Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] in quanto istituzione e comunità del popolo cristiano: altro tratto che da Francesco in poi si ritrova spesso nella tradizione francescana, portato, anzi, a un’esplicazione che investe, con lo stesso criterio, anche la vita e i rapporti interni e le ...
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ESTE, Beatrice d'
Lorenzo Paolini
Nacque nel terzo decennio del sec. XIII dal marchese Azzo (VII) e dalla prima moglie di questo, Giovanna di Puglia (o forse dell'Aquila, secondo l'ipotesi avanzata [...] oltre alle attività caritative, cui poté dedicarsi, inizialmente sotto la guida della matrigna Mabilia, ed oltre alla frequentazione dei francescani di Ferrara, iniziata a partire almeno dal 1240, dopo l'assedio posto dal padre a quella città e dopo ...
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DAVID
Daniela Stiaffini
Nacque intorno al secondo decennio del sec. XIII, verosimilmente a Siena, da nobile famiglia di parte ghibellina.
Le fonti note, che pure sottolineano - anche se in modo molto [...] clero e per provvedere ad una regolare officiatura delle chiese di Sovana e del suo territorio. Introdusse nella diocesi i francescani, per i quali fece costruire un monastero e una chiesa in località Pietra Lunga fra Piancastagnaio e Aspertula su un ...
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RAINALDO DI OSTIA (ALESSANDRO IV, PAPA)
GGiulia Barone
R. da Ienne apparteneva a una famiglia della piccola aristocrazia della provincia di Campagna, e più specificamente del territorio di Subiaco, nella [...] della vergine di Assisi, nell'agosto del 1255, con la bolla Clara claris preclara, confermava di fronte al mondo la scelta francescana di Chiara, il suo amore per la povertà, ma ‒ al contempo ‒ proponeva alle religiose un modello di vita connotato da ...
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GALANTI, Livio
Dario Busolini
Nacque a Imola verso il 1560. Avviato alla vita religiosa, entrò nell'Ordine dei frati minori osservanti, che avevano un convento nella sua città, pronunciando però i voti [...] pp. 35-37, 41-43, 52, 55-58; Id., Politica, religione e filosofia del francescano E. Sartonio, in Studi francescani, LXXXI (1984), p. 290 n. 18; Id., Fermenti culturali e tensioni interne nella minoritica osservante provincia bolognese nei primi anni ...
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ANTONIO da Bitonto
Riccardo Pratesi
Nacque a Bitonto verso il 1385. Tra gli osservanti della provincia di S. Niccolò di Puglia ascese ben presto a grande rinomanza come professore di teologia, che insegnò [...] solennemente il magistero in teologia e nel 1453 lo volle a Roma in occasione della controversia sullo stato giuridico degli osservanti francescani. Nel suo Ordine intervenne ai capitoli generali del 1449, 1455 e 1464; dal 1452 al 1455 e nel 1458 fu ...
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BERGNA, Costanzo
Enrico de Leone
Nacque a Cantù (Corno), da Giovanni e da Caterina Rovea, il 4 nov. 1884. Nel 1900 entrò nell'Ordine dei frati minori e fu consacrato sacerdote il 14 marzo 1908. Avviato [...] dal 1510 al 1835".
Altre opere del B.: I missionari della Libia, in Frate Francesco,VI(1929), pp. 211-218; Missionari francescani in Libia e in Somalia, in Atti del I congresso di studi coloniali, Firenze 1931, II, pp. 248-264; Le missioni nei ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] . i Vangeli del principe Vasak (Gerusalemme, Armenian Patriarchate, Lib. of St Thoros, 2568/13, c. 320r), la Madonna dei Francescani di Duccio di Buoninsegna, degli anni ottanta-novanta del Duecento (Siena, Pinacoteca Naz.), e un affresco del 1300 ca ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] Sapegno, Roma 1975, II, pp. 163-192, poi in Id., Da Gioacchino da Fiore, cit., pp. 317-344; Id., Dante e gli spirituali francescani, in Letture classensi, 11, Roma 1982, pp. 47-61, poi ivi, pp. 627-640; C. Vasoli, Filosofia e teologia di Dante, in ...
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GERUSALEMME CELESTE
A. Rovetta
Si definisce come G. celeste la visione che costituisce l'avvenimento conclusivo dell'Apocalisse di Giovanni (21,1-22,15); essa raccoglie la prospettiva ultima della storia [...] in Apocalypsim (Praga, Kapitulní Knihovna, Cim. 5), affidava la realizzazione della città celeste all'opera di Francescani e Domenicani, portando alle estreme conseguenze alcuni elementi della spiritualità di Bernardo di Chiaravalle, che riconosceva ...
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osservante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di osservare]. – Che osserva, cioè rispetta, una regola, una disposizione e sim.: essere o. dei regolamenti, delle prescrizioni, delle leggi, dei precetti, degli impegni assunti, dei trattati, delle...
fraticello
fraticèllo s. m. [dim. di frate]. – 1. a. Frate giovane, o di esile statura, o modesto d’aspetto; anche semplicemente frate, ma detto con tono di benevola pietà: un povero f., un umile f.; i neri f. e i bigi e i bianchi (Petrarca)....