Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] e ŏ (genov. [ˈrøːda] «ruota», torin. [ˈfø] «fuoco», milan. [ˈnøːf] «nuovo»), dunque, in sincronia, la presenza di fonemi vocalici anteriori arrotondati. La palatalizzazione di a in sillaba libera si incontra in due sub-aree del gruppo gallo-italico ...
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Età
Umberto Signorato e Marco Aime
Si definisce età ciascuno dei periodi in cui si è soliti ripartire la vita umana. Se dal punto di vista biologico il passaggio da un'età all'altra comporta una pluralità [...] parte dei suoni necessari al futuro linguaggio e altri ancora. Segue poi il processo di eliminazione, durante il quale i fonemi che non compaiono nella lingua madre vengono esclusi. Quando il bambino comincia a pronunciare le parole giuste, sia pure ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] ».
L’accento del parlante straniero è rivelato anche da sostituzioni di foni che non vanno a intaccare le opposizioni di fonemi e non impoveriscono l’inventario, per es.:
(a) la resa dell’affricata palatale sonora /ʤ/ con la corrispondente fricativa ...
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GENTILUCCI, Armando
Gianluigi Mattietti
Nacque a Lecce l'8 ott. 1939 da Ottorino, compositore, e Margherita Sallusti, autrice di testi poetici e teatrali. La famiglia si trasferì a Milano quando il [...] scrittura corale di Nono derivano, per es., alcune soluzioni di grande efficacia drammatica, come la frammentazione in sillabe e fonemi delle linee vocali, adottata in Strofe di Ungaretti (1967, per sestetto vocale), o l'impiego del canto a bocca ...
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BARTOLI, Giorgio
Piero Fiorelli
Nacque il 4 ottobre 1534.
"Gentiluomo Fiorentino" è qualificato nel frontespizio dell'unico suo libro, postumo, al quale è raccomandata la sua meritata fama di precursore [...] ciascuno, e sulla base di questa definendoli e classificandoli.
Minore è l'interesse del B. per la distinzione funzionale dei fonemi e per la loro coerente rappresentazione nella scrittura: due questioni, l'una teorica e l'altra pratica, che avevano ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] e suono, conferma tale secondarietà.
Il primo vero alfabeto è quello greco, documentato dall'VIII sec., nel quale i fonemi vocalici, anche se non tutti, sono resi con segni autonomi allo stesso modo di quelli consonantici. È questa l'innovazione ...
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Afasia
Alessandro Laudanna
Il termine afasia, introdotto nella seconda metà del 19° secolo da A. Trousseau, designa una serie di disturbi acquisiti del linguaggio, che intervengono a compromettere le [...] di vista comportamentale si caratterizza soprattutto per una marcata incapacità di ripetizione immediata, per la presenza di parafasie fonemiche e, talvolta, per problemi di comprensione e di articolazione. Vi è poi un'afasia anomica (o amnesica ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] presente in 12 lingue americane, australiane e afroasiatiche).
Nel sistema fonologico dell’italiano sono presenti soltanto i fonemi occlusivi /k/ e /g/. La loro durata (➔ quantità fonologica) svolge in italiano una funzione distintiva, come nelle ...
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La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] L’esito di un processo di spirantizzazione è un suono fricativo il cui luogo di articolazione è di norma omorganico a quello del fonema coinvolto: per la serie delle occlusive gli allofoni più comuni sono rispettivamente /p t k/ > [ɸ θ x] e /b d g ...
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Si definisce posizione post-tonica (o postonica), in particolare in una parola parossitona (➔ accento; ➔ parola italiana, struttura della), la posizione occupata da segmenti che seguono la sillaba in cui [...] , ma prevede la riduzione del numero di timbri possibili: trovandosi in posizione non accentata, solo cinque dei sette fonemi vocalici del sistema vocalico standard (➔ vocali; ➔ pronuncia) sono attestati in questa posizione (/i/, /e/, /a/, /o/ e /u ...
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fonema
fonèma s. m. [dal fr. phonème, e questo dal gr. ϕώνημα «espressione vocale», der. di ϕωνέω «produrre un suono»] (pl. -i). – In linguistica, ogni elemento sonoro, o unità elementare, del linguaggio articolato, considerato sotto l’aspetto...