Costruzione di tessuti e organi: adesione e riconoscimento tra cellule
Guido Tarone
(Dipartimento di Genetica, Biologia e Chimica Medica Università di Torino, Torino, Italia)
Nei vertebrati sono presenti [...] lo sviluppo dell'organismo, sono espressi in maniera differenziale nel tempo e nello spazio, suggerendo l'esistenza In associazione con il collagene di tipo IV le laminine formano strutture planari, note come lamine basali, che fungono da ...
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Regole funzionali per decidere
Leslie A. Real
(Department of Biology, Indiana University Bloomington, Indiana, USA)
La rappresentazione accurata ed effìciente dell'ambiente nel quale un organismo vive [...] algoritmi computazionali possono generare una selezione differenziale, sia influenzando l'efficienza e l riproduzione. Nei bombi, per esempio, singole regine nascono in primavera, formano un nido, raccolgono nettare e polline e depongono uova. Le uova ...
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Proteomica
GGennaro Marino
di Gennaro Marino
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) dalle proteine alla proteomica; b) definizioni. ▭ 2. Metodologie: a) l'elettroforesi bidimensionale (2DE); b) la spettrometria [...] questo modo sono assai difficili studi di carattere differenziale, nel caso in cui si sia interessati deidroalanina e di acido deidro-amminobutirrico che rispettivamente si formano, consentendo, per esempio, di estendere la metodologia ICAT ...
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Neuroscienze. Basi biologiche dei processi mentali
Alberto Oliverio
Lo studio della mente, dei suoi processi e dei suoi prodotti (idee, ricordi, emozioni e comportamenti) per lungo tempo è stato appannaggio [...] pochi secondi o minuti); a tale codificazione dell'informazione in forma precaria e instabile subentra una codificazione stabile, la memoria esperienza deve però causare anche l'eliminazione differenziale di circuiti labili, connessioni multiple in ...
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Complessità biologica
Saverio Forestiero
I sistemi viventi della biosfera vengono di norma ordinati in una gerarchia di entità, ciascuna delle quali vuole rappresentare un livello di organizzazione [...] evolutivo, con la comparsa del sesso e delle specie, la selezione naturale assume la forma, che è più familiare ai biologi, di riproduzione differenziale di genotipi. Il modello esplicativo elaborato con la 'teoria sintetica dell'evoluzione' è ...
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Neuroscienze. Basi biologiche dell'intelligenza
Carlo Caltagirone
L'intelligenza è uno dei costrutti psicologici più ardui da definire e sintetizzare. Una definizione operativamente valida la descrive [...] da ogni tipo di danno organico cerebrale. La seconda forma di intelligenza, consistente in schemi logici già consolidati, un quadro clinico molto simile, un'accurata diagnosi differenziale è decisiva anche ai fini delle implicazioni prognostiche e ...
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Depressione
Bruno Callieri
Leonardo Ancona
Alessandro Agnoli
Rosanna Cerbo
Giovanni de Girolamo
Francesco Coppa
Con il termine depressione, ci si riferisce, in psichiatria, a una deviazione del [...] certo perché lo si perda definitivamente, ma per la sua rinascita in forma di simbolo, il che stabilisce una realtà di unione a un ha consentito di mettere in luce il peso differenziale di variabili genetiche o psicosociali (quali eventi stressanti ...
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Morfogenesi
Antonio García-Bellido
I Metazoi presentano un'enorme varietà di forme, tipologie di sviluppo e caratteristiche fisiologiche. L'analisi comparata tra le specie esistenti e i loro antenati [...] di cellule
Di regola nel corso della segmentazione dello zigote si formano i blastomeri, in cui è già definita la futura topologia e nei Cordati, i confini territoriali dell'espressione differenziale dei geni HOX (e PAX) appaiono in successione ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Giorgio Israel
La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Le sorgenti concettuali [...] volta la legge di Malthus in formula matematica ‒ ovvero nell'equazione differenziale dp/dt=mp(t), dove p(t) esprime il numero di le basi per la ripresa della teoria dell'evoluzione nella forma detta 'sintetica', in quanto si basava su una sintesi ...
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Neurone
Pietro Calissano
Il termine neurone venne coniato da W. Waldeyer-Hartz nel 1891, per indicare le cellule presenti nel sistema nervoso (v. cap. Cellule e tessuti, Tessuti, Tessuto nervoso). L'attività [...] si propaga lungo il suo assone e le sue numerose diramazioni sotto forma di potenziale d'azione.
Di norma, quando il neurone non è aumentato in valore assoluto. Questo incremento differenziale è spiegabile sulla base delle funzioni alle ...
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differenziale
agg. e s. m. [der. di differenza]. – 1. agg. a. Delle differenze, che tien conto delle differenze, che stabilisce o intende stabilire una differenza: pretendere, ottenere, concedere un trattamento d.; pedagogia d., che distingue...
geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure spaziali, originariamente sviluppatosi...