In linguistica, unità minima non ulteriormente analizzabile del significante. Il termine si è affermato con J. Baudouin de Courtenay e F. de Saussure. Dopo N.S. Trubeckoj, in opposizione a suono, denota [...] dei f. di una lingua o di una famiglia di determinate lingue, attraverso un metodo e una teoria chiamati anche fonetica strutturale (o fonematica). La fonologia studia i sistemi di f. in sincronia e diacronia, mirando a stabilire una gerarchia tra ...
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Intervallo di tempo in cui si svolge, dal suo principio alla sua fine, un determinato fatto o fenomeno.
Filosofia
La definizione più antica di d. è quella di Aristotele, secondo cui è da intendersi con [...] diagrammi di d., che se ne deducono, sono elementi di notevole importanza per la progettazione degli impianti.
Linguistica
In fonetica, è il tempo, in senso assoluto oppure relativo, in cui si articola un determinato suono, con riferimento sia alle ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] /ʣ/ si realizzano come lunghe sia all’interno di parola (nazione [naˈtsːjoːne] o azoto [aˈdːzɔːto]) sia in fonetica sintattica ([loˈtːsiːo] lo zio). Per le affricate post-alveolari esistono coppie minime basate sia sulla natura sorda / sonora (cielo ...
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La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocali toniche medie o basse di una [...] del nord Calabria: verso una mappa regionale, in Id., Galatà, Vincenzo & Lio, Rosita (a cura di), La fonetica sperimentale: metodo e applicazioni. Atti del IV convegno nazionale dell’Associazione Italiana di Scienze della Voce (Università della ...
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Linguistica
Complesso di segni ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata.
L’antichità ha conosciuto vari sistemi di scrittura, ciascuno dei quali è giunto dalla [...] e di 4 introdotte dai Greci (v, Φ, Χ con il valore di ks, Ψ con il valore di kh). Successivamente, adattandosi alla fonetica etrusca, l’a. andò semplificandosi; l’a. etrusco classico risultò di 20 lettere: le vocali a, i, e, u e le consonanti c ...
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GRAMMATICA GENERATIVA
Giulio Lepschy
. La g. g. (di cui la g. trasformazionale è il tipo più importante) costituisce la maggiore novità nella linguistica teorica contemporanea. È stata ideata e costruita [...] ed è portatrice del significato; l'altra è la struttura superficiale, che viene dotata di una realizzazione fonetica. La struttura profonda e la struttura superficiale sono collegate da operazioni matematiche particolari: le trasformazioni. Questo è ...
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GEOGRAFIA LINGUISTICA
. La geografia linguistica si propone di fissare e studiare la diffusione geografica dei fatti linguistici (fonetici, morfologici, lessicali, ecc.). Siccome però la loro posizione [...] , e di riprodurre il materiale su carte geografiche, una per ogni voce, dove per ogni località è segnata, in grafia fonetica, la risposta ottenuta dal raccoglitore E. Edmont.
Mentre l'opera era ancora in corso di pubblicazione (1902-1910; nel 1914 ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] Ambiguo quanto a tratti formali popolari e dotti è esempio: si oppone da una parte a scempio, con gli esiti fonetici previsti e importante cambiamento di significato, e dall’altra alla base di esemplare, che conserva dottamente il nesso -pl-. Ambigua ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] massima espressione nelle onomatopee, segni linguistici che riproducono direttamente suoni, rumori o voci di animali, usando i mezzi fonetici e grafemici disponibili; ad es., in italiano, din don per il suono delle campane, chicchirichì e coccodè per ...
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DRAGO (Dracco, Dracon), Luigi Onorato
Elisa Mongiano
Di famiglia nizzarda, oriunda della Provenza, nacque a Sospello (Nizza) nel 1512. Compì studi giuridici, conseguendo il dottorato in diritto civile [...] degli antichi Stati sardi e della Lombardia, Pinerolo 1911, IV, p. 617; P. Rajna, Un vocabolario e un trattatello di fonetica provenzale del secolo XVI, in Giorn. di filologia romanza, VII (1880), pp. 34-50; A. Jeanroy, Un nouveau manuscrit du ...
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fonetica
fonètica s. f. [dall’agg. fonetico]. – Nella linguistica tradizionale, ramo della scienza linguistica che studia i fonemi, o suoni articolati dall’apparato di fonazione umano: f. generale; f. storica, che descrive lo sviluppo di un...
fonetico
fonètico agg. [dal gr. ϕωνητικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – Che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione, o i fonemi in partic. e il loro sistema: studî f., ricerche f.; i caratteri f., la...