Pittore (Bordeaux 1786 - Parigi 1864). Protetto da Luigi Filippo, eseguì importanti lavori per la decorazione del Louvre, affrescò la cupola del palazzo di Versailles e dipinse centinaia di quadri per [...] Fontainebleau e per la galleria storica di Versailles. Fu pittore accademico. ...
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Pittore, scultore e incisore (n. Firenze 1506 circa - m. in Francia dopo il 1565). Seguì il Rosso alla corte di Francesco I ed eseguì con lui e col Primaticcio, a Fontainebleau (1530-50), specialmente [...] decorazioni di stucco e statue per il giardino. Lavorò alla tomba di Enrico II in Saint-Denis e a quella, distrutta, di Claudio di Lorena. Rimangono di lui alcune belle incisioni ...
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Ingegnere e manager italiano (Roma 1947 - ivi 2020). Laureato in ingegneria elettronica, specializzato in Telecomunicazioni all’università di Torino, ha conseguito due corsi di perfezionamento alla Kellogg [...] University di Chicago e a Fontainebleau. Ha iniziato a lavorare in SIP, poi diventata Telecom Italia, nel 1974, dove è rimasto fino al 2005 ricoprendo diversi incarichi, tra i quali quello di direttore generale. Del gruppo telefonico è stato anche ...
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Dirigente d’azienda italiano (n. Napoli 1957). Laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Milano, ha conseguito un master in computer science presso lo stesso Politecnico e uno in Business Administration [...] presso INSEAD a Fontainebleau. È stato amministratore delegato di aziende multinazionali, pubbliche e private, in Italia e all’estero, operanti nei settori dell’industria, dell’alta tecnologia, della finanza e dei servizi di telecomunicazioni come ...
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Pittore (Parigi 1796 - ivi 1875). Figlio d'un agiato mercante, studiò dapprima con A.-E. Michallon e poi con J.-V. Bertin, rigorosi paesisti classicheggianti, ma intraprese anche a dipingere dal vero nella [...] foresta di Fontainebleau. Un viaggio in Italia (1825-28), e l'incontro con Th. Aligny, paesista classicheggiante di tendenza elegiaca, fu essenziale per la sua formazione: ritraendo il paesaggio italiano e soprattutto la campagna romana, con ...
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Architetto (Parigi 1698 - ivi 1782), figlio di Jacques. Dal 1742 fu primo architetto del re. Diede i progetti per la scuola militare di Parigi (1750-68), il castello di Compiègne (1755-74), il "Gros Pavillon" [...] a Fontainebleau, la sala dell'Opéra a Versailles (1761-68), la piazza della Concordia a Parigi (1755), una delle sue maggiori opere, il piccolo Trianon (1762). Erede della tradizione di J.-H. Mansart, di Ph. Delorme e di J.-G. Soufflot, diede all' ...
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DOMENICO Fiorentino (Domenico del Barbiere)
Fabio Fiorani
Nei documenti che attestano la sua attività artistica, certificazioni e atti notarili trovati in Francia, soprattutto a Troyes (Archivio municipale), [...] -341, 383-387 nn. 513-517; H. Zerner, Les estampes et le style de l'ornament, in La Galerie François Ier au cháteau de Fontainebleau, in Revue de l'art, 1972, 16-17, pp. 112, 115 e passim; Id., The illustrated Bartsch, XXXIII, New York 1979, pp. 257 ...
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Uomo politico (Tunisi 1811 - Pontedera 1877). Fu rappresentante diplomatico delle Due Sicilie a Roma e a Londra, e nel 1860, come ministro degli Esteri nel gabinetto costituzionale di Francesco II, tentò [...] invano di migliorare, tra l'altro incontrando a Fontainebleau Napoleone III, la difficilissima situazione internazionale della monarchia. Si dedicò poi ad attività industriali (diresse, dal 1868, le Ferrovie romane); deputato al Parlamento dal 1865. ...
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Pittore (Parigi 1670 - ivi 1761). Perfezionatosi a Roma, aprì a Parigi una scuola di pittura. Dipinse per lo più quadri d'altare e soggetti mitologici; lavorò come pittore di corte alla decorazione delle [...] Tuileries, e dei castelli di Versailles e Fontainebleau. ...
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Scrittore francese (Foix 1800 - Bièvre, Parigi, 1847), noto soprattutto per un gran numero di romanzi popolari, fra cui il più famoso è Les mémoires du diable (8 voll., 1837-38), e di drammi come Roméo [...] et Juliette (1828), Christine à Fontainebleau (1829) e La closerie des genêts (1846), alcuni dei quali ebbero grande successo anche in Italia. ...
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arazzeria
arazzerìa s. f. [der. di arazzo]. – 1. L’arte di fare gli arazzi, e il luogo dove si tessono o si custodiscono: l’a. di Bruxelles, di Fontainebleau. 2. Complesso di arazzi.