RUSTICO
Guglielmo De Angelis d'Ossat
. Architettura. - Aggettivo che, nel linguaggio tecnico delle costruzioni, può definire opere, o parte di queste, non rifinite secondo le comuni regole d'arte e [...] del Cinquecento hanno portato all'estero, e specialmente in Francia, la decorazione a carattere rustico che, dal castello di Fontainebleau, si è irradiata ed è stata assimilata rapidamente (Fontana dei Medici nel giardino di Lussemburgo a Parigi, del ...
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ORSI, Lelio, detto di Maestri, de Magistris
Vittoria Romani
ORSI (Orso, Urso), Lelio, detto di Maestri, de Magistris (Lelio da Novellara). – Non si conosce l'esatta data di nascita di questo pittore [...] Manierismo e Pellegrino Tibaldi, Roma 1945; Mostra di L. O., a cura di R. Salvini - A.M. Chiodi, Reggio Emilia 1950; Fontainebleau e la maniera italiana, catal. a cura di F. Bologna - R. Causa, Firenze 1952; F. Zeri, Agnolo Bronzino: il S. Giovanni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il nuovo linguaggio e il primato italiano
Difficile scandire cesure cronologiche nette [...] italiano in Europa: nella Firenze di Cosimo I, nelle corti padane, nel castello di Fontainebleau, nuova capitale della Maniera. A Roma, a Firenze, a Fontainebleau vengono a studiare i Fiamminghi e gli Olandesi che lavorano poi alle corti di Filippo ...
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PICCINNI, Niccolo
Lorenzo Mattei
PICCINNI, Niccolò (Vito Niccolò Marcello Antonio Giacomo). – Nacque a Bari il 16 gennaio 1728 da Onofrio (impiegato dal 1719 nella basilica di S. Nicola come violinista, [...] francese tra Sette e Ottocento. Durante il periodo parigino la sola opera che riscosse autentico successo fu Didon, rappresentata a Fontainebleau il 16 ottobre 1783, poi a Parigi il 1° dicembre. Anche Le dormeur éveillé, opéra-comique di Marmontel ...
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GALEOTTI, Pietro Paolo (Pietro Paolo Romano)
Marco Ruffini
Nacque a Monterotondo, presso Roma, intorno alla fine del secondo decennio del Cinquecento. Benvenuto Cellini (1558-68, p. 341) lo descrive [...] del cardinale Ippolito) ed eseguirono lavori per il duca Ercole II. Verso metà settembre i tre artisti giunsero a Fontainebleau e poco dopo a Parigi.
Quasi nulla sappiamo della prima produzione del G. che deve essere generalmente considerata ...
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CAMPANINI, Barbara, detta la Barberina
Alessandra Ascarelli
Nacque a Parma nel 1721. Ebbe due sorelle: la prima, Marianna, mediocre ballerina, fece la sua carriera a Parigi ed entrò nel corpo di ballo [...] entrate di differenti generi pantomimici. Il 29 ottobre dello stesso anno ancora insieme danzarono per il re a Fontainebleau, dove la Comédie-Française rappresentava Andromaque e Les Précieuses ridicules e, dopo una settimana, Athalie e Les Vendanges ...
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GALLEFFI, Pietro Francesco
Paolo Alvazzi del Frate
, Nato a Cesena il 27 ott. 1770 dal conte Vincenzo e dalla contessa Violante Fantaguzzi, fu destinato alla carriera ecclesiastica e, per la sua educazione, [...] con i cardinali "neri", il G. subì il soggiorno coatto a Sedan e successivamente a Charleville e, nel 1813, a Fontainebleau, dove infine i cardinali furono riuniti con il pontefice.
Con la Restaurazione e il ritorno a Roma di Pio VII (1814 ...
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BOSELLI, Benedetto
Maristella Ciappina
Nacque a Savona il 30 dic. 1768, in una famiglia, originariamente bergamasca da Francesco Maria e da Anna Lanza. Ancora giovinetto, forse nel 1781, venne inviato [...] agli alti Principi alleati sulla necessità di una Lega Italica per la pace d'Europa (Parigi 1814), subito dopo Fontainebleau.
L'opuscolo, che inizia con l'esecrazione del Bonaparte, sosteneva la necessità dell'indipendenza di tutti gli Stati italiani ...
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CATTANEO DELLA VOLTA, Nicolò
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 18 luglio del 1679, primogenito di Giovanni Battista e di Maddalena, figlia di Cesare Gentile, e fu battezzato nella parrocchia [...] favorito dalle doti diplomatiche dell’inviato straordinario a Parigi Giovan Francesco Brignole Sale. Al momento del trattato di Fontainebleau, il 18 ott. 1738, che risolveva provvisoriamente la crisi corsa, il C. aveva concluso l’incarico ducale e ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] (1745) e dell'opera buffa Le devin du village (1752), rappresentata con grande successo al teatro di corte di Fontainebleau. Anche autore teatrale, scrisse le commedie Les Festes de Ramire (1745) e Narcisse (1752), cimentandosi inoltre nella tragedia ...
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arazzeria
arazzerìa s. f. [der. di arazzo]. – 1. L’arte di fare gli arazzi, e il luogo dove si tessono o si custodiscono: l’a. di Bruxelles, di Fontainebleau. 2. Complesso di arazzi.