memoria
Nicoletta Berardi
La memoria non costituisce un sistema unitario ma è divisibile in sottocomponenti distinte cui corrispondono sistemi neurali diversi. Nel sistema della memoria a breve termine [...] è quello di Alan Baddeley, che prevede tre componenti: i due sistemi di MBT sopra descritti (il circuito fonologico e il taccuino visuospaziale), e un sistema di controllo e di coordinamento, chiamato esecutivo centrale. Secondo questo modello ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe [...] 1999; Marotta 2003), mentre in fonetica sperimentale lo studio del ritmo è associato al tema dell’isocronia (cfr. § 4).
La fonologia metrica è basata sul riconoscimento del piede come unità ritmica di base in ogni lingua. In linguistica, il piede è ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] sistema fonematico dell'indoeuropeo comune, ricca altresì di suggerimenti teorico-metodologici per il trattamento di qualsivoglia sistema fonologico. L'anno stesso della laurea S. si trasferì a Parigi, per studiare col caposcuola della linguistica ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] nel XIV secolo era già fonologizzato, la successiva fase dell’➔indebolimento non si era ancora compiuta, almeno a livello fonologico.
Per quanto riguarda l’altro criterio obiettivo, è appunto l’esame del numero sillabico (e assieme, s’intende, della ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] un valore solo fonetico (ad es., a causa dell’influenza di segmenti labializzati adiacenti in [ˈkwando] quando) o anche fonologico (se, ad es., nel sistema linguistico esiste un’opposizione tra consonante non labializzata e labializzata: ad es. /k ...
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Il termine suppletivismo designa il fenomeno morfologico (➔ morfologia) per il quale in uno stesso paradigma flessivo (➔ paradigmi) entrano a far parte due (o più) morfemi lessicali diversi. Il risultato [...] si distingue dunque chiaramente dall’allomorfia (➔ allomorfi), intesa come la diversa realizzazione di un morfema dovuta al contesto fonologico, un fenomeno che può riguardare sia i morfemi affissali che lessicali.
In studi recenti si tende invece a ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] a spagn. la ola;
(f) l’accento di parola è mobile in base a una varietà di requisiti sia morfologici sia fonologici (➔ accento). Questo fatto dà luogo anche a numerose incertezze di pronuncia per quanto attiene alle forme flesse dei verbi (cònstato o ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] Italia.
Melillo, Armistizio M. (a cura di) (1991), Lettere dalla Merica, Bari, Adriatica.
Melo Vieira, Marcílio (2007), Influssi fonologici dell’italiano nel portoghese parlato a San Paolo del Brasile, «Educazione permanente» n.s., 1, pp. 163-73 ...
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L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] di un dialetto anche a livelli diversi da quello lessicale. Da un lato, possono introdurre fonemi estranei, avvicinando il sistema fonologico a quello dell’italiano. Per es., [ʎ] può comparire in torinese, quando non è adattato in [j] o almeno [lj ...
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Fisica
C. ottico Si ha c. tra due superfici rifrangenti aventi uguale indice di rifrazione quando, per l’accurata lavorazione e pulizia delle superfici medesime, siano praticamente eliminate le riflessioni [...] prestigio religioso, letterario ecc. Il c. si può verificare a tutti i livelli nei quali si articola la comunicazione linguistica: fonologico, morfologico, sintattico, lessicale. Un tipo di c. assai diffuso è quello tra una lingua e un suo dialetto ...
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fonologico
fonològico agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). – Della fonologia, che ha rapporto con la fonologia: il sistema f. dell’italiano. ◆ Avv. fonologicaménte, dal punto di vista della fonologia.
fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...