LIPPI, Filippino (Filippo di Fra Filippo di Tommaso Lippi)
Enrico Parlato
Nacque a Prato dall'unione illegittima tra il celebre pittore e frate carmelitano, Filippo, e la monaca agostiniana Lucrezia [...] Piero del Pollaiolo e di Francesco Botticini. L'Adorazione dei lavoro, quali le Metamorfosi di Ovidio in "vulghare", un "libretto ; J.K. Nelson, Aggiunte alla cronologia di F. L., in Rivista d'arte, XLIII (1991), pp. 33-57; I. Ciseri, Cerimonie, riti ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] illustri dell'Antichità, quali Ovidio, Virgilio e Aristotele, del Trecento, Padova 1944, pp. 111-121; M.T. d'Alverny, La sagesse et ses sept filles. Recherches sur les 6, 1979, pp. 139-172; M. Meiss, Francesco Traini, a cura di H.B.J. Maginnis, ...
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GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] Compagnia della Croce stabilì che tra le feste d'agosto venisse celebrata, tra la vigilia e l la pena del senso, egli ricorre all'Ovidio moralizzato, e mette in scena il supplizio predicazione moderna. Anche s. Francesco è oggetto di particolare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leonardo da Vinci
Fabio Frosini
Carlo Vecce
Leonardo da Vinci è sicuramente una delle figure più rappresentative del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale per mezzo della [...] invito del nuovo re di Francia, Francesco I, e si stabilì nel piccolo 7), che appartengono al campo dell’accidentale. D’altra parte, lo si è visto, anche «tempo consumatore» che distrugge tutte le cose (Ovidio, Metamorfosi, XV, 232-36; poco prima, ...
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CRISTINA (Christine) da Pizzano (de Pizan)
Jean-Yves Tilliette
Nacque a Venezia nel 1365 da Tommaso di Benvenuto e da una figlia di Tommaso Mondini.
Il nome di C. deriva dalle proprietà che la famiglia [...] da numerose fonti (L'Ovide moralisé, l'Histoire ancienne iusqu Püschel, Paris 1887 e da P. B. Earge, Ph. D. diss., University of Georgia, a. a. 1973; il savoir politique. Les conseils. aux veuves chez Francesco da Barberino et chez C. de P., ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La drammaturgia tragica cinquecentesca nasce dal tentativo umanistico di dare nuova [...] ). Nel 1546 il benedettino Francesco Buonamonte, divenuto nel ’25 ’undicesimo libro delle Heroides di Ovidio. Come l’Orbecche anche la
queste luci già stanche in breve sonno,
ch’a me forme d’orrore e di spavento
il sogno non presenti; ed or mi sembra ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] 1701, sempre con il padre, il D. si diede all'attività pittorica, entrò in rapporti con Francesco Solimena e fu da questo istradato a la giudicava "poco meno favolosa che le Metamorfosi di Ovidio" in una lettera all'amico napoletano L. Catalani ( ...
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GIACOMO DA LENTINI
RRoberto Antonelli
Caposcuola della Scuola poetica siciliana, è più dubbio che possa esserne riconosciuto anche quale primo promotore (Monteverdi, 1971, p. 282; Antonelli, 1994, pp. [...] Lo viso e son diviso da lo viso), C D C, D C D (ovvero |A B A, B A B|), in otto casi, e C D E, C D E (ovvero |A B C, A B C Tristan di Thomas), classica (certamente Ovidio 'amoroso' ma anche l'Orazio Neri Poponi, Maestro Francesco, Gugliemo Beroardi, ...
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Enrico VII di Lussemburgo, Imperatore
Ovidio Capitani
Figlio di Enrico, conte di Limburgo (m. 1288) e di Beatrice di Beaumont e Avesnes, nacque in un anno compreso tra il 1270 e il 1280 (1274?). Educato [...] parte dei moderni commentatori, al di fuori di ogni precisa identificazione; anche se Francesco Mazzoni, nel suo Saggio di un nuovo Commento alla " D. C. " ( Firenze 1967, 131-135), è tornato decisamente sulla questione, concludendo che bisogna ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] l’italiano più aulico e sorvegliato delle lettere a Francesco Algarotti, l’«Ovidio veneziano», il suo «cigno del canal’ grande»; , dare un calcio alla miseria, acqua in bocca o piuttosto succo d’uva in bocca), sì che pare spesso di leggere uno di quei ...
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