Stato dell’America Meridionale, confinante a N con l’Ecuador e la Colombia, a E con il Brasile e la Bolivia, a S con il Cile; a O è bagnato dal Pacifico per 2270 km.
Il territorio del Perù (sp. Perú) [...] peruviano per la sua traduzione dei Dialoghi d’amore di Leone Ebreo e per la Florida y Unanue, traduttore di Virgilio e di Ovidio, autore di amare satire politiche e di retabli (a Lima: cattedrale, S. Francesco; a Cuzco: chiesa della Compagnia di ...
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Sulmona Comune della prov. dell’Aquila (58,3 km2 con 25.327 ab. nel 2008). La cittadina è situata a 405 m s.l.m. al margine meridionale della conca omonima, alla destra del fiume Gizio. Centro commerciale [...] Vi nacque nel 43 a.C. il poeta Ovidio. Ebbe sotto Svevi e Angioini il periodo più Giovanna I, fu assediata da Luigi d’Ungheria; liberata una prima volta, 14° sec.) e la cripta romanica. S. Francesco della Scarpa conserva il portale del 1290; S. ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] Zanotti, è ricca di infiniti riecheggiamenti: dalla Bibbia a Milton, da Ovidio ad Ariosto e a Tasso. Al Pellegrino apostolico (1782), il in seguito Giulio Perticari, e Giovan-Francesco. Nel 1792 scriveva l'Invito d'un solitario ad un cittadino, ode ...
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Figlio (Firenze 1449 - Careggi 1492) di Piero di Cosimo il Vecchio e di Lucrezia Tornabuoni, ebbe presto incarichi politici: nel 1466 entrò a far parte della balìa e del Consiglio dei Cento. Nel 1469 sposò [...] negli affari dei Medici, accordatisi con l'ambizioso Francesco Salviati, arcivescovo di Pisa, e ordita una congiura d'amore composte, con ogni probabilità, dopo il 1486: specialmente nella seconda abbondano elementi figurativi e realistici. Da Ovidio ...
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Pittore (Les Andelys, Normandia, 1594 - Roma 1665), tra i massimi esponenti del classicismo barocco. Allievo del pittore manierista Q. Varin (1611), nel 1612 si trasferì a Parigi dove, dopo un [...] eseguì dei disegni illustranti le Metamorfosi di Ovidio (Windsor Castle) che, unica testimonianza rimastaci vi fu il cardinale Francesco Barberini, ma più importante fu l'amicizia con Cassiano Dal Pozzo, conoscitore d'arte e appassionato studioso ...
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Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] Ostasio da Polenta; l'anno seguente lo vediamo ospite di Francesco degli Ordelaffi, a Forlì, dove conosce il latinista Cecco da di Ovidio, a base di trasformazioni d'uomini in elementi naturali. La felice invenzione e condotta del racconto, lucente d' ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] tale libertà nel Medioevo. Perfino dalle Metamorfosi di Ovidio furono dedotte favole e ammonizioni intorno alla redenzione a Dino Compagni (morto circa il 1323), i Documenti d'Amore di Francesco da Barberino (morto nel 1348), il Dittamondo (1348-67 ...
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Nacque in Reggio d'Emilia, forse lo stesso giorno che fu battezzato, 8 settembre 1474. Un ramo della sua stirpe, ch'"ebbe l'antiqua origine in Bologna", e il cognome da Riosto, piccolo borgo tra gli Appennini [...] studio dei poeti latini, Catullo, Virgilio, Orazio, Ovidio, dai quali egli tolse espressioni e immagini per proprio corretto, e di altri canti nuovi ampliato, Ferrara, Francesco Rosso da Valenza, a dì primo d'ottobre 1532.
Opere minori di L. A. a cura ...
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Scultore e pittore, nato il 25 marzo 1845, in Roma, dove morì il 19 agosto 1929. Indirizzato all'arte dal padre, vi si dedicò soltanto dopo compiuti gli studî nell'università romana. Premiato e biasimato [...] eseguì nel 1879 il monumento a Ovidio per la città di Costanza in Romania T. Mamiani in Pesaro, a C. Cattaneo in Milano, a D. G. Rossetti in Iseo (1914), a G. Bovio in Trani i numerosissimi busti quelli a Francesco Carrara (Camposanto di Pisa), ...
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Poeta, nato a Perugia nel 1509, morto nel 1553. Tenne importanti cariche pubbliche: fu governatore di alcune città e ambasciatore a Urbino; ebbe dimora in Roma e ne conobbe, con poco profitto, la corte, [...] "). Fu traduttore di poeti classici (Virgilio, Orazio, Ovidio, Apuleio) e incominciò un bel poemetto mitologico, la alla poesia religiosa. Ma fu specialmente e meritamente lodato come poeta d'amore. Non già che anch'egli non abbia subito il fascino ...
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