Teologo, prelato e politico (castello di Sérilly, Yonne, 1575 - Parigi 1629), sacerdote nel 1599. Ottenne l'introduzione in Francia delle carmelitane riformate (1604), tra le quali entrò (1605) la madre [...] creato cardinale. In politica, il B., confidente di Maria de' Medici, cooperò alle passeggere pacificazioni di lei col figlio; mosso da ch'egli ebbe nella spiritualità francese dopo Francesco di Sales (berullismo); dalla sua mistica teocentrizzante ...
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Figlia (forse Gazzuolo 1513 - Napoli 1566) di Ludovico Gonzaga del ramo di Sabbioneta e di Francesca Fieschi; famosa per la sua bellezza e intelligenza, quattordicenne andò sposa a Vespasiano Colonna, [...] Turchi furono costretti a battere in ritirata per il sopraggiungere di Ippolito de' Medici. Nel 1553, aspirando a una più intensa vita spirituale, si ritirò nel monastero di S. Francesco a Napoli. Venuta in sospetto all'Inquisizione per i suoi legami ...
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Pittore (Anversa 1597 - Firenze 1681). Studiò ad Anversa con W. de Vos e a Parigi (1617-19) con F. Pourbus il Giovane. A Firenze (dal 1620) per l'ammirazione destata dal ritratto dell'Arazziere Pietro [...] decisamente barocco, per influsso di Rubens, del quale fu amico, di A. van Dyck e Pietro da Cortona (Francesco e Mattias de' Medici, 1631-32, Firenze, Galleria Palatina; Vittoria della Rovere e Ferdinando II, 1660 circa, Londra, National Gallery). ...
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Famiglia fiorentina; ha come capostipite Soderino di Bonsignore (m. prima del 1268), padre di Geri (propr. Ruggero) notaio (m. 1294), combattente coi guelfi a Montaperti. Tra i membri di questa famiglia [...] ma alla fine riconciliatosi con Clemente VII; Luigi (1476-1530), fautore di Francesco Carducci, e finito decapitato; Giovanvettorio (1526-1597), che per aver scritto sulla fine di Francesco I de' Medici e Bianca Capello rischiò una condanna a morte. ...
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Pittore (Bologna 1530 circa - Roma 1576). Allievo di P. Fontana, si formò su P. Tibaldi e il Parmigianino. Risentì del manierismo tosco-romano e di G. Vasari, col quale collaborò a Firenze in Palazzo Vecchio [...] (1565) e agli apparati per le nozze di Francesco I de' Medici (1566); negli anni 1566-73 fu a Bologna (dipinti in S. Giovanni Maggiore, 1566-70; Disputa di s. Caterina, Pinacoteca Nazionale; Madonna con Bambino, 1572, Louvre). A Roma dal 1573, eseguì ...
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Figlia (n. 1612 - m. Parma 1679) del granduca di Toscana Cosimo II, fu data in sposa (1628) a Odoardo Farnese duca di Parma, nonostante l'opposizione della madre Maria de' Medici e della diplomazia francese, [...] che desideravano unirla in matrimonio con Gastone d'Orléans. Morto il marito (1646), resse lo stato, dapprima col cardinale Francesco Maria Farnese, per il figlio Ranuccio II fino al 1649. Aspramente avversata da I. Gaufrido, dopo la condanna di ...
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Pittore, miniatore e incisore (Verona 1547 circa - Firenze 1627), forse scolaro di A. Badile. Stabilitosi a Firenze (1578), al servizio di Francesco I de' Medici, subì l'influsso del manierismo fiorentino, [...] pur conservando il cromatismo veneto (Pietà, Ss. Annunziata; Storie di s. Francesco, 1600, chiostro di Ognissanti). Per U. Aldrovandi dipinse ad acquarello tavole di storia naturale e di costumi. ...
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Umanista (Tolentino 1398 - Firenze 1481). Miscuglio di orgoglio e bassezza, è una figura tipica dell'Umanesimo: pronto all'adulazione come alla maldicenza e all'invettiva (aspre soprattutto le polemiche [...] Medici; passò a Siena (1434-38), a Bologna e quindi a Pavia e a Milano, al servizio prima di Filippo Maria Visconti e poi di Francesco Odae, un'immensa raccolta di epigrammi in 10 libri, De iocis ac seriis (1458-65), le Satyrae hecatostichae, compiute ...
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Figlia (Firenze 1573 - Colonia 1642) del granduca di Toscana Francesco I e di Giovanna d'Austria. Nel dic. 1600 andò sposa a Enrico IV (vivente ancora la prima moglie Margherita di Valois); non fu matrimonio [...] Concini (1617). Infine, il 3 maggio 1617, M., dopo aver cercato inutilmente di opporsi al favorito del figlio, duca Ch. de Luynes, dovette abbandonare Parigi e rifugiarsi a Blois. Seguì un periodo burrascoso tra madre e figlio, e solo col trattato di ...
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Umanista e uomo politico (Venezia 1390 - ivi 1454). Fu allievo, a Padova, di G. Barzizza e studiò poi a Venezia il greco con Guarino: frutto di questi ultimi studî fu la traduzione (1415) dell'Aristide [...] con i maggiori rappresentanti dell'umanesimo di quella città e scrisse per le nozze di Lorenzo di Giovanni de' Medici il grazioso trattatello De re uxoria (1416). Da questo momento ebbe inizio la sua attività pubblica, che lo portò a ricoprire ...
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Cnb
s. m. inv. Acronimo di Comitato nazionale di bioetica. ◆ Francesco D’Agostino, presidente del Cnb, ribatte a titolo personale: «Se l’autonomia del paziente consiste nel rinunciare ad una cura dico sì. Il più delle volte però le sue decisioni...
palliativista
s. m. e f. Medico specialista nelle cure palliative, finalizzate a alleviare il dolore. ◆ La facoltà di Medicina, prima in Italia, ha attivato un corso di perfezionamento in cure palliative, diretto dal prof. Giuliano Pelosi...