GIULIO Romano
Carlo Gamba
Giulio Pippi, detto Giulio Romano, pittore e architetto, figlio di Pietro Pippi; nacque a Roma, secondo il Vasari suo amico, nel 1492, secondo altri computi nel 1499; morì [...] in troppo gran parte i quadri commessigli per Francesco I, e la Favola di Psiche alla Farnesina Un ritratto di Isabella d'Este dipinto da G. R., in L'Arte, XXIX (1926), pp. 243-45; F. Filippini, Opere di G. R. in Bologna, in Boll. d'arte, n. ...
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TORELLI, Giuseppe
Francesco Vatielli
Musicista veronese, nato presumibilmente verso il 1650 e vissuto a Bologna. Frequentò una delle celebri scuole di violino che allora fiorivano in quella città: ma [...] .
Già sin dall'op. I: Sonate a 3 strumenti con il Basso continuo (Bologna, Michelotti) si nota l'assenza della allora usuale distinzione di Sonata da Chiesa e di Sonata da Camera. Anche nelle opere immediatamente successive (II, III, IV) il Torelli ...
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PATRIZI (o Patrizzi), Francesco (latinizzato in Franciscus Patricius, donde anche Francesco Patrizio)
Guido Calogero
Filosofo e letterato italiano del Rinascimento, nato a Cherso nel 1529, morto a Roma [...] più d'una volta a Cipro e in Spagna, fu nel 1578 invitato da Alfonso II d'Este a insegnare filosofia all'università di Ferrara. Vi restò XII, i (1879), pp. 172-230 (e in estratto, Bologna 1879). Sul pensiero: F. Fiorentino, B. Telesio, ossia studi ...
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Nacque il 4 aprile 1508 a Ferrara, da Alfonso I e da Lucrezia Borgia; successe al padre il 31 ottobre del 1534. Salendo al trono, trovava già in gran parte risolte le questioni più gravi che avevano così [...] Ferrara. Finché visse Francesco I re di Francia e l'Italia fu quasi tranquilla, E. poté godere una certa pace: di essa approfittò per fortificare Modena, il che causò la distruzione dei borghi e l'esodo di molte famiglie da Modena a Bologna. Intanto ...
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Secondogenito di Vincenzo I e di Eleonora de' Medici, nacque nel 1587 e morì il 29 ottobre 1626. Studiò a Ingolstadt e a Pisa; a 20 anni fu fatto cardinale da Paolo V. Inviato in Francia dal padre, seppe [...] la notizia della morte del fratello Francesco, si recò a Mantova per il Monferrato venne percorso, straziato e dissanguato da amici e nemici. Dimostratisi vani i due F. Sorbelli Bonfà, Camilla Gonzaga Faà, Bologna 1918; R. Quazza, Ferdinando Gonzaga e ...
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GIORGIO da Trebisonda
Remigio Sabbadini
Umanista. Volle esser detto Trapezuntius, sebbene fosse cretese. Nato nel 1395, fu chiamato a Venezia daFrancesco Barbaro, forse sin dal 1412; nel 1416 era all'università [...] in Grecia nel 1428, fu negli anni 1430-32 con Vittorino da Feltre a Mantova come ripetitore di greco. Dal 1433 al 37 del Barbaro fu accolto nella curia pontificia, che seguì ininterrottamente a Bologna (1437), Ferrara (1438) e a Firenze (1438-43), ...
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Scrittore d'arte e pittore. Nativo di Colle Valdelsa, sembra vissuto fino al principio del sec. XV. Allievo di A. Gaddi, si stabilì poi a Padova, dove è ricordato come pittore di Francesco il Giovane da [...] volgare. Il C. vanta la propria discendenza artistica da Giotto; e i suoi precetti sono quelli della in L'Arte, XXVIII (1925), p. 233 segg.; id., Il gusto dei primitivi, Bologna 1926, p. 77 segg.; L.F. Benedetto, Un giudizio inedito di X. de Maistre ...
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Di lui sappiamo soltanto che, nato nel 1432 o 1433, fu frate domenicano e morì probabilmente nel 1527. Viaggi in Oriente e in Grecia gli furono attribuiti per meglio giustificare la competenza nell'arte [...] claustrale. La cornice dell'opera è un'allegoria da alcuni studiosi ravvicinata a quella della Divina Commedia. l'autore dell'H. P., in Curiosità di storia veneziana, Bologna 1920; W. Zabughin, Storia del Rinascimento cristiano, Milano 1924, p ...
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SQUARCIONE, Francesco
Giuseppe Fiocco
Pittore padovano, vissuto dal 1397 al 1468. "Sartus et recamator" fino a trentadue anni; poi raccoglitore di anticaglie e soprattutto appaltatore di lavori pittorici, [...] che qualche elemento dei meno sostanziali; da Donatello e più da Filippo Lippi l'idea compositiva della Madonna , Milano 1914, p. 9 segg.; G. Fiocco, L'arte di A. Mantegna, Bologna 1927, p. 115 segg.; E. Rigoni, Nuovi docum. sul Mantegna, in Atti del ...
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ZUCCARELLI, Francesco
Odoardo Hillyer Giglioli
Pittore e incisore. Nacque a Pitigliano nel 1702, morì a Firenze nel 1788. Fu scolaro a Firenze di Paolo Aresi e a Roma di G. M. Monaldi e P. Nelli. Viaggiò [...] nei salotti eleganti e furono riprodotte e divulgate da numerosi calcografi e incisori come F. Bartolozzi, opere sue si trovano in Alessandria, Ascoli Piceno, Bassano, Bergamo, Bologna, Brescia, Milano, Modena, Parma, Pisa, Roma, Strà, Torino ...
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transfemminismo s. m. Espressione del femminismo degli inizi del terzo millennio che, rispetto a quelle storiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, rifiuta il binarismo di genere e, a partire dalle esperienze e dalle posizioni politiche...
europolitico
s. m. Uomo politico degli Stati membri dell’Unione europea che svolge la sua attività in sede comunitaria. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto diffuso...