L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] Le piacevoli notti di Giovanni Francesco Straparola o La sfinge di può darlo a nessuno,
l’uomo ce l’ha e lo dà alla donna,
la donna quand’è sposata lo prende.
La soluzione Milano, Adelphi.
Colli, Giorgio (a cura di) (1977), La sapienza greca, Milano, ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] B. Nat. lat. 16581); Francesco Petrarca, nelle cui mani il Minio- tutta l'opera fu tradotta dall'arabo da Gerardo da Cremona (m. 1187), tuttavia fino dalla pp. 75-102; F. Novati-A. Monteverdi, Le Origini, Milano 1926, pp. 464-66; G. B. Siragusa, Il ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] tendenza anche esagerata a spezzare con il punto fermo è da leggere anche come un fatto espressivo. Talvolta la spezzatura . Teorie e tecniche del giornalismo multimediale, Milano, Mondadori.
Sabatini, Francesco (1997), Pause e congiunzioni nel testo. ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] casi in cui una relativa restrittiva è accompagnata da virgole correlate:
(11) Il coerede, che vuole cura di U. Scarpelli & P. Di Lucia, Milano, LED, pp. 219-231.
Cignetti, Luca (2005), dell’Orso.
Sabatini, Francesco (1999), Rigidità-esplicitezza ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] condizione politica della Penisola e la sua percezione da parte delle classi dirigenti e degli uomini nomi di ➔ Dante, ➔ Francesco Petrarca e ➔ Giovanni Boccaccio e Nelle corti del Nord (Ferrara, Bologna, Milano, Mantova, ecc.), del Centro (Urbino), ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] come [tː]e); le divergenze si hanno in casi come da vero, come va?, ah [nː]o!; ci sono però oscillazioni Bertoni, Giulio & Ugolini, Francesco A. (1939), L’asse Saggi di storia della lingua italiana, Milano, Garzanti.
Sorianello, Patrizia & ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] parlar finito’, testimoniato sempre a Milano agli inizi dell’Ottocento da Alessandro Manzoni; Ghinassi 1988: a cura di C. Dionisotti, Torino, UTET, pp. 73-309.
Bruni, Francesco (a cura di) (1994), L’Italiano nelle regioni. Testi e documenti, Torino, ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] episodi isolati), a Urbino dal 1378, a Mantova, Ferrara, Milano e Venezia a partire dal XV secolo. Soltanto nel Cinquecento Lettera di Esterolo Visconti podestà di Como al Duca Francesco Sforza, 1451; cit. da Tavoni 1992: 217)
(2) Anche statuimo che ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] a raccogliere da Boccaccio materiali verbali utili a illeggiadrire le proprie prediche, e cura di adeguare alla norma il malcerto toscano letterario appreso a Milano. Disegnando il profilo del bravo predicatore nel 1609, padre Francesco Panigarola ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] vivere, rovinata, e un passo stretto, pericoloso da attraversare, un passo del quale non si vedeva so che astratto e rigido (Francesco De Sanctis, Storia della . Rime, a cura di F. Chiappelli, Milano, Mursia
Alighieri, Dante (1988), La Divina Commedia ...
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cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...
costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...