Botanica
Complesso dei fiori periferici, ligulati nel capolino (detto raggiante) delle Asteracee a corolle dimorfe come le margherite.
Nelle infiorescenze a ombrella composta (per es., Apiacee), sono detti [...] alla quale il campo risulta ancora sensibile (e quindi si parla di forze a corto r., a medio r., a lungo r.); in particolare, corpuscolari costituiti da ioni positivi, che si originano nella scarica elettrica in un gas a pressione di 10−1-10−2 ...
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Punto caratterizzato da una particolare proprietà, specificata quasi sempre dalla qualificazione che accompagna il termine.
Biologia
Estremità di un asse di simmetria di un organismo, o di una sua parte, [...] in cui sono concentrate cariche elettriche di dato segno; o il conduttore da cui escono o entrano cariche elettriche: p. positivo, p. occasione delle elezioni legislative del marzo 1994, da Forza Italia e altre formazioni minori rispettivamente con la ...
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Matematico, socio nazionale dei Lincei e uno dei XL della Società italiana delle scienze. Nato a Firenze il 15 aprile 1869, si laureò in ingegneria (1893) e in matematica (1896) a Torino, dove subì soprattutto [...] qualitativo, che abbraccia, in particolare, il modello delle forze a distanza mediante sfere pulsanti. Precisò alcuni punti importanti della teoria delle distribuzioni elettriche in equilibrio, assegnando, tra l'altro, una soluzione approssimata ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] ‒8 Pa); i protoni di questi fasci si accumulano fino a costituire correnti elettriche con intensità dell'ordine di 5 A; l'energia massima nel baricentro di pone sullo stesso piano particelle e mediatori di forza, e sembra in grado di unificare la ...
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Solitoni
Francesco Calogero
SOMMARIO: 1. Introduzione: cenno storico. 2. Soluzione di equazioni lineari di evoluzione mediante la trasformata di Fourier. 3. L'equazione di Korteweg-de Vries. 4. La [...] si muovono con velocità costante, ma come particelle sottoposte a forze (‛bumeroni', ‛trapponi', ‛zumeroni'; v. Calogero e Degasperis plasmi (fig. 5), dalla teoria delle reti elettriche alle generalizzazioni dei modelli alla Volterra di equilibrio ...
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motore
motóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. motor -oris "che mette in movimento", dal part. pass. motus di movere "muovere"] [FTC] Sistema materiale capace di trasformare energia di una certa [...] III 510 d). La sua invenzione ha avuto un'importanza fondamentale nella diffusione dell'energia elettrica alternata trifase come sorgente di forza motrice per svariatissime applicazioni. L'avvolgimento statorico, trifase, a due o più coppie polari, è ...
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campo
campo [Der. del lat. campus "estensione di terreno"] [LSF] Termine per indicare, con aderenza al signif. letterale, un'estensione di spazio caratterizzata da ben definite proprietà fisiche, sia [...] in condizioni elastiche; (b) estensiv., regione lineare della caratteristica sforzo-deformazione del materiale. ◆ [EMG] C. elettrico: (a) il c. di forza E agente sulla carica unitaria puntiforme in quiete, F=qE (con q carica puntiforme generica ...
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circuito
circùito [Der. del lat. circuitus, da circuire "andare intorno", comp. di circum "intorno" e ire "andare"] [ALG] Qualunque curva i cui punti siano in corrispondenza biunivoca con i punti di [...] delle: IV 827 a. ◆ [EMG] C. assolutamente aperto, relativamente aperto: v. oltre: C. elettrico. ◆ [EMG] C. attivo: c. elettrico in cui agiscano forze elettromotrici o controelettromotrici. ◆ [ELT] C. di memoria: v. circuiti logici: I 620 e. ◆ [EMG ...
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massa
massa [Lat. massa, dal gr. máza "pasta di farina d'orzo"] [LSF] Termine il cui signif. ha avuto una notevole evoluzione storica e un continuo arricchimento, dal primitivo concetto di grandezza [...] in fisica nucleare: V 211 a. ◆ [MCC] Forze di m.: qualifica generica delle forze che derivino direttamente dalla m. dei corpi, quali, tipic., le forze d'inerzia, in contrapp. a forze elastiche, elettriche, elettrodinamiche, ecc. ◆ [ASF] Funzione di m ...
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forzafòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] per amore di chiarezza, le f. che non siano di origine elettrica o magnetica o nucleare. ◆ [STF] [MCC] F. morta f. che passano per i punti di una linea chiusa tracciata in un campo di forza. ◆ [MTR] [MCC] Unità di misura della f.: unità SI di misura ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...
elettro-
elèttro- [tratto dal tema di elettrico, elettricità]. – Primo elemento di molte parole composte (elettrocalamita, elettrologia, elettrotreno, ecc.), nelle quali significa «elettrico, dell’elettricità, azionato dalla forza elettrica»,...