I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] fonologia e portatrice di un significante (grafico) che rinvia a un significato (fonico). Come i fonemi si realizzano concretamente in foni, così i grafemi si realizzano nei grafi (o ➔ allografi), e cioè nei diversi modi in cui un grafema può venire ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] mancato raggiungimento dei bersagli acustici: ad es., i foni sono altamente variabili e spesso ridotti; in particolare le aggiungere al numero di grafemi usati, in termini di numero di foni» (Gnerre 1976: 289).
Le pronunce locali e regionali sono ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] grazie alla presenza di striature periodiche verticali visibili su tutto l’asse delle frequenze o, nel caso di foni occlusivi, solo sulle basse frequenze.
In filologia e dialettologia il processo di sonorizzazione, insieme ad altri processi, quali ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] come l’occlusiva [t] seguente e [z]dentato ove il fono [z] è sonoro come l’occlusiva seguente [d]. Può accadere che i foni che in una lingua sono allofoni di uno stesso fonema rappresentino due distinti fonemi in una lingua diversa. In francese ad es ...
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Le vibranti sono ➔ consonanti che si realizzano mediante una rapida alternanza di chiusure e aperture diaframmatiche in un punto del canale fonatorio (➔ fonetica e ➔ nozioni e termini di fonetica articolatoria). [...] o palatale. La retroflessione, investendo l’intera postura linguale, supera i confini della consonante e si estende ai foni a contatto. In varie lingue iraniche, australiane e scandinave, nonché in vari dialetti dell’Italia meridionale, il nesso ...
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Le consonanti palatali si realizzano mediante il sollevamento del dorso della lingua verso la volta palatina, nella parte mediana della cavità orale (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di; ➔ [...] la percezione di una o dell’altra consonante (fig. 5).
L’italiano scritto non aiuta a tenere distinti i tre foni, in quanto utilizza, per il suono [ʎ], una grafia estremamente ambigua: il trigramma gli corrisponde infatti a un unico suono ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] un tratto, in linea con la letteratura sulla struttura prosodica (§ 4). Inoltre, la quantità (intesa come durata relativa di foni con funzione distintiva nel sistema linguistico) non è collocata fra i tratti prosodici. Benché sia un tratto fonologico ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] per occupazione (➔ posta elettronica, lingua della; ➔ giovanile, linguaggio).
Albano Leoni, Federico & Clemente, Giuliana (2005), Numeri, fonemi e foni, in Parole e numeri. Analisi quantitative dei fatti di lingua, a cura di T. De Mauro & I ...
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