Storico catalano (Salitja 1370 circa - Blanes 1444). La sua opera: Llibre dels feits d'armes de Catalunya (finita nel 1420) abbraccia gli avvenimenti catalani dall'invasione cartaginese fino al 1416, inserendoli [...] nel quadro della storia spagnola. Pur usando iscrizioni e diplomi come fonti, non disdegna le leggende degli antichi cronisti, inteso a dimostrare la volontà di Dio nelle vicende della Spagna ...
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Doge di Venezia (m. 1400); distintosi nella guerra contro Genova, era capitano a Candia quando (1382) fu eletto come successore di Michele Morosini. Finita la guerra di Chioggia contro Genova, poté riconquistare [...] Corfù e allargare i dominî dell'Egeo; svolse un'accorta politica di alleanza nel Veneto, ottenendo in pegno dagli Estensi (1395) la contea di Rovigo ...
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Dinastia marchionale dell'Emilia e della Toscana, discendente forse da famiglie di gastaldi di stirpe longobardica; sorta sotto l'egida degli Ottoni nella seconda metà del sec. 10º e finita nei primi del [...] Canossa (1046-1115). Gli A., grandi livellarî di terre ecclesiastiche, poggiavano la loro potenza sulla classe dei milites, che, finita la dinastia, confluirono a Modena, Reggio e Mantova, nella classe consolare al sorgere del Comune. A un Attone de ...
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NIXON, Richard Milhous (App. III, 11, p. 269)
Enzo Tagliacozzo
Nel 1962 si presentò alle elezioni per governatore della California, ma venne battuto, e sembrò allora che la sua carriera politica fosse [...] finita: riprese la professione legale, pur continuando a svolgere attività di partito. Fu sorprendente, poi, il suo ritorno alla vita politica con la vittoria (1968) alle elezioni presidenziali cui si presentò con un programma di restaurazione dell' ...
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Generale italiano (Carrara 1806 - Livorno 1900). Partecipò alla rivoluzione del 1831, poi passò in Portogallo e nella Spagna ove combatté contro i carlisti. Nel maggio 1848 tornò in Italia per partecipare [...] alla guerra contro l'Austria. Finita la guerra, entrò nell'esercito piemontese; generale nel 1859, si segnalò in modo particolare a San Martino. Deputato dal 1860 e senatore dal 1865, prese parte alla campagna del 1866. ...
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Uomo politico statunitense, nato a Milton (Massachusetts) il 12 giugno 1924. Arruolato nella Marina statunitense dal 1942 al 1945, si distinse come pilota in alcune azioni nel Pacifico. Finita la guerra, [...] si laureò in Economia alla Yale University (1948) e, trasferitosi nel Texas, si dedicò agli affari nel settore petrolifero. Intrapresa la carriera politica nel Partito repubblicano (del quale il padre, ...
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Socialista (Prétieux, Loire, 1841 - Asnière, Parigi, 1893), due volte condannato come affiliato all'Internazionale; eletto all'Assemblea nazionale (1871), diede le dimissioni dopo aver votato contro i [...] preliminari di pace con la Germania; fu membro della Comune di Parigi e finita l'insurrezione si rifugiò a Ginevra, dove fondò La Revanche. In Italia dal 1873 al 1876, diede un contributo importante alla trasformazione dell'anarchismo nel movimento ...
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Zarqawi, Abu Mussab al. – Terrorista giordano (Zarqa, 1966 – Baquba, Iraq, 2006). Cresciuto accanto al più antico campo profughi palestinese, creato già nel 1948, nel 1989 si recò in Afghanistan per combattere [...] accanto ai Mujaheddin la guerriglia contro gli invasori sovietici. Ormai la guerra era finita, ma in Afghanistan Z. iniziò a collaborare con le organizzazioni del terrorismo islamista. Durante gli anni Novanta assurse a un ruolo di primo piano in ...
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Famiglia nobile di Játiva presso Valenza. I B. iniziarono la loro fortuna con Alonso, papa col nome di Callisto III, e la consolidarono con il nipote Rodrigo, divenuto Alessandro VI: il figlio di questo, [...] Cesare (v.), creò la maggior casa principesca d'allora in Italia, finita poco dopo la morte di Alessandro VI. Mentre l'unica figlia legittima di Cesare, Luisa, sposò dapprima Louis de la Tremouille, poi Philippe de Bourbon, signore di Busset, il ramo ...
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(o gamori) Nel mondo greco antico, gli aristocratici possidenti fondiari, in particolare a Siracusa e Samo. A Siracusa, costretti da una ribellione del demo a ritirarsi a Casmene, i g. furono ricondotti [...] in città da Gelone nel 485 a.C.; ma la loro potenza politica era finita. A Samo, spodestati nel 600 circa a.C., ripresero poi il potere, ma nel 412 a.C. furono battuti dal demo: riacquistata una posizione egemonica a opera dello spartano Lisandro, ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).