Al secolo Brunone dei conti di Egisheim-Dagsburg (Egisheim, Alsazia, 1002 - Roma 1054); vescovo di Toul (1026), aderì al programma riformatore lorenese inteso ad affrancare la Chiesa dall'Impero, restituendo [...] col catapano bizantino Argiro, di fronteggiare le ambizioni dei Normanni: ma sconfitto e fatto prigioniero a Civitate sul Fortore (1053) e liberato l'anno dopo, dovette riconoscere i dominî normanni nel principato di Benevento, esclusa la città ...
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Papato
Girolamo Arnaldi
Nella storia del papato, il sec. XIII, da Innocenzo III (1198-1216) a Bonifacio VIII (1294-1304), ha visto la nascita della particolarissima entità politico-ecclesiastica, che, [...] fu però indotto ad accettare il fatto compiuto. Nell'agosto di sei anni dopo la sconfitta papale di Civitate del Fortore, Roberto, conte di Puglia, e Riccardo I Drengot, conte di Aversa, giurarono fedeltà alla Chiesa romana, ma, in cambio, Niccolò ...
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LANDOLFO
Umberto Longo
Figlio di un Gaiderisio, non ne conosciamo la data di nascita, da collocare presumibilmente verso la metà dell'XI secolo.
L'8 nov. 1108 succedette come arcivescovo di Benevento [...] -Stiftung für Rechtsgeschichte, Kan. Abt., XXV (1936), pp. 197, 217; T. Leccisotti, Antiche prepositure cassinesi nei pressi del Fortore e del Saccione, in Benedictina, I (1947), pp. 98-100; F. Bartoloni, Note di diplomatica vescovile beneventana, I ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] anche con Enrico III, contro i nuovi venuti. Ma l'iniziativa si concluse con la sconfitta del giugno 1053 presso Civitate del Fortore e con la sua cattura da parte di Roberto il Guiscardo - uno dei sette figli di Tancredi, feudatario di Hauteville-le ...
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fortore
fortóre s. m. [der. di forte1]. – 1. Sapore o odore acre, soprattutto di sostanza alimentare o vino che ha preso il forte: il f. del mosto; d’altre cose, odore spiacevole, forte, penetrante: quel lezzo caprino e quel f. così sapiente...
mastelliano
s. m. e agg. Sostenitore di Clemente Mastella; relativo a Clemente Mastella. ◆ Forse alla fine, come spera il mastelliano [Mauro] Fabris, a sedare la canea ci penserà Silvio Berlusconi. (Giovanna Pajetta, Manifesto, 6 gennaio 2005,...