È la terza lettera dell'alfabeto romano e di quelli derivati da esso; il suo nome, che era ce in latino, si è conservato in quasi tutte le lingue europee; in italiano è ci. La sua forma deriva da quella [...] velare a palatale (la cosiddetta c molle o schiacciata) innanzi alle vocali e, i (vocali chiare), e questo duplice valore fonetico dell'unico segno C persiste tuttora nell'italiano e nel romeno (p. es. cinque, cinci), mentre in altre lingue neolatine ...
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METAFONESI (fr. métaphonie; sp. metafonía; ted. Umlaut; ingl. mutation)
Giulio Bertoni
Col nome di "metafonesi" o "metafonia" si designa un fenomeno di armonia vocalica, per cui si verificano nelle lingue [...] prescindere dalle funzioni di categoria e di determinazione. Per esempio, se si possono dire di natura essenzialmente fonetica le metafonesi del tipo dei fiorentini: cucina (cocina), fucile (focile), mulino (molino), piem. drümí (dormire" accanto a ...
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JAKUTI
Carlo TAGLIAVINI
G. V.
. Popolazione di lingua turca, che vive nella Siberia nord-orientale, raccolta principalmente nelle vicinanze dei fiumi: il nome nazionale è Sachà. I Jakuti costituiscono [...] , in Keleti Szemle, XIII (1913), pp. 48-84 e 278-319; G. Németh, Az ösjakut hangtan alapjai (Fondamenti di fonetica protojacuta), nei Nyelvtudomány közlemények, XLIII (1914), pp. 276-326, 448-476 e Die langen Vohalen im Jakutischen, in Keleti Szmele ...
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La repubblica sovietica della Carelia occupa la parte orientale della Fennoscandia. È limitata a N. dal governo di Murmansk, a O. dalla Finlandia, a S. dal governo di Leningrado, a SE. dal governo di Arcangelo; [...] letterarî nei vari dialetti della Carelia, tutti assai vicini al finnico comune (all'incirca come il portoghese allo spagnolo), vocabolario e fonetica sono raccolti nel Karjalan kielen opas (Guida della lingua carelia), Helsinki 1907, di H. Ojansuu. ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] in un periodo successivo, è lungo e faticoso e, nella maggior parte dei casi, incompleto, sia dal punto di vista fonetico-fonologico che da quello lessicale e semantico. Tale fatto ha stimolato una serie di studi miranti a indagare la presenza di ...
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Scienza egizia. La trasmissione del sapere
Jan Assmann
Jürgen Osing
La trasmissione del sapere
Grammatologia
di Jan Assmann
Si definisce 'grammatologia' la scienza che studia la scrittura, non solo [...] , i geroglifici, ricordato due volte. I due punti sono strettamente collegati: ciò che il cuore pensa non è difatti la forma fonetica delle cose, ma il loro concetto e la loro forma. La scrittura geroglifica riproduce questa forma e si riferisce, per ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. L'algebra e il suo ruolo unificante
Roshdi Rashed
L'algebra e il suo ruolo unificante
La seconda metà del VII sec. vede il costituirsi [...] primo dizionario di arabo. Il metodo consiste nell'elaborare a priori tutte le possibilità. Nella lessicografia, la parte foneticamente realizzata, secondo le regole della fonologia elaborate da lui stesso, costituisce la lingua reale. Questo modo di ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La proiezione marittima e commerciale della società veneziana durante il Duecento, per quanto assorbente, non basta da sola a spiegare il ritardo con cui il volgare si afferma [...] alla nota 17), per esempio, spiritelo rima con bello, e fin qui non si può sapere se il poeta si attiene al suo sistema fonetico o a quello dei modelli toscani cui si ispira; decisiva è la terza parola in rima, acelo cioè ῾celo', la quale, avendo ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] e non facesse motto ‒ a voi, sdegnosa" (vv. 75-76). E contemporaneamente ricorrono i seguenti 'sicilianismi in rima', tratti fonetici siciliani garantiti come originali dalla rima: "como l'amor m' à priso / inver' lo grande orgoglio / che voi, bella ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] badin) che ha nel dire ciò che dice».
Andrebbe studiato se la particolare cantabilità della lingua italiana è un fatto fonetico o un pregiudizio culturale (➔ cantata, voce). Uno dei pochi punti in cui François Raguenet nel suo Parallèle des Italiens ...
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fonetica
fonètica s. f. [dall’agg. fonetico]. – Nella linguistica tradizionale, ramo della scienza linguistica che studia i fonemi, o suoni articolati dall’apparato di fonazione umano: f. generale; f. storica, che descrive lo sviluppo di un...
fonetico
fonètico agg. [dal gr. ϕωνητικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – Che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione, o i fonemi in partic. e il loro sistema: studî f., ricerche f.; i caratteri f., la...