Nome di personaggi greci, fra cui: 1. Demagogo ateniese della fine del 5º sec. a. C. Ebbe gran parte nel processo contro i generali che avevano combattuto alle Arginuse (406); esiliato dagli oligarchici [...] greco di Rodi (fine sec. 3º a. C.), autore di una Periegesi di Alessandria in almeno 4 libri, di cui è conservata una descrizione di feste; scrisse anche una rassegna di pittori e scultori, di cui rimangono estratti nella Biblioteca di Fozio. ...
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Nato ad Amida, sul Tigri, seguì dapprima la carriera civile, giungendo sotto Giustiniano I a essere conte d'Oriente (comes Orientis). Prodigatosi nei soccorsi alla popolazione di Antiochia durante i terremoti [...] il patriarca monofisita Severo. Dei suoi scritti, salvo scarsi frammenti conservatici occasionalmente in qualche Catena e nelle recensioni di Fozio (Patrol. graeca, CIII, 957 segg.), non conosciamo altro che i titoli. Grande a ogni modo fu la sua ...
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(gr. Κωνσταντινούπολις) Città fondata dall’imperatore Costantino sul luogo dell’antica Bisanzio nel 330. Capitale dell’Impero bizantino fino al 1453 quando fu conquistata dai Turchi; da allora prevalse [...] gli altri Concili tenutisi durante il secolo 9° (861, 867, 879) ebbero al centro l’azione politica e religiosa del patriarca Fozio. Patriarcato di C. La comunità di C., dipendenza di Eraclea di Tracia anche quando (prima metà 4° sec.) ebbe vescovi ...
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GIOVANNI VIII papa
Giovanni Battista Picotti
Romano, arcidiacono della Chiesa di Roma per vent'anni, collaboratore del grande papa Nicolò I, amico dell'imperatore Ludovico II, fu eletto il 14 dicembre [...] lettere furono presentate in un testo greco alterato a un sinodo di Costantinopoli, che fece addirittura l'apoteosi di Fozio. Il papa accettò misericordiose la reintegrazione del patriarca, ma dichiarò di dolersi di quanto era avvenuto e non ratificò ...
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Temistio Oratore politico e commentatore di Aristotele (n. in Paflagonia 317 d.C
m. 388 ca.). Dal 337 visse alla corte di Costantinopoli; da Costanzo fu nominato senatore nel 355 e proconsole nel 358; [...] arabo quelle al De caelo e al XII libro della Metaphysica (il commento ai Parva naturalia non è suo). Secondo Fozio scrisse anche commenti a Platone oltre che commenti veri e propri ad Aristotele. Grande la sua importanza come commentatore di ...
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Figlio (m. 867) di Teofilo, nell'842 successe al padre sotto la tutela della madre Teodora e di un consiglio composto, tra gli altri, del logoteta Teoctisto e dei fratelli di Teofilo, Barda e Petronas. [...] un monastero con le figlie, e di Teoctisto che fu ucciso. Barda fece sostituire il patriarca Ignazio con il laico Fozio (858), determinando di riflesso un irrigidimento nei rapporti con Roma. In questa fase si collocano la sottomissione dei Bulgari ...
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Filosofo neoplatonico di Damasco (seconda metà del sec. 5º - prima metà del 6º d. C.); fu ultimo scolarca della scuola di Atene. Dopo la chiusura della scuola (529) esulò, insieme con Simplicio e con altri, [...] ("Problemi e soluzioni circa il Parmenide di Platone"); di una sua Vita d'Isidoro frammenti ed estratti sono conservati in Fozio e nel lessico Suida. Recentemente gli è stato attribuito anche un commento al Filebo, già ritenuto opera di Olimpiodoro ...
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LEONE VI il Saggio, imperatore d'Oriente
Angelo Pernice
Nacque il 1 dicembre 866 da Basilio il Macedone, non ancora in quel tempo pervenuto al trono, e da Eudocia Ingerina, da lui sposata in seconde [...] lui.
Più che gli esercizî fisici e le armi L. amò la vita sedentaria e gli studî. Educato dal celebre patriarca Fozio coltivò le discipline teologiche e filosofiche acquistandosi il nome di "saggio" e di "filosofo", col quale è passato alla storia. I ...
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TELEGONO (Τηλέγονος, Telegñnus)
Carlo GALLAVOTTI
Il nome di questo personaggio mitologico è evidente nel suo significato di "figlio nato lontano", atto a designare in contrapposto a Telemaco, nato da [...] T., non conoscendo il padre, lo uccide. E con questo episodio terminavano i racconti del ciclo epico secondo la testimonianza di Fozio (Biblioth. 239). Il motivo è d'origine popolare, e non ha sensi riposti, ma è nato dal comune bisogno del fiabesco ...
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È il monaco a cui, insieme con Onorato di Arles, fu indirizzata la seconda parte delle Collationes di Cassiano (v.). Di nobile famiglia, e marito di Galla da cui ebbe i figli Verano e Salonio, pare occupasse [...] .
Oltre a un estratto delle Collationes di Cassiano, superstite solo frammentariamente in versione greca (Gennadio, l. c., Fozio, Biblioth., 197), E. scrisse un libro, indirizzato al figlio Verano, di Formularum spiritalis intelligentiae, commento a ...
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foziano
agg. – Relativo a Fozio, patriarca di Costantinopoli (9° sec.), e alle sue dottrine teologiche; scisma f., quello verificatosi fra la Chiesa greca e la Chiesa latina, causato dall’inserimento, nel Credo niceno-costantinopolitano, della...