ALBERIGO, Giuseppe (Pino)
Giovanni Miccoli
Nacque a Cuasso al Monte (Varese) il 21 gennaio 1926. Il padre, Giovanni Alberto, di famiglia poverissima, era maestro elementare. Aveva partecipato alla [...] gruppo formato per lo più da ‘antichisti’ segnò l’impossibilità di trovare un compromesso. Furono rotture dolorose per tutti: «Non so rimuovere, scrisse Pino in anni recenti, la sofferenza profonda da cui le separazioni sono state sempre segnate ...
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BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] 'attenzione del riformatore. "Dei testimoni" (XIII), "Indizi e formedi giudizi" (XIV), "Accuse segrete" (XV): in questi tre ormai la rottura con i Verri e con l'ambiente che era stato dell'Accademia dei Pugni. La moglie era gravemente malata da tempo ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] , man mano si prendono le distanze dalle incontinenze diforma e contenuto, si privilegia il D. come preannuncio novecentesca di quello Della terra (a cura di F. Anselmo, Messina 1964).
Fonti e Bibl.: Arch. diStatodi Venezia, Avogaria di Comun, ...
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DELLA PORTA, Giacomo
Anna Bedon
Figlio di un Bartolomeo scultore, fratello di Tommaso il Vecchio, nacque a Porlezza (Como) nel 1532 (Schwager, 1975, p. 116). Secondo il Baglione (1642, p. 80), fece [...] . sul barocco in Roma,Roma 1920, pp. 47 s.; W. Arslan, Forme architettoniche civili di G.D.,in Boll. d'arte, XX (1927), pp. 508-528 (ma alcune attribuz. sono state annullate dalla ricerca docuni. successiva); G. Beltrami, L'acqua Felice all'Aracoeli ...
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LULLI (Lully), Giovanni Battista (Jean-Baptiste)
Mario Armellini
Nacque a Firenze da Lorenzo e da Caterina del Sera (o del Seta) il 28 nov. 1632.
Di famiglia contadina, il padre era giunto a Firenze [...] teatri pubblici a pagamento dedicati a una formadi spettacolo che sino ad allora in Francia era stata appannaggio solo di pochi. Le nuove Académies, a onta del titolo di "royales" e a differenza di quanto accadeva per le altre istituzioni volute da ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] prelatizia che diedero ad essa la sua forma moderna.
A. cercò inoltre, tra i suoi principali provvedimenti di politica interna, di risolvere in qualche modo la grave situazione finanziaria venutasi a creare nello stato sin dai primi del '600, con la ...
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CANNIZZARO, Stanislao
Aldo Gaudiano
Domenico Marotta
Nacque a Palermo il 13 luglio 1826 da Mariano e da Anna Di Benedetto, ultimo di dieci figli. Il padre, magistrato, era allora direttore generale [...] Palermo, fece parte del "Consiglio diStato straordinario incaricato di studiare ed esporre al Governo quali Il NuovoCimento ilcelebre Sunto di un corso di filosofia chimica;alla pubblicazione egli dette la modesta formadi una lettera indirizzata ( ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] quasi tutte le formedi produzione artistica: pale d'altare, Madonne e altre pitture devozionali private, ritratti, affreschi di grandi dimensioni, oltre a disegni per incisori ed artigiani. Non sorprende perciò che nel 1481 egli sia stato chiamato a ...
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ALBERTI, Leon Battista
Cecil Grayson
Giulio Carlo Argan
Nacque a Genova il 14 febbr. 1404, durante l'esilio degli Alberti da Firenze, secondo figlio naturale di Lorenzo di Benedetto Alberti e di Bianca [...] -- ma non si può dire se fosse rientrato a Firenze, dove era stato tolto nel '28 il bando agli Alberti -- quando scrisse, dedicandola al . di essere un grande "costruttore", nel senso di costruttore diforme, di consapevole ricercatore di valori ...
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BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] nella pratica", fonte di dispute e dissidi: non per la sola Italia, ma per ogni nazione europea è consigliabile la forma monarchica; in Italia poi l'utopia delle repubblichette è tanto pericolosa, come il sogno dello Stato unitario machiavellico.
Il ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...