BESANZONI, Gabriella
Ariella Lanfranchi
Nacque a Roma il 20 sett. 1890 da Francesco e Angela Spadoni. Prese le prime lezioni di canto, ancora bambina, da A. Maggi, poi divenne allieva di Hilda Brizi: [...] dopo si vide confiscare dal governo brasiliano le inunense ricchezze ereditate che, solo in pane, le vennero restituite a guerra finita. Nel 1951 tornò definitivamente in Italia e si stabilì nella sua città natale, dove visse anche dopo il secondo ...
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DI FACCIO (Di Fazio), Giorgio
Gioacchino Barbera
Nato a Niella Tanaro, presso Ceva (Cuneo), è noto per la sua attività di architetto a Palermo dal 1559 al 1592. Prima del ritrovamento di un atto di [...] nei lavori della chiesa di S. Giorgio dei Genovesi, la sua opera più importante e meglio conosciuta, peraltro non finita.
In un rogito notarile del 29 dic. 1576, il marmoraro Battista Carrabio si obbligava con il console della nazione genovese ...
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AVESANI, Giovanni Francesco
Giovanni Gambarin
Di nobile famiglia veronese, nato a Venezia il 20 ag. 1790 da Ignazio e Angela Tabacchi, divenne avvocato di grande fama nel foro veneziano. Il suo nome [...] federalistici del governo Manin, l'A. si batté per una soluzione unitaria del problema italiano, da decidersi però a guerra finita: nella prima metà del maggio, egli giunse anzi a redigere un indirizzo, peraltro non spedito, a Mazzini, in cui aderiva ...
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DEL NERO, Nero maria
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 26 ag. 1662, primogenito di Luigi Maria, barone di Porcigliano (feudo dello Stato pontificio) e di Anna Maria dei marchesi Bourbon del Monte.
La [...] territorio di conquista dalle due potenze rivali: gli Asburgo ed i Borbone. All'arrivo del D. la guerra era ormai finita con la vittoria di Filippo di Borbone, ma Barcellona e la Catalogna, schieratesi con gli Asburgo, non si erano ancora sottomesse ...
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CRESCENZI, Pier Paolo
Irene Polverini Fosi
Della nobile famiglia romana, nacque a Roma nell'anno 1572 da Virgilio e da Costanza Del Drago, fratello di Giacomo, Vincenzo e Giovanni Battista. "Trascorse [...] esperto di archeologia cristiana, portano in fronte la dicitura in "Aedibus card. Crescenti". La maggior parte di questa raccolta è finita ad Oxford con i "marmora Arundelliana" ancor prima della morte del C. o poco dopo.
Acquistatosi fama di esperto ...
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DELLA TORRE, Giovanni Francesco
Franca Petrucci
Nacque da Giacomo e da Dorotea Trivulzio, molto probabilmente in Friuli, dove risedeva il ramo di Valsassina della famiglia (Litta). Abbandonata la regione [...] codici scritti da Andronico Callisto, che però possono non essere quelli che furono da lui venduti al D., sono finiti nella Biblioteca Estense, dopo aver appartenuto a Giorgio Valla e quindi ad Alberto Pio da Carpi; manca però qualsiasi testimonianza ...
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BIANCHI, Alberto Edoardo
Mauro Gobbini
Pier Umberto Bagatta
Nacque a Milano il 27 giugno 1876 da Giovanni e da Angioletta Santagostino; il padre, commerciante, aveva una rappresentanza di coloranti [...] passò a 1.300.000 nel 1915, 1.500.000 nel 1916, 2.750.000 nel 1917 e 2.998.000 nel 1918.
Finita la guerra, il B. provvide all'immediata riconversione degli impianti per la produzione di pace: nel 1920, con aiuti tecnici e finanziari dal Consorzio ...
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CIANO, Costanzo
Gianpasquale Santomassimo
Nacque a Livorno il 30 ag. 1876da Rainiondo e Argia Puppo. Fu avviato quindicenne, come i suoi fratelli Alessandro e Arturo, a seguire le orme del padre, capitano [...] , e affondando un piroscafo austriaco nella baia di Buccari.
Finita la guerra, nonostante le concrete possibilità di carriera che gli figlio.
Durante la crisi Matteotti il C. tenne fin dall'inizio un atteggiamento di dura intransigenza nei confronti ...
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DORIA, Biagio, detto Gino
Ugo Piscopo
Nacque a Napoli il 26 ott. 1888.
Il padre, Eduardo, esercitava la professione di avvocato; così, il nonno paterno, anch'egli di nome Biagio. La madre, Giuseppina [...] San Paolo, il Corriere italiano di Rio de Janeiro). Tornato in Italia per richiamo militare, si rese conto che un'epoca era finita, insieme con le sue speranze e le sue follie, e che stava delineandosi una nuova cultura brutale, priva di tabù, rozza ...
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GIACCHI, Nicolò
Nicola Labanca
Nacque a Novara il 6 febbr. 1877 da Alfonso, di famiglia di proprietari e professionisti originaria di Sepino (Campobasso), e da Pierina Torelli.
Il padre (Napoli 1845 [...] fu a Fiume e nel 1920 a Innsbruck. Ma, a differenza di altri suoi commilitoni, non ne ricavò grandi vantaggi se, a guerra finita, era ancora colonnello (promosso il 6 genn. 1918). A riscattare una carriera modesta, o quanto meno comune, furono le sue ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).