Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] dal greco, le iscrizioni (che spesso indicano la vocale lunga con la grafia arcaica del dittongo: ou per ū), la fonetica storica. Particolarità della p. latina sono: l’abbreviazione di una vocale dinanzi a un’altra vocale (sintetizzata dai grammatici ...
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tenue anatomia La porzione dell’intestino compresa tra lo stomaco e il cieco (➔ intestino). linguistica Consonante t. Secondo la terminologia dei grammatici latini, consonante occlusiva sorda. Il termine [...] ogni consonante breve con tensione debole o molle; sono tali le consonanti iniziali di sillaba precedute (nella stessa frase fonetica) da vocale (per es., r di caro) e si contrappongono anche fonologicamente alle consonanti di grado rafforzato (per ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] dialettale della parabola del figliuol prodigo (cfr. sopra) fu ripresa fra gli altri da Matteo Melillo per il suo Atlante fonetico pugliese, e fu anche inserita nei materiali da indagare per la Carta dei dialetti italiani (v. oltre; per le inchieste ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] sonora, anche se le forme corrispondenti nelle varietà dialettali sono [ˈʦukːuru], [ˈʦiu] con l’affricata sorda.
I fenomeni fonetici citati si hanno perlopiù in tutta l’area sarda. A livello dialettale, tuttavia, essi non sono presenti in ogni ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] nostra lingua di Niccolò Machiavelli) come al difetto di chiarezza (Luigi Pulci, Il Morgante XXVIII, 46), anche fonetica, evidentemente in rapporto a quello che era considerato il valore etimologico di barbaro «balbuziente» (lo stesso Pulci precisa ...
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Astronomia
Una delle due coordinate altazimutali di un astro; in particolare, a. di un astro sull’orizzonte è l’ampiezza, espressa usualmente in gradi sessagesimali, dell’arco di cerchio verticale compreso [...] o acutezza di un suono è uno dei suoi caratteri distintivi, individuato dalla frequenza (➔ suono).
Linguistica
In fonetica, fattore della pronuncia dei fonemi vocalici. Il suo variare dipende dalla diversa impostazione delle corde vocali: cresce con ...
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STENOGRAFIA (XXXII, p. 698)
Giuseppe ALIPRANDI
a) La stenografia scolastica. - La commissione tecnica nominata dalla Reale Accademia d'Italia, d'intesa con il Ministero dell'educazione nazionale (p. [...] etimologico (rappresentazione di gruppi "frequenti" prescindendo dal loro valore linguistico), sfruttando regole apposite di incompatibilità fonetica.
Qui di seguito sono riportati esempî di parole stenografate secondo le regole della seconda parte ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] , pp. 15-27.
Poggi Salani, Teresa (1976), Note sull’italiano di Milano e in particolare sulla “e” tonica, in Studi di fonetica e fonologia. Atti del Convegno internazionale di studi (Padova, 1-2 ottobre 1973), a cura di R. Simone, U. Vignuzzi & G ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] gergale a grafemi anglicizzanti (briosha), usi iconici di lettere (inversione a U su U-turn, T-shirt). Per la fonetica, oltre a una maggior tolleranza per nessi insoliti e nuove distribuzioni dei fonemi, ben rappresentati negli anglicismi, è vinta la ...
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In alcune ➔ varietà di italiano si osserva la presenza di ➔ consonanti scempie laddove l’italiano standard presenta consonanti doppie. Questo fenomeno è in genere riconducibile a caratteristiche dialettali [...] può trovare applicazione non solo all’interno di parola, ma anche nelle sequenze [rː] ‘secondarie’, cioè prodotte da fenomeni di ➔ fonetica sintattica. In forme come è [r]otto, a [r]oma, più [r]icco, osservabili, ad es., nel romanesco, o nella ...
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fonetica
fonètica s. f. [dall’agg. fonetico]. – Nella linguistica tradizionale, ramo della scienza linguistica che studia i fonemi, o suoni articolati dall’apparato di fonazione umano: f. generale; f. storica, che descrive lo sviluppo di un...
fonetico
fonètico agg. [dal gr. ϕωνητικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – Che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione, o i fonemi in partic. e il loro sistema: studî f., ricerche f.; i caratteri f., la...