UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] di una ristretta gamma di variazioni, i limiti di queste variazioni sono imposti dalla natura della mente umana. L'u. fonologico che si riferisce alla presenza obbligatoria delle vocali /i/, /u/ e /a/, per es., sembra fondarsi sul fatto che queste ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] arco di tempo assai ampio (dal latino arcaico al 700 d.C. circa), che è stato descritto nei suoi vari aspetti: fonologico, morfosintattico e lessicale (Roncaglia 1965: 22-32 e 247-248; Varvaro 1984a: 91-125; Varvaro 1984b; Väänänen 1971; Calboli 1994 ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] all’Illuminismo.
Dante scrive in fiorentino, dall’inizio alla fine della sua carriera: in altri termini, il sistema fonologico, morfologico, sintattico che si desume dalle sue opere – pur con le cautele imposte dalla mancanza di autografi e dalla ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] ’ar. hujjatu-’l-Islām, propriamente «argomento dell’Islām», altra carica sciita nell’Iran khomeinista, mostrano tutti la resa fonologica tipicamente persiana di ar. /u/ e /i/ brevi. Un altro termine che si sta diffondendo nelle fonti giornalistiche ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] un tratto caratterizzante anche in diastratia (come a Roma), a volte no (come a Napoli).
Anche sul piano fonologico, in diatopia si possono cogliere sia neutralizzazioni di opposizioni proprie dello standard (come la uguale pronuncia di salsa e ...
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Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] e contribuisce indubbiamente in modo importante alla ‘coloritura’ diatopica del parlato ticinese.
Dal punto di vista fonologico, l’italiano della Svizzera italiana presenta parecchie similarità con il suo ‘parente’ più vicino, l’italiano ...
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Varietà diverse di tedesco sono parlate in Italia nell’Alto Adige (o Tirolo meridionale, Südtirol), e in una serie di piccole comunità linguistiche migrate in epoca medievale dalle propaggini meridionali [...] varietà sono caratterizzate dall’interazione con il sostrato dialettale, che si manifesta non solo nel sistema fonetico-fonologico, sia sul piano segmentale (/r/ uvulare, affricate palatali, lunghezze vocaliche e consonantiche, ecc.) che su quello ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] Ludwig Lazarus Zamenhof (1859-1917), caratterizzato dalla corrispondenza biunivoca tra il sistema alfabetico e il sistema fonologico (ventotto caratteri per ventotto suoni), la posizione sempre piana dell’accento tonico, l’invariabilità del rapporto ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] per le onomatopee e in generale per i fenomeni fonosimbolici, anche nella formazione degli ideofoni sono attivi alcuni meccanismi fonologici e morfologici, quali la ripetizione di sillabe (ad es., toc toc, drin drin, glu glu, brum brum) o anche ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] nominale originaria. L'autore adotta poi una particolare posizione riguardo alla t che figura nella regola (in ād aic, per accomodamento fonologico da āt aic): questa non si accompagnerebbe alla ā precedente, bensì ad aic che segue, per far sì che ai ...
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fonologico
fonològico agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). – Della fonologia, che ha rapporto con la fonologia: il sistema f. dell’italiano. ◆ Avv. fonologicaménte, dal punto di vista della fonologia.
fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...