Architetto. Nacque a Bissone, sul lago di Lugano, nel 1599; morì suicida a Roma il 2 agosto 1667. Solo verso il 1628 mutò in Borromini il suo vero cognome: Castello. Venuto giovanissimo a Roma, portò con [...] cominciare da Mattia de Rossi, fedelissimo berniniano, e da Carlo Fontana, per venire giù giù al Fuga, al Valvassori, al IV, Lipsia 1910 (con la bibl. precedente); A. Muñoz, Francesco Borromini (Sei e Settecento italiano), Roma 1920; id., Roma barocca ...
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Cospicua città e notevole centro industriale delle Marche, in provincia di Ancona, assai rinomata per la fabbricazione della carta. È situata in un'ampia e irrigua conca, attraversata dall'affluente di [...] podestà, edificato nel 1255 (tav. CXI). La monumentale fontana che lo fronteggia è della seconda metà del sec. XIII poligonale; di S. Agostino e della demolita chiesa di San Francesco i portali. Invece conservato nella sua integrità è l'ospedale del ...
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Scultore ed architetto, nato nel 1511 a Settignano (Firenze) da Antonio Ammannati. Rimasto orfano di padre a dodici anni, entrò per campar la vita nella "accademia" di Baccio Bandinelli. Con questo presuntuoso [...] dapprima a lavorare di scultura nel salone di Palazzo Vecchio a una grande fontana da collocarsi dirimpetto all'Udienza del Bandinelli. L'opera non fu terminata e il granduca Francesco se ne servì per la villa di Pratolino. Nel 1559, alla morte del ...
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Scultore. Nacque a Firenze probabilmente il 7 ottobre 1488 da Michelagnolo di Viviano; morì nel 1560. Il padre (1459-1528), detto da Gaiole, era uno dei migliori orefici di Firenze. Fu allievo del padre [...] delle braccia mancanti), che doveva essere mandata in dono a Francesco I; per l'ingresso della villa del cardinale Giulio La morte gli tolse anche il probabile incarico di eseguire la fontana di Piazza per cui aveva fatto diversi modelli, lodati dal ...
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MADERNO, Carlo
Gustavo Giovannoni
Architetto, nato a Bissone nell'anno 1556, morto a Roma il 30 gennaio 1629. È una delle maggiori figure del periodo di transizione tra l'architettura del tardo Rinascimento [...] S. Giacomo degli Incurabili al Corso, lasciata incompiuta da Francesco da Volterra, il palazzo Lancellotti ai Coronari e altre tipo architettonico dei palazzi romani, quali lo avevano tracciato il Fontana, il Della Porta e B. Ammanati, svolgendo e in ...
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Architetto e scultore; solo approssimativamente possiamo fissare al 1540 la data della nascita; la morte avvenne nel 1602. Quasi certamente lombardo di nascita, la sua vita si svolse a Roma, salvo gli [...] quello delle cappelle rotonde della Madonna e di S. Francesco (nei quali lavori ebbe a collaboratori dapprima l'architetto i modelli del Vignola e del Ligorio; della tomba e della fontana in cui l'architettura e la scultura son tutta una composizione ...
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Nato a Verona il 16 gennaio 1760 di famiglia assai numerosa (egli era il secondo di dieci figli) e non ricca, entrò giovinetto nella congregazione di S. Filippo Neri, e quando questa fu disciolta nel 1810, [...] si riconciliarono. Ma più acerbo avversario fu il P. Francesco Villardi che, già discepolo del C. e da lui 205 segg.; G. Boine, Il purismo, in La voce, 8 agosto 1912; V. Fontana e V. Mistruzzi, A. C. nel primo centenario della morte, Verona 1928; E. ...
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GIOVANNI da Udine
Luigi Coletti
Pittore, nato a Udine il 15 ottobre 1487 da Francesco Recamador (onde il cognome "Ricamatore" o "dei Ricamatori" ch'egli stesso usò), morto a Roma nel 1564. Il suo maestro, [...] a Cividale, 1523; progetto di un nuovo coro per il duomo di Udine, 1539; grottesche in Palazzo Grimani a Venezia, 1539; fontana di piazza Nuova a Udine, 1534; scala del castello di Udine, 1547); tanto che, dopo breve visita a Roma per il giubileo ...
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SANGALLO, Francesco da, detto il Margotta
Géza de Francovich
Scultore e architetto, nato a Firenze il 1° marzo 1494, morto il 17 febbraio 1576. Giovinetto, vien condotto a Roma dal padre Giuliano. Nel [...] di Santa Croce, e quella di Lelio Torelli. Nel 1552 fece una fontana per la villa di papa Giulio III a Roma e la medaglia altra a definire con sintetica fermezza plastica i tratti fisionomici di Francesco del Fede (1575) e di sé stesso (1551). E se ...
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, Famiglia di scultori napoletani del sec. XVI e XVII. Il più noto dei cinque artisti appartenenti ad essa è il maggiore, Gian Domenico d'Auria, che fu scolaro di Giovanni da Nola, sotto il cui influsso [...] a Carbonara; nel 1550-52 scolpì, in collaborazione col fratello Giovan Francesco, sirene, mascheroni e armi sulla Fontana della Sirena del parco di Castelnuovo. Nel 1560-62 lavorava alla Fontana dei Quattro del molo, ora distrutta; e nel 1566, col ...
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ecofiction (eco-fiction) s. f. Ramo della letteratura che comprende le opere di narrativa incentrate sulla natura e sull'ecosistema, intesi come elementi costitutivi del racconto, o del punto di vista, o del messaggio; in senso concreto, opera...
riunito s. m. In uno studio dentistico, l’insieme costituito dalla poltrona reclinabile e dall’unità che raccoglie gli strumenti odontoiatrici, la lampada scialitica per illuminare il campo operatorio, la sputacchiera e il sistema di aspirazione....