Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] la laringe, struttura cartilaginea entro la quale si trovano le pliche (o corde) vocali, dalla cui disposizione dipende che i foni siano sordi o sonori. La laringe può essere chiusa per l’accostamento delle pliche vocali (e chiusura della glottide) e ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] sostituirsi liberamente rientrano in un medesimo fonema (per es., le due vibranti di caro [ˈkaːro] e [ˈkaːʀo]), mentre foni che, sostituiti, danno luogo a significati diversi sono ➔ allofoni di fonemi diversi (per es., le due prime consonanti di pane ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] delle vocali medie (cfr. Mioni 1993: 122; Schmid 1999: 133; Mioni 2001: 175): per alcuni sarebbero vocali semichiuse; per altri sarebbero foni intermedi tra [e] e [ɛ] e tra [o] e [ɔ]; per altri, infine, il timbro della vocale atona dipenderebbe dal ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] mobile del diaframma) può essere sia la punta della lingua che la corona (da cui anche il termine coronali) e la parete fissa del diaframma è costituita dalla zona che va dagli incisivi al prepalato. L’ampiezza ...
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L’aferesi (lat. aphaeresis, dal gr. aphairéo «sottrarre») è un fenomeno fonetico che consiste nella caduta di uno o più foni all’inizio di parola (Del Popolo 20042).
L’aferesi è diffusa soprattutto nel [...] parlato, dove i confini tra le parole non sono netti, specie in quello trascurato, informale, rapido (che taluni chiamano parlato allegro), oppure popolare o regionale. È frequente, per es., la caduta ...
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Le bilabiali sono articolazioni di tipo consonantico realizzate grazie al ruolo attivo di entrambe le labbra. Il termine bilabiale indica un luogo di articolazione condiviso da foni prodotti secondo diversi [...] momentaneamente all’aria di uscire dalla cavità orale. Le occlusive bilabiali possono essere sia sorde che sonore (ad es., i foni italiani [p] e [b], presenti nelle parole [p]alla e [b]alla) (fig. 1).
Un meccanismo articolatorio analogo riguarda le ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] accosta a essi per creare una breve occlusione nei suoni tap or flap.
Nel caso delle bilabiali, sono numerosi i foni che possono essere prodotti anche con diversi meccanismi fonatori tra quelli previsti per le consonanti, cioè che sfruttano il flusso ...
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fonemi
Suoni emessi dall’apparato fonatorio che costituiscono l’elemento di contrasto, la minima unità differenziante e indivisibile di un sistema linguistico. Per individuare i f. di una data lingua [...] minime, coppie di parole in cui un solo f. differente è sufficiente a individuare significati diversi. Per es., in italiano i foni (classe di suoni simili per modalità di articolazione e che condividono un’onda sonora ben definita) /p/ e /b/ sono f ...
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Come si producono i suoni
Nella produzione del parlato si distinguono due azioni parallele e distinte, quella della fonazione e quella dell’articolazione. Per fonazione si intende la produzione della [...] punto o in un altro), attivati in un certo momento o in un altro, si è in grado di creare tutti i foni consonantici che si utilizzano. Oltre a ciò, il sincronismo o asincronismo dei movimenti sopralaringali con l’azione delle corde vocali permette di ...
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Il grammelot è un linguaggio scenico che non si fonda sull’articolazione in parole, ma riproduce alcune proprietà del sistema fonetico di una determinata lingua o varietà, come l’intonazione, il ritmo, [...] le sonorità, le cadenze, la presenza di particolari foni, e le ricompone in un flusso continuo, che assomiglia a un discorso e invece consiste in una rapida e arbitraria sequenza di suoni. È dotato di una forte componente espressiva mimico-gestuale ...
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