Qualsiasi sostanza che serve di alimento al bestiame domestico. I f. sono prodotti per la maggior parte direttamente dalle coltivazioni, in minor misura derivano dai residui delle industrie agrarie o altre. [...] , e il gruppo delle sostanze carboidrate e dei grassi.
La composizione percentuale media di un buon f. fresco, formato da più specie foraggere, è all’incirca: acqua 80%, proteine 2,7-2,8%, grassi 0,5%, fibre 4-5%, sostanze non azotate 7-8%, ceneri ...
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Coltivazione foraggera (detta anche ferrana) che non occupa un intero anno agrario ma trova posto fra una coltura e l’altra della rotazione.
Gli e. sono vernini o estivi a seconda della stagione in cui [...] norma, con leguminose precoci (trifoglio incarnato, fava, fieno greco e simili), rape, cavolo da foraggio ecc. L’ e. estivo si semina in primavera e dà il foraggio verde nell’estate; è formato in prevalenza da Poacee, come mais, sorghi ecc., soli o ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: mondo bizantino
Andrea Paribeni
La natura di impresa individuale di piccole dimensioni, tipica dell'economia agraria bizantina, impresse un carattere [...] suini e ovini in grado di soddisfare il fabbisogno alimentare del gruppo familiare, senza dover sostenere eccessive spese relative al foraggio dei buoi e degli altri animali da tiro, i quali dovevano assicurare forza motrice e una percentuale di ...
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stalla Ambiente o fabbricato rurale nel quale sono tenuti chiusi per una parte del giorno, e soprattutto durante la notte, animali domestici da allevamento, specialmente bovini (per gli altri animali sono [...] è la più usata perché permette la distribuzione del foraggio nelle mangiatoie da un’unica corsia centrale di alimentazione. ’apposita fossa o letamaia. Anche il trasporto del foraggio può essere meccanizzato, mediante dispositivi a palette sistemate ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Vicino Oriente ed Egitto
Willem van Zeist
Lucio Milano
Daniele Morandi Bonacossi
Le origini e i primi sviluppi
di Willem van Zeist
I dati archeobotanici [...] (in epoca accadica e di Ur III) si aggiungono quelli di Umma e di Nippur, documentano la previsione della semente, del foraggio e del raccolto sulla base del numero dei solchi per unità di superficie e la quantità di giornate/uomo necessarie a ...
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Fame
Paul P. Streeten
Introduzione
Il bisogno di cibo è forse il più fondamentale di tutti i bisogni umani. Gli uomini possono sopravvivere bevendo acqua non potabile e senza essere vaccinati contro [...] da esportazione, come il cotone, una parte del raccolto può essere usata come cibo (olio commestibile) o come foraggio.
Nonostante il rapporto positivo che in certe condizioni intercorre tra raccolti da esportazione e prodotti alimentari per il ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: mondo greco e romano
Antony C. King
Barbara Belelli Belelli Marchesini
Armando Cherici
Aspetti generali
di Antony C. King
Nella Grecia classica era [...] al pascolo in radure a esso dedicate o che i campi arabili venissero destinati, a rotazione, a fornire il foraggio necessario. Inoltre, il clima più umido in estate può avere favorito la maggiore inclinazione nord-europea verso l'allevamento ...
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(I, p. 955; App. II, i, p. 95; III, i, p. 49; IV, i, p. 62; V, i, p. 82)
I temi e i problemi che ruotano attorno all'a. hanno ricevuto un'ampia esposizione alla voce agricoltura del vol. I dell'Enciclopedia [...] perché resistenti all'attacco dei microrganismi ruminali. Un efficiente ecosistema ruminale può consentire di usare maggior quantità di foraggi prodotti in loco e ancora poco usati, fornendo le necessarie fonti di minerali, di vitamine e di azoto ...
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Scienza indiana: periodo classico. Agricoltura e botanica
Rahul Peter Das
Gyula Wojtilla
Agricoltura e botanica
Agricoltura
di Rahul Peter Das, Gyula Wojtilla
Nell'India classica si distingueva l'agricoltura [...] perché se ne ricavano, oltre allo zucchero, melassa e foraggio per animali.
Benché non tratti di agricoltura in generale tenere le bestie da tiro, che devono essere nutrite con melassa, foraggio e altro, e portate a pascolare sia al mattino sia alla ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: Medio Oriente
Ciro Lo Muzio
Massimo Vidale
Le steppe eurasiatiche
di Ciro Lo Muzio
Sul processo che nel vastissimo territorio compreso tra il bacino [...] produzione e di sfruttamento del territorio assicurava agli armenti, numericamente sempre più cospicui, una disponibilità di foraggio potenzialmente inesauribile; d'altro canto, esso imponeva un'elevata specializzazione che traeva vantaggio da un ...
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foraggio
foràggio s. m. [dal fr. fourrage, der. del fr. ant. feurre «strame», voce di origine franca]. – Nome generico di tutti i prodotti che servono di alimento al bestiame domestico, soprattutto vegetali, come l’erba fresca dei pascoli,...
foraggiamento
foraggiaménto s. m. [der. di foraggiare]. – Il far provvista di foraggio e vettovaglie. Si dice anche, in etologia (in ingl. foraging), del comportamento di quegli animali che, nel loro ambiente, vanno muovendosi in continua...