I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] : è infatti ormai la voce ad essere paragonata a uno strumento e non più solo il contrario.
Per descrivere la termine come sinonimo di modo, nel senso di «particolare formula melodica assunta a prototipo compositivo». Per chiarire gli equivoci, ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] parte della produzione scritta di una lingua adotta, infatti, uno stile più formale e un lessico più selezionato rispetto alla gran queste è data dalla caduta in disuso, in quel mezzo, di formule come chi è? o chi parla?, poiché il nome del chiamante ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] di frequenza estratte da tre differenti corpora (due orali e uno scritto: Cresti & Moneglia 2005: 105; ➔ corpora va a finire, vero? (Maggiani 1995: 276)
Va notato che la formula andare a finire è una frase fatta; mentre andare a sentire nel ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] sposi, p. 221)
(17) Tra i monatti si alzò un urlo di trionfo, uno scroscio procelloso di risa, un ‘uh!’ prolungato, come per accompagnar quella fuga (ivi, la frittata è fatta!); arrivederci e addio, formule di congedo e di separazione (Serianni 1988: ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] in molti altri tipi di linguaggi inventati, poiché uno dei procedimenti più tipici dell’invenzione linguistica corrisponde usato da Federico Fellini in Otto e mezzo, con la formula magica «asanisimasa», anima in alfabeto serpentino);
(d) eralrap isoc ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] 468) e di Puppo (19662: 297-489). Si tratta di uno dei contributi più importanti alla questione della lingua, non solo nel dei mestieri). Tenendo conto di queste considerazioni, Cesarotti formula quindi il principio teorico: «Niuna lingua è parlata ...
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Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] – Fn è possibile ricavare la lunghezza della distanza glottide-labbra del locutore secondo la formula x = 17,5 ‧ 1000 / k, dove x è la lunghezza cercata eloquio. L’indagine spettrografica resta quindi uno strumento essenziale per lo studio della voce ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] il titolo comprensivo di Veglie fiorentine, ispirandosi alla formula di Aulo Gellio e attribuendo loro il carattere le esemplificazioni e le note erudite sono sorrette sempre da uno stile di elevata fattura.
Fedele agli ideali della scuola galileiana ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] stessa frase. La commutazione può verificarsi tra l’italiano e uno dei dialetti locali o una delle lingue di minoranza, ma (960), verbale notarile redatto interamente in latino, dove la formula dei tre testimoni è riportata in volgare: «Sao ko kelle ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] certo necessario essere ‘poveti’ [poeti] per improvvisare uno stornello. Per questo gli autori degli stornelli sono . 250)
(28) C’è addirittura chi ha proposto una formula di matrimonio “a tempo determinato”, cioè un matrimonio che decada ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...