispondenza biunivoca con i punti di [...] concentrate, distribuite: c. le cui costanti, cioè le grandezze che lo caratterizzano, sono riferibili, rispettiv., a elementi finiti (è tale, per es., un c. elettrico ordinario, costituito da bipoli e reofori) oppure a elementi infinitesimi (per ...
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CATTANEO, Carlo
Michelangelo De Maria
Nacque a San Giorgio Piacentino il 31 ott. 1911 da Giovanni Battista e da Giulia Sforza Fogliani. A Roma frequentò il liceo classico e l'università, dove si laureò [...] moto di agitazione termica, sostituisce l'equazione di Fourier con un'equazione iperbolica da cui ricava una velocità finita di propagazione dei calore dell'ordine di grandezza della velocità media delle molecole. Questo risultato, di grande valore ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).