Ebrei
David Abulafia
Il rapporto tra Federico II e gli ebrei può essere considerato sotto diversi aspetti: i suoi rapporti con gli ebrei siciliani dell'Italia meridionale; i suoi rapporti con gli ebrei [...] idea si diffuse anche in Spagna, dando un nuovo significato alla vecchia definizione degli ebrei come 'servi' del regio fisco. La stessa formula fu anche alla base della condizione degli arabi di Lucera chiamati servi camere nostre. In particolare in ...
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INNOCENZO IV, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi, figlio di Ugo, nacque a Lavagna non oltre il 1190.
La famiglia paterna era una delle più potenti della costa orientale della Liguria. [...] membro della casata che si fece chiamare Fieschi ("de Flesco"), un nominativo che sembra indicare la professione (appaltatore del fisco imperiale) e che avrebbe comunque finito per diventare un cognome.
Dei fratelli di Ugo, due (Tedisio e Guirardo ...
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Con questo termine si fa genericamente riferimento a tutti i movimenti di protesta che a partire dalla mobilitazione popolare e spontanea del 15 maggio 2011 a Madrid hanno manifestato in centinaia di paesi [...] ; 2. Contro la disoccupazione; 3. Diritto alla casa; 4. Servizi pubblici di qualità; 5. Controllo delle banche; 6. Fisco; 7. Libertà civili e democrazia partecipativa; 8. Riduzione delle spese militari. In prevalenza giovani - studenti, precari o ...
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DECIMA
KKristjan Toomaspoeg
Nel periodo successivo alla conquista normanna del Mezzogiorno, quando l'assetto della Chiesa meridionale fu ristabilito e riorganizzato, i duchi e i conti normanni e poi [...] Lavoro e in Principato, indussero a introdurre modifiche nel sistema della decima statale. Allo scopo di liberare il fisco dagli obblighi del passato, furono istituiti i cosiddetti nova statuta che, benché rispettassero i diritti dei vescovati sulla ...
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CORREGGIO, Giovanni Siro da
Alberto Ghidini
Nato a Correggio il 13 ag. 1590 dal conte Camillo e da Francesca Mellini, venne legittimato con atto del notaio Negrisoli il 7 febbr. 1591, prima del matrimonio [...] , ritenendolo illegittimo, la capacità di succedere al padre nel feudo e decretò la devoluzione dello Stato al Fisco imperiale.
La grave minaccia all'indipendenza dello Stato venne scongiurata grazie all'abile azione diplomatica di Ottavio Bolognesi ...
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CACHERANO, Filiberto
Valerio Castronovo
Figlio di Giambattista dei signori di Cavallerleone (detti della Consolata per la loro abitazione in Torino dirimpetto alla chiesa della Consolata) e di Anna [...] beni feudali. Già nel gennaio 1638 egli veniva in possesso, per donazione, di metà del feudo di Cavallerleone, devoluto al fisco ducale in seguito alla morte di Francesco Mentoni; e nell'aprile 1639 gli veniva accordata l'immunità per la dodicesima ...
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Città, Regno di Sicilia, nuove
Mario Sanfilippo
Sopra le città di fondazione federiciana da sempre fa testo un breve brano: "Quasdam quoque civitates in regno fundavit et construxit videlicet Augustam [...] 1o luglio, si teneva una delle sette grandi fiere del Regno (v. Fiere e mercati). Per di più i saraceni versano al fisco un canone in natura per le terre coltivate e personalmente la gisìa, sempre in natura. Nello stesso tempo la popolazione saracena ...
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FUNDICARII
BBeatrice Pasciuta
I fundicarii erano gli ufficiali preposti alla custodia dei fondaci regi, i magazzini dove dovevano essere stivate tutte le merci sottoposte a monopolio importate nel Regno, [...] tentativo di rendere più adeguata alle esigenze del fisco la rete, già peraltro organizzata, del controllo . Saitta, I-III, Palermo 1972; R.M. Dentici Buccellato, Fisco e società nella Sicilia aragonese. Le pandette delle gabelle regie del XIV ...
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BOLDÙ, Giacomo (Iacopo)
Giovanni Pillinini
Figlio di Gerolamo, dei Boldù di San Marciliano, nacque a Venezia verso il 1475. Fu dei Quaranta e nel 1506 fu eletto nella magistratura dei Cinque Savi agli [...] a sue spese dieci uomini, alla difesa di Padova. Nel 1514 ritornò nuovamente a Venezia e fu nominato ufficiale al Cattaver (fisco). L'anno dopo fu dei Dieci Savi. Particolarmente competente in materia finanziaria, nel 1518 fu nominato ufficiale per l ...
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Imperatore romano (Italica, Betica, 53 d. C. - Selinunte, Cilicia, 117). Di famiglia senatoria (il padre fu console, governatore della Betica, prese parte alla guerra giudaica, fu console in Siria e Asia), [...] dell'aristocrazia traianea). L'imperatore si preoccupò di alleviare alcune imposte e di arricchire il fisco vendendo largamente beni che i precedenti imperatori avevano accumulato e immobilizzato nel proprio patrimonio mediante acquisti ...
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fisco
s. m. [dal lat. fiscus, propr. «cesta», poi «cassa dello stato, tesoro»] (pl., raro, -chi). – 1. Nel linguaggio corrente, indica lo stato nella sua attività finanziaria e in partic. nei suoi rapporti con i contribuenti: avidità, esosità...
fischiare
(pop. tosc. fistiare) v. intr. e tr. [lat. tardo fistŭlari, propr. «suonare la fistŭla, cioè la zampogna»] (io fìschio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Mandare un suono acuto e stridulo: a. Di certi uccelli o altri animali: i merli,...