VULCANO (Volcanus, Vulcanus)
E. Paribeni
Divinità romana del fuoco, identificata ufficialmente in seguito con il dio Efesto. Il nome viene ritenuto di impronta etrusca, per quanto il suo corrispondente [...] religione romana. Sua pàredros, accanto ad altre divinità meno note come Stata e Maia è spesso la veneranda Vesta (v.). Un flamine è assegnato al suo culto e il Volcanal, il centro di culto più antico e venerato, è per tradizione una fondazione di ...
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GIOVE (Iuppiter)
Giulio Giannelli
Il sommo degli dei, nella religione dei Romani. Esso è per eccellenza la divinità del cielo e della luce, come dice il suo nome, derivato dalla radice indoeuropea di̯eu [...] dei suoi templi e si celebravano i giuochi a lui dedicati (Ludi Capitolini del 15 ottobre). Quanto al flamine diale, di cui si parla a suo luogo (v. flamine), basterà qui aver ricordato come la sua persona e tutti gli atti della sua vita e del suo ...
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VALERIO Flacco, Lucio (L. Valerius L. f. L. n. Flaccus)
Alfredo Passerini
Figura di secondo piano, fu console nel 100 a. C. con C. Mario, che lo considerò uno strumento più che un collega, e allora e [...] poteri dittatoriali a Silla, ne sanzionava tutti gli atti. In cambio Silla lo scelse a suo luogotenente (magister equitum). Fu flamine di Marte. Morì prima del 53.
Bibl.: Fr. Münzer, De gente Valeria, dissert., Berlino 1891, p. 41; J. Carcopino ...
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OTTAVIO, Gneo (Cn. Octavius)
Mario Attilio Levi
Console nell'87 a. C. Figlio di Cn. Ottavio, console nel 128. Ostile ai movimenti politici diretti al rinnovamento, fu dapprima edile. Eletto console, [...] l'imperium militiae. O. ottenne che Cinna fosse posto fuori della legge dal senato, e come suffectus fece eleggere il flamine diale L. Merula, e, mentre il suo avversario si preparava alla riscossa, egli approntava la resistenza a Roma, chiamando in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Attori e tempo rituale
Francesca Prescendi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I riti pubblici non sono affidati esclusivamente ai sacerdoti, [...] solamente coloro che si sono sposati con il rito più solenne (confarreatio) e restare in carica solo finché la loro moglie, la flaminica, che ha anche lei funzioni religiose, è viva. Non c’è da stupirsi se in qualche periodo della storia romana si è ...
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Antichissima stirpe patrizia romana, la cui origine le varie tradizioni fanno risalire a Enea, a Numa, a Pitagora. Essa diede il nome a una delle tribù rustiche. Si riteneva che il capostipite fosse un [...] Regillo nel 214, M. Emilio Lepido pretore in Luceria, Manio Emilio Numida del collegio dei decemviri, M. Emilio Regillo, flamine Marziale. La discendenza della gente Emilia continua per tutta la repubblica, nei primi tempi dell'impero e si estingue ...
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ROBIGALIE
Gioacchino MANCINI
. L'importanza della coltura del grano e dei cereali nel suburbio di Roma, nei tempi più antichi, non poteva esimere i coltivatori dal pregare la divinità per l'allontanamento [...] incontro che fece, tornando da Nomentum, con la processione di uomini e di donne biancovestiti, che, guidata dal flamine, si dirigeva al bosco sacro; fermatosi alquanto intese recitare la preghiera rituale, che riproduce alterandola. Si sacrificava a ...
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LUPERCALI (Lupercalia)
Nicola Turchi
Festa di purificazione, all'inizio, del gregge, e poi della città palatina, celebrata il 15 febbraio a cura del duplice sodalizio dei Luperci Quintilî e Fabiani (in [...] con grano delle prime spighe della passata mietitura. Secondo Ovidio (Fast., II, 282) presiede a questa parte della cerimonia il Flamine Diale, notizia ben strana perché per costui proprio il capro e il cane erano tabu. Nella seconda fase due giovani ...
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PICTONI
Léopold Albert Constans
. Questo popolo è chiamato Pictñnes presso Cesare, ma più tardi, probabilmente fino dal sec. II d. C., porta il nome di Pictavi. Abitava un territorio che corrisponde [...] parte della provincia di Aquitania; non risulta dalle iscrizioni quali fossero i loro magistrati; esse ricordano invece un flamine, e un aruspice originario dalla Campania. I Pictoni battevano moneta, e una delle monete rinvenute porta la leggenda ...
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GYÖR
M. Kanozsay
Museo J. Xanthus. - Il museo di G., città dell'Ungheria, anticamente Arrabona (v.), alla confluenza del fiume Rába, affluente del Danubio, con due corsi di acqua minori, venne fondato [...] rappresentata da decorazioni per mobili (pantere, teste di toro, ecc.), piccoli bronzi di carattere provinciale (Minerva, Amore, un flamine, gladiatori, ippocampi, ecc.) e dai frammenti del rivestimento di un cofano, da Kísárpás, datato al IV secolo. ...
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flamine
flàmine s. m. [dal lat. flamen -mĭnis, affine al sanscr. brahmán «sacerdote»]. – Sacerdote dell’antica Roma addetto a una particolare divinità, dalla quale prendeva il nome; i tre flamini più importanti erano addetti al culto di Giove,...
Flaminio
Flamìnio agg. [dal lat. Flaminius]. – Relativo all’uomo politico romano Gaio Flaminio, tribuno della plebe nel 232 a. C., console due volte nel 223 e 217, censore nel 220 (per es., la legge F. sulla suddivisione «viritana» dell’agro...