Bindoni, Alessandro
Maurizio Tarantino
Originario dell’Isola Bella, nel 1505 impiantò una tipografia a Venezia. Nel contesto di una felice stagione per l’intera tipografia veneziana (Zorzi 2000, p. [...] volgarizzamento illustrato delle Metamorfosi di Ovidio (Cioni 1968), libri universitari di come pure riportò a B. la silografia d’apertura, raffigurante «un barbuto poeta che, assiso edita nel 1537 dal figlio Francesco, in società con Matteo Pasini ...
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Tedaldo della Casa
Raffaelr Giglio
Umanista, appartenente all'ordine dei Minori francescani, legato da rapporti di amicizia con Boccaccio, Coluccio Salutati, Filippo Villani, Francesco da Buti, Lapo [...] , tra l'altro, anche le tragedie di Seneca, le Eroidi di Ovidio, la Tebaide di Stazio, il De Consolatione di Boezio, oltre a 395; L. Rocca, Di alcuni commenti della D.C. composti nei primi vent'anni dopo la morte di D., ibid. 1891, 135; L. Rossi Casè ...
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CAMBIAGO (Cambiagus, de Cambiago), Cristoforo
Guglielmo Gorni
Figlio di Giacomo, nacque a Milano nella prima metà del sec. XV. Fu allievo di Francesco Filelfo, che in una lettera del 27 giugno 1467 [...] è offerta una compendiosa rassegna delle gesta del padre di lui, Francesco Sforza. Non è possibile rintracciare gli "epigrammata" e la " appartenuto all'erudito bolognese Ovidio Montalbano.
Dello zelo professionale e della fama d'oratore del C. resta ...
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Tifeo (Tifo)
Clara Kraus
Uno dei giganti, figli del Tartaro e della Terra; per aver tentato di spodestare Giove, T. fu colpito dal suo fulmine e sprofondò sotto l'Etna (cfr. Ovidio Met. V 346-348, Fast. [...] l'isola d'Inarime, l Ovidio Fast. IV 461; Seneca Thyestes 809; Lucano Phars. IV 596).
In Cv II V 14 D giù cagione d'amore, il fraintendimento di D. che, (Due noterelle su D. lettore dei classici D. sia citato come auctor; v. Gius. Billanovich, Tra D ...
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Bigioli, Filippo
Fortunato Bellonzi
Pittore (Sanseverino Marche 1798 - Roma 1878), " caratteristico esponente di mediocrità e fecondità insieme " (Lavagnino). Di lui rimangono numerose opere, tele e [...] Dante nel limbo tra Virgilio, Omero, Orazio, Ovidio e Lucano ", non si conosce però il soggetto , ovvero episodi più interessanti della D.C. espressi in XXVII grandi B. F., Chierici Alfonso, Grandi Francesco, Guerra Achille, Paliotti Vincenzo - ...
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CARRERA, Giuseppe
Michele Cordaro
Nacque a Trapani, ma non è nota la data precisa della sua nascita. Fu figlio dello scultore Andrea e fratello minore di Vito, al seguito del quale probabilmente iniziò [...] Francesco dei padri conventuali. Lavorò, anche per chiese di Castellammare del Golfo. Per Francescad' imbordite seu recamate" con rappresentazioni di episodi tratti dalle Metamorfosi di Ovidio, già in possesso della principessa.
Fonti e Bibl.: P. ...
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Tommasi Ferroni, Giovanni
Tommasi Ferróni, Giovanni. – Artista (n. Roma 1967). Frequenta fin da piccolo l’atelier del padre Riccardo e dello zio Marcello, scultore a Pietrasanta. Classica è la sua pittura [...] miti, bestiari, e stati d’animo 'classici', come il partecipa alla fiera internazionale d’arte di Chicago. Nel monografia, curata dal critico d'arte Donald Kuspit. Nel tele per il complesso museale di San Francesco a Lecce; in tale occasione e nella ...
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muso
Alessandro Niccoli
. Compare soltanto nella Commedia. Secondo la chiosa del Buti a If XXII 106, " muso si dice propriamente la testa del cane ", ma D. adopera il sostantivo anche a proposito di [...] si sta la rana / col muso fuor de l'acqua (che riprende Ovidio Met. VI 370 ss. " iuvat esse sub undis... / nunc proferre caput d'uomo "), M. ricorre in XXV 123 e 130, a proposito della duplice metamorfosi subita da Buoso e da Francesco Cavalcanti ...
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ragna
Francesco Vagni
Il sostantivo femminile (latino aranea) vale semplicemente " ragno ", come in altri autori antichi (frequente la forma " aranea ") e in pochi dialetti attuali: " Essendo aranea [...] addotta da D. quale esempio di superbia punita (Ovidio Met. VI 140 ss.).
Il termine si trova in D. nel significato metaforico generale, esso si riferisce alle " insidie ", ai " tranelli " d'Amore. Lo stesso valore è in Pd IX 51 tal [Rizzardo da Camino ...
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forcuto
Vincenzo Valente
L'aggettivo appartiene alla serie desinenziale in -uto, che denota particolarità fisiche: ‛ membruto ', ‛ nasuto ', ‛ barbuto ', ‛ cherchuto ', ecc. E usato per indicare qualche [...] scinde in forma di forca, come la lingua serpentina di Francesco de' Cavalcanti che, nella bolgia dei ladri, riacquista la in partes est fissa duas "), cui D. fa esplicito riferimento: Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio (XXV 97).
In un altro passo ...
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