OLTREPÒ Pavese (A. T., 17-18-19, 24-25-26)
Giuseppe Caraci
Con questo nome è indicata quella parte della provincia di Pavia che si stende sulla destra del Po; zona che, sempre riunita al territorio lombardo, [...] , ma con caratteri del tutto diversi da quelli dell'antistante zona irrigua sulla sinistra del Po, dove riso e foraggi sono le colture di gran lunga più diffuse. L'irrigazione ha infatti un'importanza quasi trascurabile nella stessa pianura vogherese ...
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SLIGO (irl. Sligeach; A. T., 49-50)
Clarice Emiliani
Città marittima nella parte nord-occidentale dello Stato Libero d'Irlanda, nella provincia del Connaught, 176 km. a ONO. da Dublino; sorge all'estremità [...] all'estremità nordoccidentale, dalla baia di Killala.
Circa la metà dell'intera superficie è coltivata a patate, cereali e foraggi; su questi ultimi si basa un notevole allevamento di bestiame che alimenta una discreta esportazione. All'infuori dell ...
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Regione storica della Svezia centrale. Il nome, non usato localmente, è derivazione germanica da quello degli abitanti, Dalkarlar o Dalekarliern, cioè "uomini delle valli". Il nome svedese è Dalarna. Il [...] tendenza alla diminuzione, contandosi 254.259 ab. nel 1920.
Fondamenti dell'economia l'agricoltura (segala, avena, foraggi), poi lo sfruttamento della foresta e le industrie estrattive (rame) e manifatturiere. Interessanti le industrie tradizionali ...
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Villaggio dell'Umbria, cinto tuttora da mura medievali, situato a 318 m. s. m., nella valle del torrente Naja, affluente del Tevere, con 889 ab. (1921). Sorge nella località che i Romani chiamavano ad [...] 57 kmq. di superficie e 4010 abitanti (di cui 1567 nei centri e 2443 nelle case sparse): produce soprattutto frumento, foraggi, castagne. Oltre al centro capoluogo, il comune ha altri otto piccoli centri, tra i quali Casigliano (158 ab.). Rosaro (140 ...
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Sciaffusa (ted. Schaffhausen, fr. Schaffhouse) Cittadina della Svizzera (34.076 ab. nel 2009), capitale del cantone omonimo, posta a 400 m s.l.m. sul versante di una collina che scende dolcemente verso [...] , per la maggior parte di lingua tedesca e di religione protestante, è dedita all’agricoltura (cereali, vite, foraggi) e all’allevamento, ma soprattutto al turismo e all’industria (orologi, attrezzi agricoli, strumenti scientifici), che utilizza ...
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Ruminante appartenente al sottordine degli Artiodattili, famiglia Bovidi, sottofamiglia Caprini.
Il genere Capra comprende: C. ibex (➔ stambecco); C. falconeri, il markor, una grande c. presente in Afghanistan [...] ogni parto varia assai secondo le razze. La c. si alimenta al pascolo più facilmente degli altri animali, in quanto si nutre di foraggi poveri, purché asciutti; essa è anche adatta a luoghi rocciosi. La durata della vita è di 15 anni circa.
Le razze ...
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NORVEGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Sverre STEEN
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Francis BULL
Astrid SCHJOLDAGER BUGGE
Luigi PARIGI
Arthur [...] coltivati su 176.114 ettari con una produzione di 263.208 tonn., cifre che, paragonate a quelle corrispondenti dei foraggi, dimostrano il predominio dell'allevamento del bestiame e dell'industria dei latticinî sulla coltivazione del grano. Questa è ...
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Nome, estensione e vicende. - Le origini del nome Campania si confondono probabilmente con quelle del nome della città di Capua, e vanno ricercate nella conformazione piana (campo) della massima parte [...] 'abitato; quivi compare pure l'orto. Nel seminativo si avvicendano il grano e il granturco; si vengono sempre più affermando le foraggiere. Il limite altimetrico di questa zona è intorno ai 600 m. nella parte più vicina al Tirreno e alle pianure, a ...
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TERNI (A. T., 24-25-26 bis)
Marina EMILIANI SALINARI
Giuseppe LUGLI
Achille BERTINI-CALOSSO
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Il più popoloso centro dell'Umbria, capoluogo di provincia. Sorge, a circa 130 m. s. m., sul margine orientale [...] numerosi impianti idroelettrici.
Il 48% del territorio comunale è occupato da colture (cereali, vite, olivo, legumi, barbabietola da zucchero, e foraggi), il 31% da castagneti e boschi, il 19% da prati e pascoli; il resto è incolto o improduttivo.
La ...
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SCORTE
Fulvio Maroi
. Con questo termine si designano quelle cose mobili che, in quanto sono destinate allo sfruttamento agricolo di un fondo, si considerano a esso organicamente collegate. La legge [...] e in genere per i varî bisogni dell'azienda rurale (capitale agrario a logoro parziale); le sementi, i concimi, i foraggi, lo strame, la paglia, sempre che siano destinati alla coltivazione del fondo e non alla vendita (capitale a logoro totale ...
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foraggiamento
foraggiaménto s. m. [der. di foraggiare]. – Il far provvista di foraggio e vettovaglie. Si dice anche, in etologia (in ingl. foraging), del comportamento di quegli animali che, nel loro ambiente, vanno muovendosi in continua...
foraggiare
v. intr. e tr. [dal fr. fourrager; v. foraggio] (io foràggio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Andare per la campagna in cerca di foraggio e di vettovaglie (detto di soldati in guerra e per lo più con riferimento a tempi passati):...