Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] fonosintattico è solo di tipo assimilativo ([a ˈmːe] «a me», [kə ˈdːiːtʃə] «che dici?»), mentre è inefficace l’accento ([tu ˈkandə] «tu canti»).
D’Ovidio, Francesco (18953), Le correzioni ai Promessi Sposi e la questione della lingua, Napoli, Luigi ...
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Sardegna (Sardigna)
Francesco Alziator
Pier Vincenzo Mengaldo
La notevole presenza della S. nella Commedia si spiega con l'importanza dell'isola nelle vicende della storia italiana, particolarmente [...] di S., si era rifugiato nel convento cagliaritano di San Francesco di Stampace e lì morì, dimenticato e in pace: " ". Si può semmai sospettare non irragionevolmente, come faceva il D'Ovidio, che in origine il testo dantesco avesse novas al primo ...
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Pisa
Giovanni Cherubini
Eugenio Ragni
Pier Vincenzo Mengaldo
Isa Barsali Belli
Comune ghibellino della Toscana, le cui vicende politiche, sociali e culturali sono strettamente legate alla storia [...] esemplare il 30 ottobre 1403 per il " nobile huomo Francesco di Bartolomeo de Petrucci da Siena nel tempo ch' e simili, solasso, altessa, sensa, forsa, ecc.).
Bibl. - F. D'Ovidio, Sul trattato ‛ De vulg. Eloq. ', in Versificazione romanza. Poetica e ...
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IRNERIO
Ennio Cortese
"Fondatore" della scuola di Bologna, celebrato ai suoi tempi come "lucerna iuris", I. è tuttora noto più per gli insolubili problemi biografici che per i pochi dati certi.
Il nome [...] più tardi, da un'additio torinese di un allievo di Francescod'Accorso (Pace). Si è tentato di argomentare l'inattendibilità della iuris, I, I., Odofredo, Hermann Kantorowicz, in A Ovidio Capitani. Scritti degli allievi bolognesi, Bologna 1990, pp. 39 ...
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CASINI, Tommaso
Felice Del Beccaro
Nacque a Pragatto, frazione di Crespellano (Bologna), il 27 febbr. 1859 da Giuseppe e da Ester Zanasi. Dopo i primi studi a Bazzano, dove il padre, farmacista, si [...] nella quale fu tenuto conto degli studi danteschi di F. Angelitti, F. D'Ovidio, E. Moore, E. G. Parodi, F. Torraca e G. del De Sanctis, come lo dimostravano le chiose agli episodi di Francesca da Rimini, di Farinata e di Ugolino; una via, questa, ...
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TORRENTINO, Lorenzo (Laurens van den Bleeck). – Nacque a Gemert, nel ducato di Brabante, nel 1499 da Lennart (Leonardo) e da Luytje (Lucia) Michiels. Bleek in fiammingo equivale a ‘sostanza sbiancante’, [...] Giovan Battista Cini, Orazio Lombardelli, Girolamo Razzi, FrancescoD’Ambra), opere devozionali, ben cinque edizioni degli Statuti Vite di Vasari una serie con scene delle Metamorfosi di Ovidio tagliata nelle Fiandre, a cui Torrentino unì iniziali con ...
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OTTOBONI, Pietro
Flavia Matitti
OTTOBONI, Pietro. – Nacque a Venezia il 2 luglio 1667, unico figlio di Antonio e di Maria Moretti, cittadina veneziana.
La famiglia Ottoboni si era distinta nelle vicende [...] 681-782; A. Lo Bianco, La decorazione della chiesa di S. Francesco a Bolsena: una committenza di Andrea Adami, Arcade della cerchia di O., di Studi, Fusignano 2003, a cura di G. Barnett - A. D’Ovidio - S. La Via, I, Firenze 2007, pp. 117-137; ...
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Lucca
Michele Messina
Pier Vincenzo Mengaldo
Isa Barsali Belli
– È ricordata da D. in VE I XIII 1 a proposito di Bonagiunta, citato tra i poeti toscani che mostrano di arrogarsi l'onore del volgare [...] di scansione o in due ottonari, con pausa dopo grassarra (D'Ovidio, seguito fra gli altri dal Marigo), o in due quinari Romano, S. Maria dei Servi, S. Agostino, S. Francesco; in quest'ultima ancora resta il frammentario monumento, che conteneva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Gino Loria
Livia Giacardi
Gino Loria è soprattutto noto per le sue ricerche di storia delle matematiche, settore in cui diede estesi e spesso significativi contributi in varie direzioni (studi su temi [...] sui complessi di rette e sulle ciclidi, assegnatagli da Enrico D’Ovidio. Sempre nel 1883 uscì il suo primo saggio (scritto con » di Gustaf H. Eneström. Tuttavia, come rilevarono Francesco Severi e Federigo Enriques nelle loro recensioni, l’opera ...
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Caronte (Carón)
Francesco Vagni
Nome del demonio guardiano dell'Inferno e nocchiero dell'Acheronte (If III 70-136).
Per quanto non compaia nell'Odissea, C., divinità ctonia minore, è misteriosa figura [...] mentre il convitato di pietra regge, inflessibile, il timone.
Bibl. - E. Carrara, in " L'Arcadia " IV (1921) 28 (dell'estratto); F. D'Ovidio, Nuovi studi danteschi, in Opere, II 2, Napoli 1932, 9; Parodi, Lingua 232-234; N. Sapegno, Il canto III dell ...
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