MESSAPÎ
Francesco RIBEZZO
Arnaldo MOMIGLIANO
. Col nome di 'Ιήπυψες Μεσσάπιοι la geografia ionica, o per lo meno un logografo anteriore a Erodoto (VII, 170), indicò la popolazione della regione che [...] ), Soletum (Soleto), e sullo Ionio Neretum (Nardò), Aletium (Alezio-Gallipoli), Uzentum (Ugento), Veretum appare come fedelissima la città di Arpi. I Messapî furono poi coinvolti da Taranto nella guerra con i Romani, per cui Taranto ebbe l'aiuto ...
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TERRAZZA
Ernesto Leschiutta
. Si dicono a terrazza le coperture orizzontali degli edifici. In esse possono distinguersi due sistemi: quello statico portante e quello impermeabilizzante. Diverso è stato [...] sistema che può dirsi derivi da quello già descritto, mesopotamico-persiano e Palazzo Belgioioso a Milano, S. Francesco di Paola a Napoli, Palazzo della Borsa il 1830 il veneziano G. D. Nardo escogitò un nuovo sistema d'ipermeabilizzazione basato ...
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ORCAGNA, Andrea di Cione Arcagnolo detto l', e i suoi fratelli Nardo, Iacopo, Matteo
Pietro Toesca
Andrea, architetto pittore scultore, celebrato già da L. Ghiberti, dalla tradizione ebbe fama su tutti [...] di S. Maria del Fiore a concorrenza di Francesco Talenti, ma questi da ultimo gli fu preferito; nel '59, compiuto nelle Madonna, ora nel Museo di S. Croce).
Il fratello di Andrea, Nardo di Cione (già defunto a mezzo il 1366), più puro pittore, ...
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ZAGO, Emilio
Domenico Varagnolo
Attore dialettale veneziano. Nato il 12 marzo 1852 a Venezia, non fu un "figlio d'arte" ma, per precoce istintiva disposizione, un predestinato alla scena. Lasciati presto [...] di Francesco Zocchi, a venti lire al mese. Per cinque anni pellegrinò da un paesucolo all'altro, da questa piccole ma tipiche macchiette del goldoniano sior Nicoleto e dei galliniani Nardo, il vecchietto dell'ospizio, e Menego, il fornaio gentiluomo, ...
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MORMILE
Giuseppe Paladino
. Famiglia napoletana, le cui prime memorie risalgono al sec. XII, e che si distinse principalmente dal secolo XIV in poi. Devota agli Angioini e ai Durazzeschi, dai quali [...] ad Aversa e il cosiddetto ponte Annecchino sulla strada che da quella città conduceva a Capua; un Berardino, fratello dall'altro fratello Nardo arcivescovo di Sorrento. Appartennero alla famiglia, oltre ai precedenti, Francesco, fratello del primo ...
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Le frontiere navali
Giuseppe Gullino
Introduzione
Il diaframma Italia-Tunisia divide il Mediterraneo in due parti diseguali, di cui quella orientale un tempo infinitamente più importante e ricca - [...] persona> el Malipiero hebbe in otto zorni, oltre Galipoli e Nardò, Loportino e XXII altre castelle. I principi de Bisignan e de gli Egiziani, e intanto ordinava al capitano generale da Mar, Francesco Priuli, di rinforzare i presidi dell'isola. ...
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La Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane
Giovanni Vian
Radicali trasformazioni delle istituzioni ecclesiastiche tra il 1797 e il 1821
La fine della Repubblica aristocratica di Venezia ebbe conseguenze [...] arcivescovile di Udine a Venezia, era stato nominato daFrancesco Giuseppe il 17 gennaio 1862. Cf. la di Venezia dedicata al Novecento, il capitolo di Loredana Nardo. Sull'atteggiamento assunto da La Fontaine di fronte al partito popolare v. in ...
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Il tessuto cattolico
Loredana Nardo
A vent'anni dalle visioni apocalittiche con cui il conflitto civile spagnolo campeggiava nei suoi interventi pubblici(1), i tempi di guerra fredda non sembrano offrire [...] e con essa la calma" (Alla radice, "Bollettino Francescano", 21, 1923, pp. 1-3).
84. L. Nardo, 'Nova et vetera', cap. IV, par. 1; di terziarie di S. Maria Assunta e S. Giuseppe, ad esempio, da 18 nel 1917 passano a 331 nel 1948. Nel 1931 la loro ...
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I sestieri popolari
Alessandro Casellato
Il caso è di quelli che si dicono da manuale: un gruppo dirigente, coeso e influente, mette mano a una città e prova a ridarle forma secondo un progetto che, [...] la sera, a una certa ora tute quante se portava da basso la carega… Quando che gera ’na certa ora, Milano 1999, pp. 56-57).
8. Francesco Piva, Lotte contadine e origini del fascismo. . Cf. il saggio di Loredana Nardo in questo volume.
101. Quattro ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] di Jacopo da Varazze e lo Speculum humanae salvationis, compilati da autori domenicani, e, in ambito francescano, lo direttamente la Vergine sotto un ciborio, come in un affresco staccato di Nardo di Cione, del 1350 ca., in S. Lorenzo a Firenze. ...
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