GORRA, Egidio
Paolo Zublena
Nacque il 1° giugno 1861 a Fontanellato, presso Parma, da Fausto e da Barbara Ranza. Originaria di Piacenza, la famiglia vi fece ritorno pochi anni dopo la nascita del G., [...] di lavoro erudito-filologico della scuola storica, destinato a una lunga utilità, e presto seguito dall'introduzione a Il Fiore, riveduto sul manoscritto da G. Mazzatinti (in appendice a Manoscritti italiani delle biblioteche di Francia, III, 5, Roma ...
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PAGAGNOTTI, Benedetto
Giorgio Caravale
PAGAGNOTTI, Benedetto. – Nacque a Firenze intorno al 1443 da Cristoforo dell’Opera.
Emise la professione domenicana a S. Marco il 23 agosto 1461. Diversi anni [...] vescovo de’ Pagagnotti, et al Generale di San Domenico per digradargli, sendovi anco presenti alcuni canonici di Santa Maria del Fiore [...] il detto Vescovo cominciò a fare le solite cerimonie. Dove che, errando in alcune cose, il p. f. Girolamo l ...
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FEDELI (De Fidelibus), Bartolomeo
Maria Muccillo
Nacque attorno alla metà del sec. XVII.
L'anno della sua nascita è stato tramandato da un solo biografo, il Donati, che la pone nel 1644 senza citare [...] (o "guardiano") del collegio ducale dei nobili "S. Carlo", istituto di istruzione secondaria superiore, nel quale si formava il fiore della nobiltà italiana ed europea. L'assunzione di questa carica, che il F. detenne quasi fino alla morte, per ben ...
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BARONCELLI, Nicolò di Giovanni, detto Nicolò del Cavallo
Anna Maria Matteucci
Nacque a Firenze; discepolo di Brunelleschi secondo il Vasari, fu scultore, fonditore in bronzo e medaglista.
Nel 1434 una [...] si mostra vicino (Donatello non è ancora giunto a Padova) sia al Lippi sia al "rinascimento umbratile" in quegli anni in fiore nel Veneto.
Sempre nella chiesa degli Eremitani si conservano la predella di un dossale d'Altare con Storie della vita di s ...
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Heston, Charlton (propr. John Charlton Carter)
Roberto Pisoni
Attore e regista cinematografico e teatrale statunitense, nato a Evanston (Illinois) il 4 ottobre 1924. Interprete di formazione teatrale [...] un rigido senso di responsabilità e la violenza del desiderio in drammi esotici o in costume come Ruby gentry (1952; Ruby, fiore selvaggio) di King Vidor, The president's lady (1953; Schiava e signora) di Henry Levin e The naked jungle (1953; Furia ...
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FRESCOBALDI, Fiammetta (al secolo Brigida)
Elena Del Gallo
(al secolo Brigida) Nacque a Firenze il 17 genn. 1523 da Lamberto di Gherardo e da Francesca Morelli. La famiglia Frescobaldi, dedita alla mercatura [...] "diversi e varii autori", da cui attinge le notizie: ad esempio la descrizione della costruzione di S. Maria del Fiore è tratta dalla narrazione contenuta nella prima edizione (1550) delle Vite del Vasari. Tale abitudine è di grande importanza perché ...
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CAIMI, Antonio
Serenita Papaldo
Nacque a Sondrio il 16 aprile del 1811, da Giuseppe e Isabella Rusconi. Dopo aver studiato pittura all'Accademia Carrara di Bergamo con G. Diotti e allAccademia di Brera [...] L. Torelli e di P. M. Rusconi. Solo di rado sono registrati dipinti di soggetto "veristico-sentimentale": Giovinetta che interroga un fiore (Promotrice di Torino 1846, n. 387); La cena di Natale (ibid. 1854, n. 99); Spazzacamini in riposo (ibid. 1857 ...
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BROCARDO (Broccardo, Broccardi, de' Broccardi), Domizio
Gianni Ballistreri
Nacque a Padova o nelle immediate vicinanze attorno al 1390 da Brocardo de' Brocardi, di agiata famiglia. Passò la prima giovinezza [...] punì un atto troppo audace del poeta togliendogli ogni speranza di vedere ricambiato il suo amore, e morì nel fiore degli anni: nelle liriche che narrano questa vicenda non solo gli avvenimenti, ma anche l'espressione seguono con fredda eleganza ...
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Eugenio Montale
Emanuela Bufacchi
La nudità della parola
La poesia di Eugenio Montale riassume i caratteri essenziali della letteratura del Novecento: «Non possiamo non dirci montaliani» è un’affermazione [...] poter momentaneamente aiutare l’uomo a decifrare l’insensatezza dell’esistenza.
Per esempio, in Portami il girasole, il fiore rappresenta un’ultima esplosione di luce, un sussulto d’entusiasmo che diventa simbolo della necessità di poetare: «Portami ...
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Ovidio, Publio Nasone
Francesco Ursini
Publio Ovidio Nasone
Il più moderno tra gli antichi
Ovidio è considerato uno dei poeti latini più apprezzati e più letti sia per i contenuti sia per lo stile: [...] poema epico in 15 libri. In essi Ovidio racconta un enorme numero di miti di trasformazione (Narciso trasformato in fiore, Dafne trasformata in alloro, e così via) che nell’insieme configurano un’originalissima storia dell’Universo, che va dalla ...
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fiore
fióre s. m. [lat. flōs flōris; già lat. (calco del gr. ἄνϑος) anche il sign. fig. di «parte migliore», ovvero di «parte superiore»]. – 1. a. La parte più bella e appariscente della pianta, che contiene gli apparati della riproduzione:...
fiorare
v. intr. [der. di fiore], poet. ant. – Fiorire, produrre fiori: A la stagion che ’l mondo foglia e fiora (Compiuta Donzella). L’uso di questo verbo difettivo (è usata solo la 3a pers. sing. del pres. indic., fióra) è stato rinnovato...