La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] di tensione tende dunque ad accompagnarsi a una maggiore durata.
Anche nelle lingue dove la durata non ha ruolo fonologico (➔ fonologia) certe vocali appaiono più lunghe di altre. Ogni vocale ha una sua durata intrinseca, correlata con l’altezza ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] e grecismi si stabilizzano in italiano con la forma che avevano nelle lingue di partenza, senza adattarsi al sistema fonologico della lingua ricevente (Migliorini 1990: 63-80). Ciò provoca la presenza di:
(a) parole con gruppi consonantici iniziali o ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] bilabiale o dentale e da una vocale di massima apertura (➔ vocali), e riproducono così le prime fasi di acquisizione fonologica dei bambini (mamma, mama, mommy; papà, pappy, pop, dada, dad, daddy; Jakobson 1971).
La stabilità diacronica delle forme ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] bambinesco come: facciamo il bagnetto al nostro tesoruccio?; ➔ baby talk). La produttività è limitata dalla severa restrizione fonologica che impedisce la suffissazione con -etto a lessemi terminanti in -ettV (-ett seguito da Vocale: *lettetto ...
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I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] il suffisso -iano può o meno indurre un acclimatamento della base anche dal punto di vista grafematico e fonologico, come nelle varianti shakespeariano o scespiriano, rousseauiano o (meno spesso) russoviano, ecc., o addirittura con riformazione sul ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] zero ed è preceduta da uno scoppio intenso intorno ai 1100 Hz.
Le consonanti velari fanno parte dei sistemi fonologici di 449 lingue delle 451 analizzate dall’UPSID (UCLA Phonological Segment Inventory Database): le più frequenti sono le occlusive ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] ]. Per [s] e [z] esiste un numero molto limitato di coppie minime e per questo motivo si è dubitato dello statuto fonologico di /z/, attribuendo a tale suono statuto di variante combinatoria [z] (➔ allofoni; si vedano i casi quali [z’metto] dovuti ad ...
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Sono ambigeneri le parole che possono essere usate sia al maschile sia al femminile senza che si modifichi la forma del suffisso flessivo (➔ genere):
(1) il nipote / la nipote
(2) il giornalista / la giornalista
(3) [...] criteri semantici e formali. Ad es., l’attribuzione del genere ai nomi dei frutti mango e papaya dipende dal criterio fonologico secondo cui nomi terminanti in -a tendono ad essere assegnati al genere femminile, mentre quelli terminanti in -o a ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] una base sufficiente per valutare sia il relativo successo della trasmissione, sia le difficoltà inerenti all'adattamento di un sistema fonologico straniero (quello della lingua da cui si era preso a prestito il sistema di scrittura) a uno indigeno ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...]
Nella situazione linguistica italiana gli usi linguistici familiari e informali fanno emergere tratti connotati regionalmente, soprattutto a livello fonologico e lessicale (si veda l’uso di appiccio per accendo in 2).
Nel registro colloquiale l’uso ...
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fonologico
fonològico agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). – Della fonologia, che ha rapporto con la fonologia: il sistema f. dell’italiano. ◆ Avv. fonologicaménte, dal punto di vista della fonologia.
fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...