CALCO (Calchi), Pietro Antonio
Enrico Stumpo
Nacque a Milano nel 1578 da Sigismondo, feudatario di Pozzolo e Rosate e avvocato del Regio Fisco.
Dedicatosi agli studi di diritto si addottorò a Milano [...] nel 1603 in utroque iure, e seguendo le tradizioni della famiglia decise di iscriversi al Collegio dei notai, in cui venne difatti accolto l'anno seguente. Dalle filze, conservate nell'Archivio di Stato ...
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EXCADENCIA
AAnna Laura Trombetti Budriesi
Il termine excadencia, dal verbo scado -ere, designa principalmente beni pubblici la cui concessione termina, 'scade', per motivi vari e pertanto ritornano [...] regio ‒ ma anche facenti parte o di pertinenza di feudi ‒ che, se ingiustamente detenuti, debbono essere recuperati al fisco o al feudo. Essi possono essere concessi (o riconcessi) sulla base di un particolare contratto, desumibile essenzialmente da ...
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Nell’economia agraria dell’Alto Medioevo, fondo dominante da cui ne dipendevano altri, coltivati da servi o da liberi o da semiliberi. C. regia era il fisco che riscuoteva le rendite per il principe nel [...] regno longobardo; c. ducalis, quello che le esigeva per i duchi.
È detto sistema curtense l’organizzazione giuridico-economica delle corti medievali (➔ corte) ...
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Storico greco (n. Alessandria 95 d. C. circa); al tempo di Adriano ebbe in Roma la cittadinanza romana, sotto Marco Aurelio e Lucio Vero fu avvocato del fisco. Compose verso il 160 una Storia romana (῾Ρωμαϊκά), [...] che, con altre opere minori relative all'età imperiale, costituiva un corpus di 24 libri, comprendenti la storia di Roma dalla fondazione alla morte di Traiano. Ne sono conservati, oltre ad estratti, fatti ...
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Figlio (n. 1005 circa - m. Studion 1061) di Manuele, magister militum sotto Basilio II, fu valoroso generale sotto Costantino IX e Michele VI, e fu elevato al trono da una rivolta militare che abbatté [...] Michele VI (1057). Nel tentativo di risanare le finanze statali sottopose al fisco le rendite ecclesiastiche entrando così in contrasto con il patriarca Michele Cerulario. Ammalatosi, abdicò, anche per l'opposizione degli ambienti di corte e dell' ...
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cameràrio Termine che, nel Medioevo, designava in genere la persona addetta alla custodia del tesoro, all'amministrazione dei beni del sovrano, di una comunità civile o religiosa, ecc. (detto anche camerlengo); [...] comunale era il tesoriere del comune. Nella monarchia normanna e sveva, il gran c. era l'ufficiale preposto alla camera o fisco regio: riceveva il denaro che a questa si versava, aveva cura della persona del re, sopraintendeva a tutti i tesorieri del ...
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BONCIANI, Angelo
Franco Cardini
Figlio di Agostino (Paolo di Lello Petrone, p. 44), dovette nascere a Firenze probabilmente alla fine del sec. XIV. Si addottorò in utroque iure, ma ignoriamo l'università [...] e la data del suo dottorato.
La prima notizia sicura sul B. in nostro possesso risale al 1431, quando risulta procuratore del Fisco per nomina di Eugenio IV: il 4 giugno di quell'anno gli è affidato un mandato di 12 fiorini per la spedizione delle ...
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Uomo politico inglese (n. 1708 - m. Tunbridge Wells 1764). Protetto dal Walpole, fu segretario per l'Irlanda (1739) e lord dell'Ammiragliato (1745). Al suo ritorno da una missione presso Federico II di [...] dello Scacchiere (1754). Lasciata questa carica nell'apr. 1757, la riprese pochi mesi dopo, mantenendola fino alla caduta del ministero Pitt (1761). Esperto finanziario di valore, L. fu considerato in Inghilterra un inesorabile difensore del fisco. ...
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CARACCIOLO, Marino Francesco
Francesco Barbagallo
Quarto di questo nome, nacque il 5 ag. 1714 ad Avellino da Francesco Marino (II) principe di Avellino, consigliere intimo imperiale e da Giulia di Nicola [...] Solo fra l'esercizio d'un mercato aperto abusivamente, e riuscì infine a transigere, per 1.000 ducati, una lite mossa dal Fisco intorno al titolo di possesso delle seconde cause e della portolania e zecca di Serino.
Il C. si trovò ad Avellino durante ...
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Ministro dello zar Ivan IV (n. tra il 1510 e il 1520 - m. Dorpat, od. Tartu, 1560). Divenuto ministro (1547, dopo i tumulti popolari e l'incendio di Mosca), con l'arciprete Silvestro istituì un governo [...] , riformò l'esercito nel senso di posporre i privilegi nobiliari ai meriti di servizio, istituì tribunali, riordinò il fisco, contribuendo a concentrare nelle mani di Ivan IV un potere sempre più vasto; in politica estera propugnò l'espansione ...
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fisco
s. m. [dal lat. fiscus, propr. «cesta», poi «cassa dello stato, tesoro»] (pl., raro, -chi). – 1. Nel linguaggio corrente, indica lo stato nella sua attività finanziaria e in partic. nei suoi rapporti con i contribuenti: avidità, esosità...
fischiare
(pop. tosc. fistiare) v. intr. e tr. [lat. tardo fistŭlari, propr. «suonare la fistŭla, cioè la zampogna»] (io fìschio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Mandare un suono acuto e stridulo: a. Di certi uccelli o altri animali: i merli,...