Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] cassaru (< ar. qaṣr «castello sul ponte della galea»).
L’ Pisa, ETS.
Gabrieli, Francesco & Scerrato, Umberto (1992a), La cultura araba, in Lo spazio letterario del Medioevo, diretto da G. Cavallo, C. Leonardi & E. Menesto, Roma, Salerno ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] accessibili al pubblico. Nel fondo Statuti delle città, terre e castelli dello stato senese dell’Archivio di Stato di Siena, ben Lettera di Esterolo Visconti podestà di Como al Duca Francesco Sforza, 1451; cit. da Tavoni 1992: 217)
(2) Anche statuimo ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] da Longhi avrei potuto combinare qualcosa di buono (Bassani 1991: 430)
(37) e senza neanche poter visitare l’interno del castello , a cura di E. Mazzali, Milano, Rizzoli.
Guicciardini, Francesco (1994), Dialogo del reggimento di Firenze, a cura di G ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e daFrancesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] p. 333). Una posizione questa ispirata a quel "pratico buon senso, da ottimo maestro di lingua" che B. Croce gli riconobbe, pure tra è Discussioni manzoniane (in coll. con L. Sailer, Città di Castello) nel quale il D. riprende, tra l'altro, l'indagine ...
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L’etimologia (gr. etymología, lat. etymologĭa) è lo studio dell’origine delle parole. La sua tradizione risale a più di 2500 anni fa: riflessioni etimologiche si conoscono già dai tempi degli antichi Indiani [...] dei paesi di lingua tedesca: accanto a Diez e Meyer-Lübke sono da menzionare Hugo Schuchardt (1842-1927), Jakob Jud (1882-1952), Leo il Vocabolario etimologico italiano di Francesco Zambaldi (Città di Castello 1889), il Vocabolario etimologico della ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] in quelle acque, di una nave carica di arance, da cui il toponimo.
Solitamente un nome di luogo si mantiene nel primo caso toponimi come (Castello di) Gòdego (Treviso), , Milano, Hoepli.
Sabatini, Francesco (1963), Riflessi linguistici della ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] 1997a).
Anche il cinema operò da scuola di lingua per le masse del paese.
Bertoni, Giulio & Ugolini, Francesco A. (1939), Prontuario di pronunzia e di del Convegno (Firenze, Villa Medicea di Castello, 13-14 maggio 1994), Firenze, Accademia ...
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Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] seconda o dall’intero toponimo: da Castel San Giovanni (Piacenza), castellano e in dialetto castlàn; da Pieve di Soligo (Treviso), i suffissi:
-esco o -isco, come tedesco e gli antichi francesco e persesco («della Persia») ecc. Si trova in quasi tutte ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] ha dichiarato di saper parlare una varietà locale (con variazioni da circa l’85% nelle località con meno di 4000 abitanti Cossu, Benvenuto Lobina, Francesco Masala, Bustianu Murgia, «casteddu dd pronuncia inglese “castello”».
Nelle introduzioni ai due ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] un quaderno a quella di un giornale, da una lastra di marmo o di metallo delle Ricerche, pp. 105-127.
Sabatini, Francesco (1997), Prove per l’italiano ‘trasmesso’ del Convegno (Firenze, Villa Medicea di Castello, 13-14 maggio 1994), Firenze, Accademia ...
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trappola al miele loc. s.le f. Pratica investigativa o spionistica che prevede l’ingaggio di agenti capaci di sedurre qualcuno per ricattarlo o ottenere informazioni riservate. ◆ Per ricattare qualcuno o estorcergli informazioni, infatti, non...
salesiano
saleṡiano agg. e s. m. (f. -a). – Di san Francesco di Sales (1567-1622): Congregazioni s., congregazioni religiose, maschili e femminili, che si intitolano al nome o si ispirano all’insegnamento di san Francesco di Sales; Società...