GIOVANNI da Carpi
Franco Lucio Schiavetto
Nacque a Carpi, presso Modena, in una data a noi sconosciuta ma da collocarsi presumibilmente nel primo quarto del XV secolo.
Non è altrimenti documentato un [...] : il padre Francesco, spesso indicato come l'Ars amandi di Ovidio; il codice contenente i Fasti di Ovidio proveniente dal monastero carmelitano sono contenuti due suoi carmi latini dedicati a Ercole I d'Este, il primo del 1467 "Non dubito post fata ...
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FORZETTA, Oliviero
Laura Gaffuri
Figlio di Nicolò, nacque a Treviso nel 1299 o nel 1300, negli anni della signoria caminese, ultimogenito dopo Giacomo e Simona.
La sua famiglia si era stabilita a Treviso [...] Margherita degli agostiniani e di S. Francesco dei frati minori a sostegno della codici di contenuto sia classico (Ovidio, Cicerone, Livio, Sallustio, ma .A. Zanetti, Nuova raccolta delle monete e delle zecche d'Italia, IV, Bologna 1786, pp. 151 s.; G ...
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CANELLES, Nicolò
Maria Carla Sotgiu Cavagnis
Maggiore di tre figli, nacque a Iglesias nel secondo decennio del sec. XVI da Nicolò e Beatrice Delsney. Il padre, "consiliarum in capite" della città di [...] accanto al fratello. Fu sostituito da Francesco Guarnerio, tipografo di origine lionese.
Nel classici non cristiani, Cicerone ed Ovidio, pubblicati in Sardegna nel Cinquecento una edizione della Carta de Logu di Eleonora d'Arborea, di cui però non ci è ...
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BINDONI, Bernardino
Alfredo Cioni
È il minore dei Bindoni della prima generazione e nacque, come gli altri, nel territorio del ducato di Milano. Sono ignote la data della nascita, quella del suo trasferimento [...] 1526). Nel 1533 il medico Francesco Bonavides gli commise la stampa del Guevara compiuta dallo stesso Gaztelu, che affidò a D. e C. Nicolini la stampa del secondo, di Valerio Massimo (1537),Le metamorfosi di Ovidio tradotte da L. Dolce (1538), Il ...
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CANTARELLI, Luca
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Scarse sono le notizie biografiche sul C., che è noto specialmente per aver collezionato numerosi codici e perché a lui si attribuisce la fondazione della biblioteca della cattedrale [...] avendo come promotori Francesco Zabardella ed Enrico la Tebaide di Stazio e i Tristia di Ovidio, si conserva poi nella Biblioteca di S Mercati, Per la storia letter. di Reggio Emilia, in Atti e mem. d. Dep. di st. patria per le prov. modenesi, s. 5, ...
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CARNERIO, Agostino
Paolo Veneziani
Figlio di Bernardo, nacque, quasi certamente nella città di Ferrara, attorno alla metà del secolo XV: egli era infatti apparentemente ancora assai giovane nel 1474, [...] d'Ercole, di Pietro Andrea Bassi. Una dedica, datata 1476, di Francesco Dal Pozzo al cardinale Francesco Gonzaga permette una datazione approssimativa di un'edizione delle Metamorfosi di Ovidio a Ferrara da Pierre d'Arrancy e Jean de Tournaye ...
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BONACCORSO (Bonacorsus, Bonaccursio, Bonaccursius, Buonaccorso, Buono Accorso, Bonus Accursius, Bónos Akkoürsios) da Pisa (Pisano, Pisanus, Pisános)
Gianni Ballistreri
Nato a Pisa nella prima metà del [...] il Moro - del questore ducale Giovan Francesco Della Torre.
Nel 1475 curò per Dati, dei Metamorphoseon libri di Ovidio col commento di Lattanzio Placido, Pomponio Leto, con cui si era da poco legato d'amicizia, datata 1480. In seguito videro la luce ...
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BINDONI, Alessandro
Alfredo Cioni
Editore, tipografo e libraio a Venezia nei primi due decenni del sec. XVI, nacque nell'Isola Bella del Lago Maggiore.
Fu il primo dei fratelli Bindoni a trasferirsi [...] Regola del terz'ordine di San Francesco (1507), e forse anche l volgarizzamento antico toscano dell'Ovidio (detto "Ovidio maggiore"), illustrato con le che si leggono tutto l'anno (1521); il Bovo d'Antona (1521); il Bellum gramaticale di A. Guarna ...
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