angeli
Emanuela Prinzivalli
In posizione intermedia fra Dio e gli uomini
Il loro nome deriva dal greco ángelos, che vuol dire "messaggero". Per le tre religioni monoteiste ‒ ebraismo, cattolicesimo [...] a Dio, al punto di poterne comunicare i voleri.
L'affinità e la distanza fra gli angeli e gli uomini è stata resa con straordinaria ricchezza e fantasia dagli artisti: gli angeli sono rappresentati con le ali per indicare ciò che va al di là della ...
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Ave Maria
Dante Balboni
La particolare salutazione angelica ha avuto nella liturgia cristiana grande diffusione per il mistero della maternità cui era legata (Luc. 1, 28). V. anche la voce AVE.
La festa [...] origine cristologica e riecheggiava nei testi liturgici il saluto angelico, che successivamente formò la preghiera così diffusa, che si more, di Pg VIII 5; altri invece (l'Ottimo: fra i moderni il Novati e lo Zanini) intendono la campana che suona a ...
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Romanziere spagnolo (Entralgo, Asturie, 1853 - Madrid 1938). Ha creato una forma di romanzo borghese di colorito apparentemente naturalistico, inquadrato in una visione, se non serena, rassegnata della [...] de un ciego (1940), la sua opera abbraccia più di venti romanzi, fra i quali: Marta y María (1883), El cuarto poder (1888), La (1903), Tristán o el pesimismo (1906), Papeles del doctor Angélico (1911), La hija de Natalia (1924), Sinfonía pastoral ( ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] di fiorentini come i maestri dei mosaici del Battistero, Buffalmacco a Pisa, Giotto a Padova, Beato Angelico nei dipinti su tavola, e più di recente Fra’ Bartolomeo a Firenze – fu Vasari a indicare gli affreschi di Luca Signorelli nella Cappella di ...
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Pittore fiammingo (Tournai 1399 o 1400 - Bruxelles 1464). Tra gli interpreti più significativi e stilisticamente influenti della pittura nordica del Quattrocento, van der W. approdò a esiti di intenso [...] e a ipotizzare una pluralità di personalità artistiche, prima fra tutte quella del cosiddetto Maestro di Flémalle. Il corpus soprannaturale che sembrano muoversi all'unisono con il volo degli angeli dolenti. Tra il 1443 e il 1451 va collocato il ...
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Religione
Nella dottrina cattolica, lo stato di felicità suprema e definitiva, nel quale si trovano coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio e perfettamente purificati, sono per sempre riuniti [...] la morte, l’oltretomba felice, variamente localizzato e concepito. Fra gli altri, quello più spesso ricordato è il p. di nel giudizio universale (affreschi a Capua, S. Angelo in Formis, 12° sec.; Beato Angelico, 1431, Firenze, Museo di S. Marco). ...
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Pittore (Vicchio di Mugello circa 1400, non 1387 come tramandato dal Vasari - Roma 1455). A vent'anni entrò nel convento di S. Domenico di Fiesole. Tra il 1438 e il 1445 decorò con affreschi (completamente [...] e celle del convento (ora museo) di S. Marco a Firenze. Fra il 1445 e il 1448 affrescò nel Vaticano una cappella distrutta nel 1540 breve, concluso dalla morte nel febbraio del 1455. L'Angelico si formò sotto gli influssi di Lorenzo Monaco e della ...
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Pittore (m. Firenze 1455), di cognome Manzini, padre di Giusto d'Andrea. Lavorò a Firenze con Bicci di Lorenzo fino al 1424, e fu con Masaccio a Pisa, nel 1426, collaborando al grande polittico del Carmine. [...] copia dell'opera di Lorenzo Monaco agli Uffizi, l'Assunzione dell'Accademia di Firenze è ligia alle forme dell'Angelico. Gli vengono inoltre attribuiti alcuni affreschi nella cappella dell'Assunta nel duomo di Prato. Pittore di modesta levatura ...
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SIGNORELLI, Luca
Mario Salmi
Pittore, nato a Cortona intorno alla metà del secolo XV, ivi morto il 16 ottobre 1523. Luca Pacioli e il Vasari affermano che egli si formò alla scuola di Piero della Francesca; [...] cappella di S. Brizio nel duomo di Orvieto, già iniziata dall'Angelico (1447), che si era limitato a dipingere due vele della con la Maddalena ai piedi della Croce agli Uffizî; e, fra gli affreschi di San Crescentino a Morra (c. 1507), dovuti ...
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MARIA Vergine
Mariano CORDOVANI
Umberto GNOLI
Ernesto JALLONGHI
Umberto GNOLI
Luigi GIAMBENE
Bianca PAULUCCI
Giuseppe CASTELLANI
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È la madre di Gesù Cristo.
Nel Nuovo Testamento il [...] parte si fonda su accenni di Padri, talora divergenti fra loro, e per la maggior parte su scritti e per tutto il secolo XV (pitture bolognesi del secolo XIV, Masolino, Angelico, ecc.). Il primo esempio della Madonna del Rosario è nel trittico di ...
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fra2
fra2 (meno com. fra’ o frà) s. m. (radd. sint.). – Troncamento di frate come appellativo o vocativo davanti a nome proprio, sia che questo cominci per consonante (es. fra Galdino, ant. frate Galdino), sia che cominci per vocale (es. fra...
seno1
séno1 s. m. [lat. sĭnus -us, propr. la piega concava formata dalla veste, nella quale le donne portavano i loro figlioletti; quindi, per estens., «petto, anima, cavità, insenatura, ecc.»]. – In senso proprio (da cui si sviluppano direttamente...