L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] bilabiale o dentale e da una vocale di massima apertura (➔ vocali), e riproducono così le prime fasi di acquisizione fonologica dei bambini (mamma, mama, mommy; papà, pappy, pop, dada, dad, daddy; Jakobson 1971).
La stabilità diacronica delle forme ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] di frase (Russo Cardona & Volterra 2007; Simone et al. 2007).
Nella LIS le unità minime (corrispondenti ai fonemi; ➔ fonologia) sono i parametri di formazione del segno (detti anche cheremi, dal gr. khéir «mano»). Essi sono quattro e ciascuno ...
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Il neopurismo è il movimento linguistico promosso da Bruno Migliorini (1896-1975), fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, per assecondare un equilibrato sviluppo della lingua contemporanea valutando, [...] allo stadio germinale (Migliorini 1941a). Di conseguenza lascia libero corso non solo ai forestierismi conformi al sistema fonologico italiano (tango, rumba, fiordo, folclore), ma anche a quelli ormai accolti popolarmente nella loro forma integrale ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] oggi fondamentali per la descrizione dei dialetti centro-meridionali, soprattutto per l’analisi del piano fonologico: in particolare la fonologia del dialetto di Sora, con il memorabile quarto capitolo dedicato alla ripartizione dei dialetti centro ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] un tratto caratterizzante anche in diastratia (come a Roma), a volte no (come a Napoli).
Anche sul piano fonologico, in diatopia si possono cogliere sia neutralizzazioni di opposizioni proprie dello standard (come la uguale pronuncia di salsa e ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] Ludwig Lazarus Zamenhof (1859-1917), caratterizzato dalla corrispondenza biunivoca tra il sistema alfabetico e il sistema fonologico (ventotto caratteri per ventotto suoni), la posizione sempre piana dell’accento tonico, l’invariabilità del rapporto ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] un sbaglio).
Per il tipo (b) – presumibilmente meno rappresentato degli altri due – si può menzionare un tratto fonologico come il ➔ troncamento fonosintattico (➔ fonetica sintattica) delle forme verbali alla terza persona plurale (vengon a casa, son ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] . Un effetto del modello autosegmentale è stato inoltre quello di restringere il numero e la complessità delle regole fonologiche possibili, in maniera quindi parallela a quanto è avvenuto per la sintassi nello sviluppo dalla teoria standard (Chomsky ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] da diverse varietà regionali. A inizio del terzo millennio, pare infatti che la marcatezza regionale, almeno nella fonologia, sia nei giovani sensibilmente diminuita rispetto a venti o trent’anni prima. Adolescenti e giovani adulti hanno spesso ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] , tecniche di t., varie considerazioni funzionali, varie unità d'intervento (da quello testuale a quello fonetico-fonologico) vengono correlati in modo da individuare configurazioni tipiche in un determinato alveo socioculturale, configurazioni che a ...
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fonologico
fonològico agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). – Della fonologia, che ha rapporto con la fonologia: il sistema f. dell’italiano. ◆ Avv. fonologicaménte, dal punto di vista della fonologia.
fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...