Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...]
(49) Io qui ho cresciuto i miei bambini, sono stata qui tanti anni, tanti anni! (Ginzburg 1961: 70)
(50) Quando andava in città, finiva a volte da Xenia, a passar la serata. […] Al paese, a volte, passava le serate col Purillo (Ginzburg 1961: 71)
La ...
Leggi Tutto
CONCESSIVO, COMPLEMENTO
Nell’analisi logica, il complemento concessivo indica una persona, un oggetto o un fatto nonostante i quali accade qualcosa.
Di solito è introdotto dalle preposizioni malgrado, [...] nonostante
E nonostante le bombe / vicine e la fame, / malgrado le mine, / sul foglio lasciò / parole nere di vita (Baustelle, La guerra è finita). ...
Leggi Tutto
Economia
Si dice che due beni x e y sono legati da una relazione di complementarità e sono quindi definiti beni c., se all’aumentare del prezzo del bene x la domanda del bene y diminuisce o, reciprocamente, [...] diminuisce.
Fisica
Principio di complementarità di Bohr Nella fisica atomica a ogni osservazione è connessa una perturbazione finita e indeterminata; poiché ogni descrizione spazio-temporale di un evento fisico è legata all’osservazione dell’evento ...
Leggi Tutto
FRANCESCHINI, Ezio
Claudio Leonardi
Nacque a Villa (dal 1926 Villa Agnedo), in Valsugana nel Trentino, il 25 luglio 1906 da Mario e da Maria Martinelli. Nel corso della prima guerra mondiale, nel 1915 [...] Veneto (poi Bassano del Grappa), e successivamente, nel 1916, a Bergamo, dove il F. frequentò i primi anni di ginnasio. Finita la guerra, si stabilì a Rovereto, dove il F. conseguì nel 1924 la maturità classica. Iscrittosi alla facoltà di lettere di ...
Leggi Tutto
Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] (Bandello, Novelle, p. 106)
(b) I pronomi complementi dell’infinito non compaiono in enclisi all’infinito bensì in proclisi al verbo finito reggente:
(39) – È bella, – dissi e lui me la fece girare sotto il naso (Maraini, L’età del malessere, p. 24 ...
Leggi Tutto
L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] dell’infinito che segue (esse). L’accusativo con infinito è sostituito, nella grammatica romanza, dalla frase subordinata finita: penso che Cartagine sia da distruggere.
La costruzione latina sopravvive però nelle lingue romanze, in primo luogo in ...
Leggi Tutto
Lo spazio dalle dimensioni illimitate, o il tempo senza confini.
Il pensiero greco si è occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito. Delle soluzioni proposte dai pensatori della scuola ionica [...] ) che siano due i. simultanei per x→x0, sono dette i. dello stesso ordine se il loro rapporto, per x→x0, tende a un limite finito e diverso dallo zero, o si mantiene, da un certo punto in poi, compreso tra due costanti non nulle e con lo stesso segno ...
Leggi Tutto
Attributo di disciplina che utilizza nell’indagine teorica l’elaboratore elettronico come sistematico strumento di lavoro, per es. la meccanica c., la linguistica c.; si dice c. anche il procedimento che [...] P di grado r, la cui esistenza è assicurata dal teorema fondamentale dell’algebra. Pur essendo questo problema posto in dimensione finita, le sue soluzioni (le radici di P) non sono note in forma esplicita quando r>4 e servono dunque metodi ...
Leggi Tutto
L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] e italiano), privilegia la linea analitica: l’accusativo con l’infinito cede il posto alla congiunzione che + verbo di modo finito, mentre l’ablativo assoluto dà luogo a una rosa di avverbiali di forma esplicita o implicita. Ciò, naturalmente, non ...
Leggi Tutto
IMPERATIVO
L’imperativo è un modo verbale finito che esprime un comando, un ordine, una richiesta, un invito, un divieto. Si trova soltanto nelle proposizioni ➔principali (➔volitive e ➔esclamative); [...] abbi, sappi, vogli ormai scorrette come forme del congiuntivo e di fatto specializzate come forme dell’imperativo
Sii buono: falla finita!
Se sei una brava persona, abbi rispetto del loro dolore
Sappi che è tutto vero
Voglimi bene lo stesso!
Per ...
Leggi Tutto
finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).