Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] del Convegno internazionale di studi muratoriani (Modena, 1972), Firenze, Olschki, 1975-1990, 7 voll., vol. 6º.
D’Ovidio, Francesco (1982), Scritti linguistici, a cura di P. Bianchi, Napoli, Guida.
Folena, Gianfranco (1983), L’italiano in Europa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Girolamo Vitelli
Rosario Pintaudi
Chi si è occupato finora di Girolamo Vitelli ha messo in luce dello studioso sannita la sua importanza di filologo, di grecista, di insegnante simbolo del Regio Istituto [...] Vitelli a Villari da Firenze il 23 novembre 1899):
Il d’Ovidio mi scrive della discussione in Consiglio sulla Scuola unica. 1934, e una ufficiale al ministro dell’Educazione nazionale Francesco Ercole, parte delle quali, per quanto già note alla ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] l’italiano più aulico e sorvegliato delle lettere a Francesco Algarotti, l’«Ovidio veneziano», il suo «cigno del canal’ grande»; , dare un calcio alla miseria, acqua in bocca o piuttosto succo d’uva in bocca), sì che pare spesso di leggere uno di quei ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] come Esopo, Marziale, Ovidio e Virgilio, la raccolta Le piacevoli notti di Giovanni Francesco Straparola o La sfinge di detto
Ve lo torno a dir di nuovo
E se non lo capirete
Pezzo d’asino sarete.
La soluzione è: «il velo» («Ve-lo dico»...)
Oppure ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] classici latini (Virgilio, Ovidio, Catullo, ecc.) di esservi giunto» passa a «ma tosto si pentì d’esservi giunto» I, 6). Nelle Prose infatti si
dove è evidente l’allusione alle parole della Francesca di Dante:
Nessun maggior dolore
che ricordarsi del ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] della cultura classica (Virgilio, Ovidio, Lucano, ecc.) e volgare (➔ Dante, ➔ Francesco Petrarca, ➔ Giovanni Boccaccio, Id., Dialoghi col Tasso, a cura di P.V. Mengaldo & D. Santarone, Torino, Bollati Boringhieri, 1999, pp. 19-72).
Fubini, Mario ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] e di Nasidio. […] Taccia di Cadmo e Aretusa Ovidio (Inf. XXV, 94-95, 97)
Ma l quantità di acqua: «e ora, lasso!, un gocciol d’acqua bramo», Inf. XXX, 63; od oncia, una appare nei testi poetici di ➔ Francesco Petrarca, con versi celeberrimi («che ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] di Leonardo Grassi al duca d’Urbino Guidobaldo da Montefeltro ( preferenza per vocaboli creati o usati solo da Ovidio), da Roccabonella al Jacopo Caviceo del De titolo (Il pedante), la commedia di Francesco Belo è tutta incentrata sulla figura del ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] mitica Fenice, dopo una citazione dalle Metamorfosi di Ovidio che segue il Phoenix, in un’edizione un’edizione dei Fioretti di S. Francesco pubblicata probabilmente a Roma nel 1469 circa tipografica apportate in corso d’opera ha dato origine ...
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FRANZONI, Diodato
Lucinda Spera
Non si hanno notizie biografiche riguardanti questo grammatico vissuto nel XVII secolo. Poco si può dedurre dagli indizi presenti nell'unica opera che di lui ci è rimasta, [...] Oracolo della lingua d'Italia (Bologna 1641). La dedica, scritta da Bologna, è rivolta al cardinale Giovanni Francesco Guidi di dopo aver parlato del F., le teorie linguistiche di Ovidio Montalbani, "anch'esso bolognese".
Nell'argomento dell'Oracolo, ...
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