ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] un aspetto nuovo per le e. medievali. Tra le altre fonti utilizzate da James le Palmer, nell'ordine in cui egli le elencò nella sua prefazione, si trovano: il De proprietatibus rerum di Bartolomeo Anglico; l'Opus imperfectum, una serie di omelie sul ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] di un prete, cappellano e precettore di casa Boiardo, Bartolomeo da Prato (lett. 5), e di Feltrino, ormai della lett. ital., XLII (1903), pp. 360 ss.; E. Fernandez, Le fonti del canzoniere del B., in Archivumromanicum, VI (1922), pp. 386 ss.; O. ...
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La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si definì in modo compiuto e si pose di diritto come la nuova struttura di base per ogni scienza all'incirca nel corso [...] dalla composizione di fibre carnose aveva per centro di vita e fonte di moto il cuore. Nervi, vasi, visceri, ghiandole e opuscoli di vari autori curata dall'antihalleriano Giacinto Bartolomeo Fabri Sulla insensitività ed irritabilità halleriana (1757 ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] od. S. Sebastiano al Palatino, o dal puteale di S. Bartolomeo all'Isola (non unanimemente assegnato alla fine del sec. 10°), tale 1979; M.L. Cristiani Testi, "Classico" e "romanzo" nell'incompiuto fonte di Calci, CrArte, s. IV, 45, 1980, 172-174, pp. ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] , da parte di Ruggero I come della moglie Adelaide del Vasto, di cui le fonti ricordano per es. l'amicizia con Luca da Melicuccà e Bartolomeo di Simeri, fondatore presso Rossano del Patirion, monastero protetto da Adelaide (Pontieri, 1955).
Emerge ...
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SARCOFAGO
R. Farioli Campanati
N. Bock
SARCOFAGO L’uso di arche sepolcrali in pietra o marmo, di varia tipologia, per lo più a carattere monumentale e variamente decorate, che trova origine nell’Antichità [...] non si sono conservati e sono stati tramandati soltanto dalle fonti. L’avvio a questa nuova concezione venne dato dal pontefice frequentemente un’iscrizione nel campo centrale, come nella tomba di Bartolomeo Carafa (m. nel 1405; Roma, S. Maria del ...
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Quando il mercante costruì la villa: le proprietà dei Veneziani nella Terraferma
Giuseppe Gullino
L'argomento
Nell'iconografia ufficiale dei secoli che qui ci interessano, il leone alato per solito [...] documenti relativi al campatico del 1636; sulla scorta di tale fonte, le terre a fuochi veneti, ossia in possesso degli abitanti quali ho escluso Girolamo Flangini di Vincenzo e Bartolomeo Raspi di Marcantonio, aggregati al maggior consiglio ...
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ANIMALI
J.P. Roux
Nell'iconologia e nell'iconografia dell'arte medievale gli a. rivestono un'importanza fondamentale, in un repertorio di straordinaria ricchezza cui va ascritta in primo luogo, verosimilmente, [...] caccia al cinghiale e nei capitelli della cripta di S. Bartolomeo all'Isola, a Roma, ornati da aquile con strane frequente la rappresentazione della caccia al cervo o al leone.
Bibliografia
Fonti:
Basilio di Cesarea, Homélies sur l'Exaéméron, a cura ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Luce, calore, elettricita e magnetismo
Roderick W. Home
Luce, calore, elettricità e magnetismo
A partire dagli anni Settanta del Settecento, [...] del XVIII secolo. Tali indagini culminarono nel lavoro di Jacopo Bartolomeo Beccari (1682-1766), al quale seguì poi quello del . Tuttavia, gli scritti di Newton non erano l'unica fonte a cui gli studiosi attingevano, dal momento che anche Descartes ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] , Incoronazione), fra gli evangelisti e i ss. Bartolomeo, Ansano, Crescenzio e Savino, intervengono dei fatti di G. Sinibaldi, G. Brunetti, Firenze 1943 (19812); P. Bacci, Fonti e commenti per la storia dell'arte senese, dipinti e sculture in Siena e ...
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