Condottiero (n. 1550 circa - m. Firenze 1591). Scomunicato e privato dei suoi beni da Gregorio XIII per la sua attività guerresca, portò (1583) la devastazione negli stati del papa; quindi passò per otto [...] anni al servizio della Francia, da dove tornò in Italia per invadere gli stati pontifici e la Toscana; catturato infine nei pressi di Forlì e imprigionato, fu poi condotto a Firenze dalle milizie del granduca e impiccato. ...
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ROSSI, Michelangelo
Romolo Giraldi
Musicista della scuola romana, nato a Roma e vissuto nei primi tre quarti circa del sec. XVII. Di lui si hanno poche e incerte notizie. Lo si afferma allievo del Frescobaldi, [...] e il suo stile strumentale fa pensare probabile la cosa; di una sua affermata permanenza a Forlì, nel 1639, e a Faenza, nel 1670, non si hanno prove. Fu organista e abilissimo violinista, noto al suo tempo come "Michel Angelo del violino". Maggiore è ...
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Ecclesiastico italiano (Bologna 1882 - Roma 1959), cultore di archeologia cristiana, diresse la Rivista di archeologia cristiana (dal 1922) e fondò la "Società degli amici delle catacombe" che ebbe un [...] suo Bollettino (1930-43). Tra le sue opere, la più importante è Le tombe apostoliche nell'età paleocristiana (1948); ha anche pubblicato cataloghi e edizioni di manoscritti di Forlì (1911) e Bologna (1916). ...
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SACCO
. Misura di capacità per aridi, usata in Italia prima dell'adozione del sistema metrico decimale. Il suo valore variava notevolmente da provincia a provincia. Equivaleva, nelle provincie di Arezzo, [...] Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa e Siena, a l. 73,08. Valeva l. 132 a Tortona, l. 106,93 a Cremona, l. 187,63 a Forlì, l. 126,50 a Modena, l. 122,26 a Pavia, l. 114,60 a Reggio Emilia, l. 134,40 ad Aosta, l. 86,81 a Treviso e a Venezia, ecc. ...
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MANFREDI, Guido Antonio
Isabella Lazzarini
Signore di Faenza con i fratelli Astorgio (II) e Gian Galeazzo (II), nacque da Gian Galeazzo (I) di Astorgio (I) e da Gentile di Galeotto Malatesta. Le cronache [...] nel confronto con il concilio di Basilea), appoggiata dai Viscontei. Nel 1434 infatti Filippo Maria si impadronì nuovamente di Imola, Forlì e Lugo: Bologna stessa si sollevò contro la Chiesa. Una nuova lega si strinse allora tra Firenze, Venezia e il ...
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Rossi, Checco di Meletto
Augusto Campana
Forlivese (varianti latine del prenome: Ceccus, forma non romagnola, Franciscus, versione ‛ notarile '; della paternità: de Mileto, errore o abbellimento retorico; [...] XXI 3 (1357). Alcune epistole in prosa degli anni 1361-63 sono documento insieme della mutata situazione politica di Forlì e del passaggio del R. ai servizi della parte vincente: prima presso il legato cardinale Egidio Albornoz, poi presso Malatesta ...
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ALEMANI (non Alemanni), Gaetano
Rezio Buscaroli
Pittore di architetture e prospettive, scenografo e ornatista, nacque a Bologna nel 1728. Fu allievo di Stefano Orlandi e di Mauro Tesi. Delle sue "operazioni", [...] S. Luca a Bologna e le decorazioni del retro dell'arco trionfale, del coro e del presbiterio della chiesa del Carmine a Forli, firmate e datate 1779. Morì a Bologna il 14 dic. 1782. Era stato membro dell'Accademia Clementina. Il suo gusto ornatistico ...
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Capitano di ventura (n. Irslingen o Verslingen - m. 1354); costituì (1340 circa) in Italia una delle prime compagnie mercenarie. Fu al servizio di Pisa contro Firenze (1342-43), guerreggiò nelle Romagne [...] (1347). Nel 1350, con una compagnia di 500 cavalieri, si pose al servizio dei Manfredi di Faenza e degli Ordelaffi di Forlì; l'anno dopo, passò al soldo di Mastino della Scala. Feroce e spietato, portava scritto sulla corazza "nemico di Dio, di ...
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LAZZARINI, Giovanni Andrea
Luigi Serra
Pittore e architetto, nato a Pesaro il 19 novembre 1710, morto ivi il 7 agosto 1801. Iniziato alla pittura in patria, fu dal 1734 al 1749 a Roma, ove studiò con [...] Giuseppe Chiari e Francesco Mancini e sentì l'influenza del Maratti; poi si recò a Venezia; quindi a Forlì ove lavorò col Cignani. Dipinti suoi si vedono in parecchi luoghi delle Marche, ma specialmente a Pesaro, che fu il centro della sua attività, ...
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GRAY, Ezio Maria
Giuseppe Sircana
Nacque a Novara il 9 ott. 1885 da Luigi e da Licinia Santini. All'età di diciotto anni intraprese l'attività giornalistica, esordendo nella Riforma di Ferrara, per [...] la riconferma.
Il G. morì a Roma l'8 febbr. 1969.
Vasta l'attività pubblicistica del G.: Lo smeraldo di Nerone, Forlì 1911; La bella guerra, Firenze 1912; Il Belgio sotto la spada tedesca, ibid. 1915; La guerra senza sangue, ibid. 1915; Disciplina ...
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bonacciniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Stefano Bonaccini, lo sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Colozzi ha le idee chiare anche sull’impatto delle “sardine” da piazza sulla campagna elettorale di Bonaccini:...
forlivese
forlivése agg. e s. m. e f. – Di Forlì, relativo o appartenente a Forlì, città e provincia della Romagna; abitante, originario o nativo di Forlì.