LITTORE (lat. lictor; etim. incerta, forse da licere "chiamare")
Plinio Fraccaro
Ufficiale subalterno al servizio dei magistrati romani cum imperio e di alcuni sacerdoti (dei flamini, più tardi anche [...] delle vestali) e delle imperatrici. Sull'origine etrusca, v. fascio. I littori precedevano (apparebant) sempre il magistrato che usciva in pubblico, anche se lo faceva per motivi privati, portando sulla ...
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ZAPPI, Giovan Battista Felice.
Claudia Tarallo
Nacque a Imola il 18 marzo 1667 da Giovanni Evangelista e da Maria Maddalena Borelli. Ebbe un fratello, che gli premorì, e una sorella, Costanza che sposò [...] e una a destinatario ignoto, che però va identificato con Pietro Paolo Carrara, s.d.); Mss., 173 (quattro lettere a M.A. Flamini, 1699-1712, una a Vincenzo Gemignani del 26 dicembre 1715 e una a Pier Antonio Caranta, s.d.); poesie e scritture varie ...
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Nella religione romana, l’atto rituale con cui gli auguri, previ accertamenti relativi al consenso divino, conferivano la richiesta qualità sacrale a persone (determinate categorie di sacerdoti, come il [...] rex sacrorum e i flamini, e in origine forse del re stesso) o a luoghi (il templum augurale; i templi, distinti proprio per via dell’i. da altri luoghi con funzioni religiose, come le aedes sacrae; luoghi profani, ma di eminente importanza civica, ...
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uom
Vincenzo Presta
Acrostico risultante dalle iniziali (Vedea, O, Mostrava), ognuna ripetuta quattro volte di seguito, delle terzine che svolgono gli esempi di superbia punita (Pg XII 25-60). Si tratterebbe [...] di gusto medioevale, artisticamente affatto inutili e dannosi ". V. anche ACROSTICO.
Bibl. - A. Medin, Due chiose dantesche, Padova 1898; F. Flamini, Il canto XII del Purgatorio, in Lett. dant. 899-912; E.G. Parodi, Gli esempi di superbia punita, in ...
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Lo schiavo che presso gli antichi Romani aveva l’incarico di chiamare chiunque fosse desiderato dal padrone.
Inserviente che assisteva nelle sacre funzioni ogni membro dei più importanti collegi sacerdotali. [...] I c. dei pontefici e dei flamini, per lo più liberti, erano riuniti in corporazione. ...
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BUSETTO, Natale
Felice Del Beccaro
Nato a Padova il 20 dic. 1877 da Domenico e da Teresa Fanton, fece tutti gli studi nella città natale nella cui facoltà di lettere e filosofia fu allievo di F. Flamini, [...] , Milano 1907; Il simbolo nella rappresentazione dei beati danteschi, in Studi di storia e di critica letteraria in onore di F. Flamini, Pisa 1916; La poesia di Dante, Napoli 1921; Il pensiero e l'arte di A. Manzoni, in Nuova Antologia, 1º sett ...
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malta
Lucia Onder
In Pd IX 54 Piangerà Feltro ancora la difalta / de l'empio suo pastor, che sarà sconcia / sì, che per simil non s'entrò in malta, " in una prigione umida e fangosa ", come sostiene [...] il Flamini (Miscellanea Graf, p. 645; v. anche Barbi, Problemi I 286), riallacciandosi a Iacopone Che fai, anema predata 47 " Quanno odìa chiamar la ‛ santa ', lo mio cor superbia enalta; / or so menata a la malta / co la gente desperata " (cfr. " ...
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Porta, Francesco
Poeta (sec. XVI), nativo di Castelnuovo in Garfagnana; autore di una Visione in endecasillabi sciolti (Ferrara 1577; Firenze 1578) di stretta imitazione dantesca, anzi contenente larghi [...] brani tolti di peso dalla Commedia senza citarne la fonte.
Bibl. - F. Flamini, Di una ignota imitazione cinquecentistica della Commedia di D., in Raccolta di scritti critici, di ricerche storiche, filologiche e letterarie per le nozze Scherillo-Negri ...
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AGLI, Pellegrino (Peregrinus de Aleis, Peregrinus Allius)
Giovanni Miccoli
(Peregrinus de Aleis, Peregrinus Allius). Figlio di Iacopo di Barnaba e di Margherita de' Medici (figliola di Bernardo di Alamanno), [...] contemporanei.
Morì, probabilmente a Roma, prima del 1469 (anno in cui non è più registrato dal padre nel catasto: cfr. F. Flamini, P. A., p. 32 n. 18).
I suoi componimenti risultano sparsi qua e là in repertori settecenteschi o sono in parte ancora ...
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Nato a Firenze nel 1408 da Piero di Giorgio e da Zenobia dei Soderini, fu segretario del card. Giordano Orsini, indi del card. Francesco dei Condulmieri, poi di quattro papi successivamente, Callisto III, [...] scritta da S. Salvini; i versi dell'amicizia, in Carducci, La poesia barbara nei sec. XV e XVI, Bologna 1881, p. 7.
Bibl.: F. Flamini, Leonardo di P. Dati, in Giorn. stor. d. letter. it., XVI, pp. 1-107, e Ancora dell'Hiempsal e del Dati, ibid., XXII ...
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flamine
flàmine s. m. [dal lat. flamen -mĭnis, affine al sanscr. brahmán «sacerdote»]. – Sacerdote dell’antica Roma addetto a una particolare divinità, dalla quale prendeva il nome; i tre flamini più importanti erano addetti al culto di Giove,...
Flaminio
Flamìnio agg. [dal lat. Flaminius]. – Relativo all’uomo politico romano Gaio Flaminio, tribuno della plebe nel 232 a. C., console due volte nel 223 e 217, censore nel 220 (per es., la legge F. sulla suddivisione «viritana» dell’agro...