GEOLOGIA (dal gr. γῆ "terra" e λόγος "discorso")
Michele Gortani
Nome e concetto. - Per i geologi oggetto della geologia è l'investigazione delle vicende e dei mutamenti attuali e passati della superficie [...] e l'addestramento alla lavorazione di esse. E, d'altra parte, già adombrano fenomeni geologici i miti più poeticamente e limpidamente espressa da Ovidio e da Marco Aurelio, le spaccature. Frattanto il bresciano Francesco Lana aveva precorso la teoria ...
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MONDOVÌ (A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Anna Maria BRIZIO
Armando TALLONE
Tammaro DE MARINIS
Alberto BALDINI
Città della provincia di Cuneo (Piemonte), sul torrente Ellero (bacino del Tanaro), anticamente [...] e inoltre una serie di costruzioni di Francesco Gallo, il cui nome è strettamente legato VI di Savoia e da Giacomo principe d'Acaia nel 1347, e nello stesso anno i due soci pubblicarono le Epistole di Ovidio. I bibliografi parlano anche di un Giovenale ...
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MONFERRATO Città del Piemonte in provincia di Alessandria, ai piedi dell'estremità orientale delle colline del Po, e sulla riva destra di questo fiume, a 116 m. s. m. Grazie a questa sua posizione, in [...] del Monferrato, eseguito dal Sanmicheli per la chiesa di S. Francesco, ora distrutta, si trovano in casa De Conti. Al alma civit. Casalis... 1482 die 22 Martii. D'un altro libretto, contenente Il clarissimo Ovidio de arte amandi, qui stampato da un ...
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PINEROLO (A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Anna Maria BRIZIO
Armando TALLONE
Tammaro DE MARINIS
Città della provincia di Torino, situata a 370 m. s. m., sulle estreme propaggini orientali delle Alpi [...] del sec. XIII, era S. Francesco, contenente le tombe dei principi d'Acaia, ma fu abbattuta all'epoca Giovenale; del febbraio 1480 è un Ovidio, e del 2 aprile 1481 i Carmina di Prospero d'Aquitania.
Bibl.: D. Carutti, Storia della città di ...
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Nacque a Firenze nel 1495. La sua vita si può distinguere in due grandi periodi: italiano e francese. Giovinetto, frequentò lo Studio fiorentino, seguendo le lezioni di Francesco Cattani, discepolo e successore [...] è, negl'inni composti in lode di Francesco I, il tentativo di rinnovare nella poesia italiana tirannia medicea; e felici imitazioni di Ovidio sono taluni dei suoi belli e commoventi per le sventure e la miseria d'Italia con accenti efficaci. Di assai ...
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La narrazione della propria vita ha attratto in ogni tempo uomini d'azione e uomini di lettere, perché l'esporre i proprî casi e i proprî fatti può servire a fini diversi: a mettere meglio in luce le imprese [...] celebri liriche di Catullo, Tibullo, Orazio, Ovidio e altre scritture, sono documenti di vita Felice Orsini, I miei ricordi del d'Azeglio, le Ricordanze del Settembrini, I di Giovanni Pacini, La giovinezza di Francesco De Sanctis, le Memorie della mia ...
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MAROT, Clément
Ferdinando Neri
Poeta francese, nato a Cahors nel 1496, morto a Torino nel settembre 1544. Suo padre Jean (v.) lo condusse nel 1506 alla corte della regina Anna di Bretagna, e insieme [...] Minos. Nel 1515 offrì al nuovo re Francesco I il Temple de cupido, ricalcato sul Temple con François de Sagon, che l'accusava d'eresia; la traduzione dei Salmi spiaceva I e il II libro delle Metamorfosi di Ovidio; Marziale; Ero e Leandro di Museo), ...
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Nacque a Bologna da Agostino Albani, ricco mercante di seta, e da Elisabetta Torri il 17 marzo 1578. Fanciullo ancora, fu messo alla scuola di Dionigi Calvaert, ov'ebbe carissimo condiscepolo Guido Reni, [...] dell'artista: quella in cui, accanto alle grandi tavole d'altare, come il Battesimo di Cristo nella Pinacoteca di Bologna che prediligeva, traendone spesso le invenzioni dalle Metamorfosi di Ovidio, e dal poema del Tasso. Nell'ottobre 1660 motiva ...
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. È l'ultima delle grandi biblioteche romane uscite integre dalle case principesche in cui s'erano formate e fa parte oggi, come la Ottoboniana, la Barberiniana ed altre, della Vaticana. Era stata raccolta, [...] i mss. d'età umanistica o posteriore abbondano i testi classici latini (190 codd.: Cicerone, Ovidio, Virgilio, Orazio V, di S. Carlo Borromeo, del Tasso, di S. Francesco di Sales.
Documenti con autografi assai più antichi di questi, disparatissimi ...
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Poeta lirico e di teatro. Nato a Lyons-la-Forêt (Normandia) nel 1612, morto a Gentilly nel 1691. Fu uno dei beaux esprits dell'Hôtel de Rambouillet da prima, e poi della corte; e più che per le mediocri [...] un terzo sonetto (v. anche J. L. Balzac, Remarques sur les deux sonnets d'U. et de J.). Poetino da "ruelle", il de B. ha facile vena d'ironia delicata. Singolare è, fra le sue fatiche poetiche, la riduzione in rondeaux delle Métamorphoses di Ovidio; ...
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