Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] Roma. Verso i dieci anni, il ragazzo fu colpito da una grave forma di epilessia, che fra alti e bassi lo tormentò fin verso i trent'anni (per l'ordinazione fu necessaria una speciale dispensa e l'obbligo di un assistente alla messa), gli impedì studi ...
Leggi Tutto
Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] di ben altro tipo. In realtà, com’è ben noto, la Dc di De Gasperi non nasce come partito della Chiesa, ma finisce per accreditarsi come tale a fronte di altre ipotesi politiche per i cattolici (quella di un pluralismo dei cattolici tra vari partiti ...
Leggi Tutto
GREGORIO di Montesacro
Paolo Chiesa
Di lui sappiamo quasi esclusivamente ciò che egli stesso ci dice nell'epistola di dedica della sua opera più importante, il Peri ton anthropon theopysis, destinata [...] una fase più antica di elaborazione della raccolta; pur non potendosi considerare un manoscritto di lavoro, ma già una copia finita, in ragione della buona qualità della scrittura e del grado di elaborazione formale raggiunto dai testi, esso presenta ...
Leggi Tutto
BURALLI, Giovanni (fra' Giovanni da Parma), beato
Alfanso Maierù
Nacque a Parma intorno al 1208 da Alberto e da Antonia Bertani. Fu allevato da uno zio paterno, sacerdote e rettore dell'ospedale di [...] d'Oriente Giovanni III Ducas Vatatze di Nicea, per trattare l'unione della Chiesa greca con quella latina. Partito da Lione "finita septimana paschali" (Salimbene, p. 468), cioè dopo il 12 aprile (o anche dopo il 30 maggio, secondo il Roncaglia, p ...
Leggi Tutto
FORZATÈ, Giovanni Battista
Lorenza Pamato
Nacque a Padova il 24 giugno del 1207, figlio di Forzatè, della nobile famiglia padovana Tanselgardi (o Transelgardi) Forzatè. Fu canonico in cattedrale e dal [...] la scomunica in seguito revocata.
Alla crisi interna al mondo ecclesiastico si accompagnò il conflitto con il Comune. Finita la signoria di Ezzelino, l'autorità pubblica era impegnata nella ricostruzione dell'ordinamento comunale; un processo che ...
Leggi Tutto
Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] è il cosiddetto periodo quiritario, di cui la prima fonte sono le Dodici Tavole.
Il secondo si estende dal 200 circa a.C. fin verso la fine del 3° sec. d.C., quando si compie il tentativo di unificazione giuridica di Diocleziano, che cercò di imporre ...
Leggi Tutto
ebrei
Il nome e., di origine incerta ma di probabile derivazione dall’ebraico ivri (da ever, «dall’altra parte») fu usato per la prima volta a definire Abramo, «colui che sta dall’altra parte», ed è [...] della Palestina, in cui possono ravvisarsi fasi diverse, si compì sul finire del 13° sec. a.C., salvo il permanere di città- persiana, da Esdra e Neemia. Tuttavia, l’indipendenza politica era finita. Solo una breve ripresa si ebbe, dopo il dominio di ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONI, Giovanni
Franca Petrucci
Nato a Milano agli inizi del sec. XV da Maffiolo e da Angela Lampugnani, abbracciò la carriera ecclesiastica, seguendo le orme del congiunto cardinale Branda. Si [...] rilievo, ed egli venne giudicato da Enea Silvio Piccolomini come un uomo pieno di sussiego, dai discorsi piatti e incolori. Finita la Dieta di Wiener Neustadt, tornò a Roma, dove l'8 settembre assistette alla cerimonia celebrata in S. Pietro, con ...
Leggi Tutto
MANDINA, Benedetto
Vincenzo Lavenia
Nacque a Melfi, da Troiano, intorno al 1580; forse fu battezzato con il nome di Alberico.
Seguendo le orme dello zio Benedetto, vescovo di Caserta fratello del padre, [...] , in una prima versione, nel giugno 1629, ma non è noto cosa ne abbia ritardato la stampa. L'opera edita risulta finita il 22 dic. 1631 e mette insieme alcune prediche quaresimali (di cui una dedicata al tema della vana curiositas femminile, p. 471 ...
Leggi Tutto
FIGIOVANNI, Giovan Battista
Vanna Arrighi
Di famiglia fiorentina, nacque nel 1466 a Benevento, dove il padre, Giovan Battista di Francesco, si era recato alcuni anni prima come vicegovernatore e collaboratore [...] . 1534, la morte del papa ne provocò la definitiva interruzione. Il F., che aveva sperato in una ricompensa a opera finita, rimase addirittura in credito per aver assunto un aiutante a sue spese, senza essere mai rimborsato.
La lunga consuetudine con ...
Leggi Tutto
finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).