ARIMONDI, Giuseppe Edoardo
Ernesto Pellegrini
Nacque a Savigliano (Cuneo) da Pietro Francesco e da Barbara Appiotti il 26 apr. 1846. Allievo nella Scuola militare di Modena, ne uscì nel 1865 col grado [...] il Baratieri ne propose a Roma l'immediato accogliniento per "gravi motivi", che però non precisò. Il presidente dei Consiglio Crispi non volle rendere più difficile la politica coloniale col ritiro del vincitore di Agordat e lasciò l'A. al suo posto ...
Leggi Tutto
Stato sorto (1816) dall'unificazione dei regni di Napoli e di Sicilia (che restaurava l'autorità borbonica su tutta l'Italia merid.) e durato fino al 1860.
I moti antiborbonici
Nel 1820 il Regno si sollevò [...] inizio della seconda guerra d'indipendenza (1859), Ferdinando proclamò la neutralità, mantenuta dal successore Francesco II (1836-1894). Intanto R. Pilo e F. Crispi, in contatto con G. Garibaldi, prepararono il terreno per la sua spedizione ponendosi ...
Leggi Tutto
Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] conciliazione, lasciate circolare liberamente da Crispi nella speranza di incoraggiare i cattolici Violi, Democrazia e coscienza religiosa nella storia del Novecento. Studi in onore di Francesco Malgeri, Roma 2010, pp. 13-38.
107 P. Scoppola, Dal ...
Leggi Tutto
L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] molto più sensibili e aperti della classe dirigente liberale, da Crispi a Giolitti; che il ritardo si spiega anche, almeno tedesco e con l'imperatore Carlo I, il successore di Francesco Giuseppe, morto nel novembre 1916. Una base di discussioni per ...
Leggi Tutto
Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] avvenuto al tempo dei tentativi di espansione coloniale di Crispi. A partire dall’impresa libica del 1911-1912, di soccorso uomini come monsignor Vincenzo Barale e don Francesco Repetto, segretari dei rispettivi arcivescovi, rende evidente che ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] ’inizio del 1866, utilizzando le norme della legge Crispi sul domicilio coatto.
Anche il brigantaggio nelle regioni musulmani d’Italia» – come avrebbe commentato icasticamente in seguito Francesco Olgiati (Olgiati 1922, p. 36) – cioè gli infedeli ...
Leggi Tutto
Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] al secondo congresso dell’Opera a Firenze nel 1875, Francesco Nardi aveva esaltato le gesta eroiche di ‘quegli uomini liberale di sinistra liberale, da Nicotera a Mancini, da Crispi aZanardelli, e l’accentuazione, forse non solo nei toni, ...
Leggi Tutto
Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] delle opere pie vennero in generale mantenuti e riordinati dalla legge Crispi del 1890. Si pensi che nel 1861 esistevano 17.897 Chiesa italiana (1945-1970), Milano 1990, ripubblicato in Francesco Vito. Attualità di un economista politico, a cura di ...
Leggi Tutto
Notabili
Giorgio Sola
Il termine 'notabili': storia e applicazioni
Per quanto il termine 'notabili' sia comunemente adoperato, persino nelle inchieste giornalistiche e televisive, in riferimento a persone [...] dalla Destra storica e successivamente da Depretis e Crispi, oppure ancora con l'intero arco temporale compreso oltre all'Assemblea dei notabili riunita nel 1526 a Cognac da Francesco I per ratificare il trattato di Madrid, vi furono anche quella ...
Leggi Tutto
LUZZATTI, Luigi. - Nacque a Venezia il 1( marzo 1841 da Marco ed Enrichetta Tedeschi, in una benestante famiglia israelitica. Il padre possedeva due fabbriche, una di coperte di lana e una per la pettinatura [...] lo legava il comune interesse di ricerca per s. Francesco d'Assisi. Significativi sono inoltre il suo interesse per L. LUZZATTI, Luigi: la vita e l'opera, Milano 1965; F. Fonzi, Crispi e lo "Stato di Milano", Milano 1965, ad ind.; F. Chabod, Storia ...
Leggi Tutto
megalomania
megalomanìa s. f. [comp. di megalo- e -mania]. – Tendenza ad assumere atteggiamenti di grandiosità, a cimentarsi in imprese sproporzionate alle proprie forze, a presumere esageratamente delle proprie possibilità; è detta anche...
sicano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Sicanus]. – Relativo o appartenente ai Sicani, antichissimo popolo che in età storica abitava la Sicilia merid. e occid.: la lingua s. (o, come s. m., il sicano), la lingua parlata originariamente dai...