Sotto la denominazione generica di edilizia si può comprendere tutto ciò che riguarda la esecuzione e la manutenzione degli edifici pubblici e privati; essa è però più particolarmente usata in due sensi [...] un grado di perfezionamento notevole e l'organizzazione del cantiere romano appare tuttora mirabile e, se si escluda l'impiego di in una tramoggia che sollevandosi si ribalta intorno al foro d'entrata del cilindro. Le alette interne del tamburo ...
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Una delle più singolari figure dell'antica Roma. Nato a Tuscolo nel 234 a. C. da una famiglia di agricoltori di media agiatezza, trascorse la sua adolescenza semplice e attiva lavorando di sua mano i campi [...] sue non comuni qualità e lo persuase a presentarsi nel foro di Roma per darsi alla carriera politica. Fattosi subito non è però un esteta dell'agricoltura; in essa, da vero romano, egli vede solo la fonte più sicura e onorevole di guadagno, ...
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Nel suo significato più generico denota luogo per riporvi oggetti di ogni sorta. In seguito servì anche a designare la stanza od officina da lavoro degli artefici e quella dove i mercanti vendono le loro [...] che il battente apritoio doveva essere munito di un foro verso l'alto, attraverso il quale passava un u. Kunst, 2ª ed., Lpsia 1908; per Ostia: L. Paschetto, O., colonia rom., Roma 1912; per i Mercati traianei: C. Ricci: Il mercato di Traiano, Roma ...
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SIGILLO (lat. sigillum, dimin. di signum, anche signaculum; gr. αϕραγίς, donde "sfragistica", lo studio sistematico dei sigilli)
Cesare MANARESI
Goffredo BENDINELLI
Cesare MANARESI
Filippo ROSSI
Goffredo [...] nella gemma a firma di Aspasios (al Museo naz. romano). Consci del valore artistico dell'opera loro, gli specialisti vero e proprio manico saldato al rovescio e munito di un foro per permetter la sospensione della matrice a una catenella: manico che ...
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FUCILE (da focile "acciarino"; fr. fusil; sp. fusil; ted. Flinte, Gewehr; ingl. gun, firelock)
Mariano BORGATTI
Romeo MELLA
Arma da fuoco portatile, costituita di una canna di ferro vuota, fermata [...] una testa b e una cresta c, di solito striata. Nel corpo ha un foro per il passaggio dell'albero della noce che fa da perno. Il luminello (fr. dei calibri. Tra i precursori si ricordano G. Bossi, romano (1606), il maresciallo d'Arcy (1777), Moser e ...
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La parola ἀμϕιϑέατρον è in una prima fase aggettivo di due desinenze, che viene poi usato al neutro come sostantivo. Perciò l'etimologia data da Isidoro di Siviglia, nella sua opera Etymologiae (VI sec.) [...] vale a dire mentre a Capua e a Pompei esistevano già anfiteatri stabili, in pietra, fece costruire nel foro, secondo l'uso tradizionale romano, un edificio in legno, per lotte di gladiatori e venationes, edificio che Cassio Dione (XXXVII, 58) chiama ...
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Diritto. - Nell'affrettato lavoro di codificazione che accompagnò il sorgere del regno d'Italia non venne affatto curata la precisione e la costanza della terminologia; così per azione s'intende talvolta, [...] all'istituto dell'azione popolare quale ci viene dal diritto romano, quanto a quello che venne configurato nell'art. 150 A. Barsotti, Osservazioni critiche in tema di azione pop. suppletiva, in Foro Ital., I (1907), p. 1401; U. Borsi, Le funzioni ...
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PAPATO
Pietro Pisani
. È la dignità pontificale del vescovo di Roma in quanto vescovo dei vescovi (episcopus episcoporum), ossia l'ufficio del romano pontefice come capo supremo della Chiesa; in significato [...] concordati) circa materie appartenenti sia al foro ecclesiastico sia a quello civile: diritto 260-261); 26. S. Dionisio, della Magna Grecia (261-272); 27. S. Felice I, Romano, martire (272-275); 28. S. Eutichiano, di Luni, martire (275-283); 29. S. ...
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FISCO (dal lat. fiscus; fr. fisc; sp. fisco; ted. Fiskus; in inglese mancano voce e concetto corrispondenti: vocaboli più vicini exchequer, crown, treasury)
Luigi RAGGI
Anna Maria RATTI
Pare ormai [...] assodato che in diritto romano la parola fisco abbia cominciato a indicare la sostanza e la cassa dell'imperatore, distinta dapprima giuridici.
Del fisco si parla volgarmente ancora, nel foro più che dai pubblicisti, quando si vuole accennare all ...
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Città dell'Umbria, costruita a 424 m. s. m. (chiesa di S. Francesco) su uno sprone del calcareo M. Subasio (1290 m.), da cui domina un vasto tratto della piana del Chiascio e del Topino. Ha pianta allungata, [...] compiuto in stile dorico pesante e gelido, su disegno del romano Pasquale Belli.
Nulla d'importante avvenne nel campo dell'arte nel esastila. Davanti al tempio si stendeva in antico il Foro della città, adorno di monumenti notevoli, come i risultati ...
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sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone...
traianeo
traianèo agg. – Di Traiano, relativo all’imperatore romano Marco Ulpio Traiano (lat. Marcus Ulpius Traianus), vissuto dall’anno 53 al 117 d. C., e regnante dall’anno 98: i monumenti del periodo t.; in partic., Mercati Traianei, nome...